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In Valle d’Aosta lungo la Strada dei vigneti alpini

Si chiama Via - Route des vignobles alpins, il progetto frutto di cooperazione territoriale transfrontaliera che riunisce in un ambito la Valle d’Aosta, aree del Piemonte e della Savoia

di Claudio Zeni
 
12 dicembre 2022 | 12:52

In Valle d’Aosta lungo la Strada dei vigneti alpini

Si chiama Via - Route des vignobles alpins, il progetto frutto di cooperazione territoriale transfrontaliera che riunisce in un ambito la Valle d’Aosta, aree del Piemonte e della Savoia

di Claudio Zeni
12 dicembre 2022 | 12:52
 

Via - Route des vignobles alpins è il progetto frutto di cooperazione territoriale transfrontaliera che riunisce in un ambito la Valle d’Aosta, aree del Piemonte e della Savoia, finalizzato alla promozione del mondo del vino quale veicolo della cultura del territorio.

Route des vignobles alpins  In Valle d’Aosta lungo la Strada dei vigneti alpini

Route des vignobles alpins


Regione con più vitigni autoctoni

La Valle d’Aosta, la più piccola delle regioni italiane, è anche una delle regioni più affascinanti per quanto riguarda lo scenario vitivinicolo. Non sono in molti a saperlo, ma questa meravigliosa regione è quella con più vitigni autoctoni se si considera la piccola estensione del territorio.


Il polo enologico al Castello di Aymavilles

Polo centrale del progetto in Valle d’Aosta è la Grandze del Castello di Aymavilles, dove grazie ad opportuni allestimenti di un’area espositiva e informativa, una sala degustazione e alla realizzazione di due aree parcheggio, si è creato un vero polo enologico.


Nel progetto sono coinvolti anche i comuni di Morgex e Donnas, dove ai due estremi della Valle sono stati realizzati dei vigneti dimostrativi di alto valore storico, accessibili ai visitatori, con in evidenza le diverse tipologie di allevamento che hanno permesso nei secoli lo sviluppo della viticoltura in un territorio difficile per morfologia e caratteristiche climatiche.

Cantina nella roccia In Valle d’Aosta lungo la Strada dei vigneti alpini

Cantina nella roccia


Il vigneto dimostrativo

A Donnas, il primo sito interessato dal progetto si trova in un’area individuata come di specifico interesse archeologico. La superficie destinata alla coltura è di circa 900 mq ed è situata all’inizio della “Strada dei vigneti” in località Rondevaccaz, già citata dal Gatta nel 1838 nel “Saggio sulle viti e sui vini della Valle d’Aosta”, come una delle zone qualitativamente migliori per la coltivazione della vite nel circondario di Donnas. Il vigneto dimostrativo è alla base dell’area viticola, dove alcuni appezzamenti sono dotati d’impianto di monorotaia che agevola alcune lavorazioni e il trasporto dei materiali ai viticoltori perlopiù anziani.


Il principe Nebbiolo

A Donnas si coltiva da sempre il Nebbiolo, vitigno per grandi rossi da invecchiamento e di cui si hanno notizie a partire dal 1200. Accanto al Nebbiolo, si coltivano i vitigni da uve rosse di Freisa e Neyret, anche questi con caratteristiche diverse dagli omonimi piemontesi, e gli autoctoni Vien de Nus e Fumin. Per i bianchi, sicuramente già nel 1800, si coltivava l’Erbaluce e poi in tempi più recenti, si è introdotto il Pinot Gris.

I vini della Strada dei Vigneti Alpini In Valle d’Aosta lungo la Strada dei vigneti alpini

I vini della Strada dei Vigneti Alpini


Il vitigno Prié Blanc

Per quello che riguarda Morgex, qui la viticoltura deve il suo sviluppo alla lungimiranza di Don Bougeat, parroco di Morgex fino al 1971, che seppe valorizzare il vitigno Prié Blanc da cui nasce il Blanc de Morgex et de La Salle, i cui vigneti raggiungono i 1200 metri di altitudine. Il Blanc de Morgex et de La Salle è prodotto utilizzando esclusivamente il vitigno Prié Blanc biotipo Blanc de Morgex, di cui non si conosce con esattezza l’origine, ma è considerato vitigno autoctono della Valle d’Aosta.


Questa zona è una delle pochissime in cui le viti sono generalmente franche di piede, cioè non sono innestate su un portainnesto resistente alla fillossera, dal momento che le condizioni climatiche e la natura del suolo non consentono alla fillossera di completare il ciclo biologico.


Il vigneto denominato “La Piagne”

A Morgex il vigneto denominato “La Piagne” rappresenta la sola testimonianza nella Valdigne di un “clos”, cioè un vigneto circondato da muri, tipico della tradizione borgognona. L'imponenza dei muri di sostegno e la presenza di una cantina scavata nella montagna (barmet) fanno di questo appezzamento un gioiello paesaggistico unico nel panorama viticolo alpino, visitabile con una breve passeggiata.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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