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rossobastardo

Cesarini Sartori: cantina “laboratorio” fra vino, olio e ricerca sul Sagrantino

La cantina Cesarini Sartori di Bastardo (Pg) unisce innovazione tecnologica e tradizione umbra: Sagrantino in più interpretazioni, olio evo bio, prodotti da economia circolare e ricerche scientifiche nutraceutiche

di Andrea Rocca
Sommelier Fis
 
02 ottobre 2025 | 09:30

Cesarini Sartori: cantina “laboratorio” fra vino, olio e ricerca sul Sagrantino

La cantina Cesarini Sartori di Bastardo (Pg) unisce innovazione tecnologica e tradizione umbra: Sagrantino in più interpretazioni, olio evo bio, prodotti da economia circolare e ricerche scientifiche nutraceutiche

di Andrea Rocca
Sommelier Fis
02 ottobre 2025 | 09:30
 

A Bastardo (in provincia di Perugia), la leggenda narra che lungo l’antica strada Flaminia sorgesse l’Osteria del Bastardo, meta d’elezione per gli amanti del buon cibo, del buon vino e del bel vivere. Qui l’oste, figlio di ignoti, serviva alle genti in viaggio da Roma al nord Italia vini morbidi e profumati. Oggi continua a vivere la sua leggenda dando il nome al paese, Bastardo appunto, e conservando intatta la passione per l’accoglienza e la convivialità.  La famiglia Cesarini Sartori ha ripensato la propria cantina dando vita a una vera e propria ribellione tecnologica al servizio della tradizione.

Cesarini Sartori: cantina “laboratorio” fra vino, olio e ricerca sul Sagrantino

Cesarini Sartori: la cantina lungo l'antica strada Flaminia

Cesarini Sartori, la storia

La cantina nasce per volontà di Luciano Cesarini (ingegnere elettrotecnico), di suo fratello Giuseppe e della moglie di Luciano, Fiorella Sartori, con il nome di Signae. Oggi l’azienda è condotta dalle figlie di Luciano e Fiorella, Alice e Chiara, che hanno scelto di proseguire nella loro azienda agricola le intuizioni vincenti di famiglia, che oggi ne riporta con orgoglio i cognomi: Cesarini Sartori. Una scelta che rivendica le origini familiari e territoriali: tutto, infatti, viene realizzato a Bastardo, come indicato anche in etichetta.

Cesarini Sartori: cantina “laboratorio” fra vino, olio e ricerca sul Sagrantino

Un terroir unico intorno a Bastado

È proprio dalla mente di Luciano Cesarini che nasce questa ribellione tecnologica. Grazie al suo know-how di ingegnere elettrotecnico, ha introdotto soluzioni innovative nel mondo del vino, mettendo al centro manualità e tecnologia “pulita”. Tra queste: crio-macerazione, micro-ossigenazione, isolamento dei campi elettromagnetici, aspirazione dell’aria satura nei locali di vinificazione per evitare la proliferazione dei batteri e locali di appassimento delle uve in atmosfera controllata, interventi che permettono di ridurre al minimo l’uso di solfiti e di chimica di sintesi, rimettendo al centro del progetto la vigna e l’uomo.

I vini: il carattere del Sagrantino (e non solo)

Il Sagrantino non è solo un vitigno: è un simbolo dell’Umbria, un legame profondo con la sua terra, con la sua gente e con una tradizione che si rinnova di vendemmia in vendemmia. La cantina Cesarini Sartori ha scelto di raccontarlo attraverso interpretazioni diverse, capaci di esaltarne le molteplici sfumature e di offrire un percorso sensoriale che va dalla purezza più rigorosa alle espressioni più creative e sorprendenti. Il viaggio inizia con il Villarode (Montefalco Sagrantino Docg), un vino che incarna l’anima più autentica e classica del vitigno. Pluripremiato - tra cui Miglior Sagrantino d’Italia 2023 e 5 Grappoli Bibenda - il Villarode rispetta fedelmente il disciplinare: 12 mesi in legno e almeno 5 anni di affinamento in bottiglia.

