Idee chiare e "brescianamente" concrete, guardando al turismo e alla sostenibilità ambientale, a Le Marchesine di Passirano (Bs). Cantina storica nel cuore della Franciacorta, è giunta alla quinta generazione con la famiglia Biatta: oggi sono il padre Loris e i figli Alice e Andrea a condurre l’azienda agricola. Giovedì 18 gennaio la presentazione della nuova modernissima area hospitality di un'azienda in crescita, passo dopo passo, senza fretta.
Le Marchesine Franciacorta, a Passirano
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Nuovi spazi per turismo e ospitalità a Le Marchesine, in Franciacorta
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La nuova struttura per l'ospitalità de Le Marchesine a Passirano, in Franciacorta
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Le Marchesine si rinnova: una delle nuove sale dedicate alle riunioni aziendali
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“Secolo Novo”, Franciacorta Brut Millesimato 2006 de Le Marchesine
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La famiglia Biatta, titolare de Le Marchesine Franciacorta: da sinistra Andrea, Alice e Loris
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«Abbiamo investito circa 10 milioni di euro per realizzare i nuovi spazi della cantina - spiega il patron Loris Biatta - assieme ad una struttura d'avanguardia in grado di accogliere e ospitare con signorilità non solo gli amanti del buon vino, ma anche riunioni aziendali e chi vuole scoprire il territorio e il lago d'Iseo. È il nostro impegno per contribuire a rendere sempre attraente la Franciacorta. Guardiamo al futuro con ottimismo - aggiunge Andrea Biatta - visto che veniamo da una grande vendemmia 2023, che ci ha regalato ottime uve di Pinot Nero, Pinot Bianco e Chardonnay. Possiamo ora affiancare alla cantina storica anche una nuova struttura, dotata per l'80% di pannelli fotovoltaici, in grado di soddisfarne il fabbisogno energetico. Il tutto è frutto di un processo di ristrutturazione iniziato nel 2019, finalmente giunto a compimento».
Le Marchesine: 5 milioni di euro di fatturato nel 2023
Le Marchesine è una realtà vitivinicola da 5 milioni di euro di fatturato nel 2023, grazie a 60 ettari di vigneti di cui l'80% di proprietà e una capacità produttiva di 600 mila bottiglie di Franciacorta Docg, il cui prezzo varia dai 25 ai 60 euro. Mercato prevalentemente nazionale, con un 15-20% di export: Usa, Germania, Svizzera, Francia e Inghilterra.
Una cantina che rinuncia alla certificazione biologica e al riscoperto vitigno Erbamat, introdotto nel disciplinare del Franciacorta Docg. Avviata, però, una sperimentazione su 1000 metri quadrati di due vitigni resistenti ai cambiamenti climatici (Piwi). Un Franciacorta su tutti da “centellinare” a Le Marchesine: il superbo “Secolo Novo”, Brut Millesimato 2006.