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Dalla "bottiglia con l'ombelico" alla cantina ipogea: Tosti1820 regina del design

L’impronta d’oro si aggiudica il Premio Regula - 100 Progetti italiani nella categoria Building: sarà il nuovo headquarter del noto brand di Canelli. Castelletta: «Qui accoglienza e ricettività, oltre alla produzione»

 
19 gennaio 2024 | 09:30

Dalla "bottiglia con l'ombelico" alla cantina ipogea: Tosti1820 regina del design

L’impronta d’oro si aggiudica il Premio Regula - 100 Progetti italiani nella categoria Building: sarà il nuovo headquarter del noto brand di Canelli. Castelletta: «Qui accoglienza e ricettività, oltre alla produzione»

19 gennaio 2024 | 09:30
 

L’impronta d’oro ha vinto la sesta edizione del “Premio Regula - 100 Progetti Italiani” nella categoria “Building”, per l’headquarter della cantina Tosti1820 di Canelli (At). La cerimonia di premiazione si è svolta presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, a Roma. Si tratta del progetto dell’architetto cuneese Gianni Arnaudo per la nota cantina piemontese, che vedrà la luce tra circa 2 anni. La struttura, come spiega la direttrice Marketing Mariacristina Castelletta, è solo uno dei tasselli della strategia azienale ESG - Environmental, Social, e Governance di Tosti1820, utile a misurare la reale sostenibilità della produzione. «La nostra cantina - sottolinea Castelletta - sorge all’ingresso di Canelli da circa 65 anni. Abbiamo sentito la necessità di completare la nostra realtà facendo sorgere una struttura che si integrerà con l’attuale e sorgerà dalla parte opposta della strada di ingresso a Canelli. Gli spazi dell’Impronta d’oro saranno organizzati per l’accoglienza e per la ricettività ed anche per ospitare alcune fasi importanti di produzione di alcuni nostri prodotti».

 Dalla

L’impronta d’oro di Tosti1820: cantina e ospitalità all'insegna del design

L’impronta d’oro di Tosti1820: accoglienza e sostenibilità

Una scelta che conferma la grande attenzione della famiglia Bosca, titolare del marchio Tosti1820, per il mondo del design, evidente sin dal packaging distintivo delle “bottiglie con l’ombelico”. Un brevetto registrato e protetto a livello internazionale, utile a «comunicare in modo tridimensionale e tattile i valori e la tradizione» di una realtà che produce spumante da oltre 200 anni. L’impronta d’oro richiama, di fatto, proprio questa forma e ha come chiave il tema della "riflessione".

L’architetto Arnaudo descrive così il suo lavoro: «Due mezzelune rivestite di metallo effetto oro, come lame di luce attraversano una collina appena accennata, mimetizzata nel paesaggio da una copertura di tappeto erboso». L’interno è un rettangolo, largo 12 metri per una lunghezza di 80. Una sorta di citazione della Galleria Grande della Venaria Reale, capolavoro settecentesco che ha le stesse misure. La parete, dove è collocato l’ingresso si riflette in uno laghetto artificiale (di minima profondità) della medesima forma a mezzaluna, con un rimando d’immagini infinito.

«Attraverso una sottile passerella sul laghetto - continua Arnaudo - si giunge ad un portale disegnato come un’impronta in macro, sul metallo: è la porta di ingresso alla cantina ipogea ed un simbolo, il richiamo all’analogo segno impresso nel vetro della loro bottiglia. Sulla facciata opposta - il metallo dorato si apre in curva verso l’esterno, come piegato da una mano gigante in corrispondenza con una ampia vetrata specchiante».

Da questa si accede ad una piattaforma dedicata alla degustazione estiva, oltre la quale, a ventaglio, è previsto un campo didattico di approfondimento sulla cultura della vite e dei vari aspetti vitivinicoli. Grande attenzione anche per impatto ambientale e sostenibilità. Un risultato coinvolgente, che evoca il colore del vino prodotto dall’azienda con la scelta di un materiale di rivestimento innovativo. L’oro prevale anche negli interni. Per dirla alla Airaudo, «prezioso come oro anche il rapporto con la natura che ci circonda».

Il Premio "Regula - 100 Progetti Italiani"

Ecclettica la figura dell’architetto Gianni Arnaudo, protagonista del design contemporaneo. Le cui creazioni si trovano nei più importanti musei del mondo, dal Centre Pompidou a Parigi al Vitra Design Museum di Basilea. Oltre ad una serie infinita di progetti che vanno dall’architettura al design, ha realizzato per il mondo del vino due cantine, entrambe a Barolo. La prima per Terre da vino (ora Vite colte) e poi l’Astemia Pentita, la prima cantina al mondo in stile pop.

Con l’impronta d’oro pensata per Tosti1820 si aggiudica uno dei massimi riconoscimenti di “100 Progetti Italiani”, pubblicazione edita da RDE dedicata ai migliori progetti dei più autorevoli architetti e designer del panorama nazionale, apprezzati anche all’estero. «Progetti presentati con un linguaggio nuovo - spiegano i promotori - in cui estetica e tecnica siano veramente integrate e sappiano esprimere al mondo la qualità della cultura Italiana e la capacità di innovare la storia dell’ingegneria, dell’architettura e design. La qualità dei progetti è l’unico criterio selettivo, per dare origine a un prodotto editoriale ricco di valori, come il progresso, l’arte e la bellezza».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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