Ne nasce un rosso di grande struttura e longevità, austero ma elegante, che unisce rigore e finezza. È il vino che racconta la pazienza del tempo e la solidità di una tradizione che non ha bisogno di artifici. Un vino il cui abbinamento migliore è due poltrone e un amico con cui condividere il sacro piacere di questo vino. Accanto a lui, con un piglio più scanzonato, troviamo il Benozzo (Igt Umbria Rosso), definito un “Sagrantino indisciplinato”. Qui la forza del vitigno si esprime in maniera più diretta, con un sorso agile e immediato, frutto anche di una vinificazione a temperatura controllata che mantiene più contenuto il grado alcolico. È il vino delle serate conviviali, compagno ideale di piatti rustici umbri, dai salumi di Norcia alle zuppe di legumi, perché conserva l’anima del Sagrantino ma la veste di leggerezza.

Cesarini Sartori: cantina “laboratorio” fra vino, olio e ricerca sul Sagrantino

Il Sagrantino non è solo un vitigno: è un simbolo dell’Umbria

Il fiore all’occhiello della cantina è senza dubbio l’Amedeo (Montefalco Sagrantino Docg), dedicato al genio artistico di Amedeo Modigliani. Qui la produzione diventa un atto di pura selezione: solo le migliori annate, solo i grappoli raccolti a mano, solo bottiglie numerate e immesse sul mercato dopo dieci anni di affinamento. È un vino raro, che sfida il tempo e chiede tempo anche a chi lo assaggia: il calice si apre lentamente, regalando profondità, armonia e una complessità che ricorda le pennellate di un quadro senza tempo. Non può mancare un tuffo nella tradizione più antica con il Semèle (Montefalco Sagrantino Docg Passito), dal nome della donna mortale con cui Zeus concepì Dioniso. Le uve, poste ad appassire fino a gennaio, raccontano una storia contadina che da secoli accompagna la tavola pasquale umbra, in particolare l’agnello. Il Semèle conserva questa tipicità, con un equilibrio dolce-amaro che lo rende perfetto non solo con i piatti della tradizione, ma anche con formaggi erborinati o dessert al cioccolato fondente.

Cesarini Sartori: cantina “laboratorio” fra vino, olio e ricerca sul Sagrantino

Cesarini Sartori: il Rossobastardo

Poi, come spesso accade quando la passione incontra la creatività, l’azienda ha deciso di uscire dagli schemi. Nasce così il Rossobastardo (Igt Umbria Rosso), il vino che porta nel nome l’orgoglio del paese di origine e nel calice un blend originale di Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon e una piccola percentuale di Sagrantino leggermente passito. “L’unico bastardo da portare in casa” recita il loro slogan, ironico e azzeccato. È un vino “senza pensieri”, immediato, conviviale: perfetto per accompagnare una grigliata tra amici o una lunga chiacchierata attorno alla tavola, perché più che un vino è un invito alla socialità.

Cesarini Sartori: cantina “laboratorio” fra vino, olio e ricerca sul Sagrantino

I vini di Cesarini Sartori sono parte di un racconto

La stessa vena ribelle emerge anche con il Peperosa (Igt Umbria Rosato), che interpreta il Sagrantino in una veste inaspettata: quella del rosato. Non un rosato qualsiasi, ma un vino strutturato, fresco e fuori dagli schemi, che sorprende per la sua versatilità gastronomica. Perfetto con piatti estivi, carni bianche o una cucina di mare che ama osare e perché no ad accompagnare una buona pizza. A chiudere il percorso, ecco un bianco che unisce tradizione e modernità: La Randa (Igt Umbria Bianco). Un blend di Grechetto, vitigno autoctono umbro, e Sauvignon, che aggiunge un tocco di internazionalità. Ne nasce un vino elegante e fine, fresco e piacevole, capace di accompagnare antipasti delicati, primi piatti a base di verdure o pesce, ma anche di essere apprezzato da solo, come aperitivo raffinato. In questa gamma variegata, i vini Cesarini Sartori non sono soltanto etichette: sono tasselli di un racconto, frammenti di una storia che intreccia il carattere forte del Sagrantino con l’ospitalità umbra, l’innovazione con la memoria, l’arte con la terra. Un percorso enologico che invita a scoprire, calice dopo calice, l’anima più autentica e insieme sorprendente di questa regione.

L’olio extravergine: un 100% Umbria biologico da quattro cultivar

Non solo vino: la famiglia Cesarini Sartori ha scelto di raccontare l’Umbria anche attraverso un altro dei suoi grandi tesori, l’olio extravergine di oliva biologico. Un prodotto che nasce da un blend armonico di quattro cultivar storiche - Moraiolo, Frantoio, Leccino e San Felice - ciascuna portatrice di un carattere unico, che insieme danno vita a un olio dalla forte identità territoriale. La raccolta avviene rigorosamente a mano, quando l’oliva è ancora verde, momento in cui raggiunge la massima espressione fenolica. Un gesto antico che conserva tutta la qualità della materia prima. La molitura a freddo entro poche ore dalla raccolta e la successiva filtrazione accurata ne preservano freschezza, profumi e valori nutrizionali.

Cesarini Sartori: cantina “laboratorio” fra vino, olio e ricerca sul Sagrantino

Cesarini Sartori: olio e vino

Il risultato è un extravergine che racconta l’Umbria al cucchiaio: sentori erbacei intensi e fragranti, una persistenza elegante e il perfetto equilibrio tra amaro e piccante, marchio di fabbrica dei grandi oli di questa regione. Un olio da assaporare in purezza, magari sul pane sciapo appena tostato, per ritrovare in un gesto semplice l’essenza della dieta mediterranea. Oppure da usare a crudo, su zuppe di legumi, verdure di stagione o carni bianche, per esaltare la cucina tradizionale e insieme renderla sorprendentemente attuale.

Oltre il vino: succhi, confetture e “circolarità”

La passione per la vigna qui va ben oltre il vino. Dalla stessa cura dedicata alle uve nasce una linea di prodotti che celebra il Sagrantino in tutte le sue forme: succo d’uva, confetture e un condimento balsamico, ottenuti quando l’uva raggiunge il massimo della maturità fenolica. La lavorazione a temperatura controllata preserva il patrimonio antiossidante naturale, garantendo prodotti autentici, ricchi di gusto e di proprietà nutrizionali.

Cesarini Sartori: cantina “laboratorio” fra vino, olio e ricerca sul Sagrantino

Cesarini Sartori: la vendemmia

Ma c’è di più: questi prodotti rappresentano un vero e proprio tassello della filosofia di economia circolare della cantina. Ogni elemento della pianta - mosto, bucce, vinaccioli, raspi e persino foglie - trova nuova vita, riducendo sprechi e valorizzando al massimo le risorse della vigna. Così, degustare un succo, spalmare una confettura o assaporare un condimento balsamico significa non solo scoprire il sapore intenso dell’Umbria, ma anche entrare in contatto con un progetto che unisce sostenibilità, innovazione e rispetto per la natura.

La ricerca collinare diventa ricerca scientifica: gli studi e le collaborazioni con le Università di Firenze, Perugia e Cesena

Le leggende sul Sagrantino “curativo” - si narra che Federico II di Svevia abbia curato il suo falco sacro con l’uva Sagrantino - trovano oggi conferma nella scienza. Analisi condotte dall’Università di Firenze su una confettura artigianale di Sagrantino hanno rilevato contenuti naturalmente elevati di zuccheri e polifenoli, molto superiori rispetto ad altri vitigni e ai principali frutti usati per le confetture, confermando l’alto valore nutrizionale di questa varietà umbra. Parallelamente, la cantina Cesarini Sartori porta avanti da anni studi sulle proprietà dell’uva Sagrantino in collaborazione con le università di Firenze, Perugia e Cesena. Da queste ricerche sono nati prodotti salutistici come succo e confettura, pensati non solo per il gusto ma anche per il loro contenuto benefico naturale.

Cesarini Sartori: cantina “laboratorio” fra vino, olio e ricerca sul Sagrantino

Cesarini Sartori: le botti

L’impegno della famiglia va oltre: la ricerca scientifica ha dato origine anche a una start-up innovativa, dedicata allo sviluppo di applicazioni nutraceutiche a partire dagli scarti della vinificazione, valorizzando bucce, vinaccioli e raspi. Una filosofia che unisce tradizione, sostenibilità e innovazione, trasformando la cura della vigna e dell’uva in opportunità di benessere e conoscenza. Cesarini Sartori è una cantina che sa coniugare precisione tecnologica, identità umbra e visione scientifica. Nel calice si scopre il Sagrantino in chiave contemporanea, tra eleganza e struttura; in dispensa, un olio extravergine biologico dal profilo nitido e fragrante; in laboratorio, la ricerca universitaria svela le proprietà organolettiche e nutraceutiche del vitigno simbolo di Montefalco. È un equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione, tra gusto, territorio e scienza, che trasforma ogni prodotto in un’esperienza sensoriale e culturale completa. Il tutto rigorosamente made in Bastardo.

Località Purgatorio 06035 Torri di Barattano (Pg)
Tel +39 379 1175439

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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