Una serata, che è stata un’esperienza. Alto palato a Milano. Si è svolta presso Incontri by Sadler. Protagonisti la mano di Claudio Sadler in cucina, il sapere del sommelier Mario Ippoliti in sala e nei calici la magia del Pineau des Charentes proposta da Davide Romano, amministratore di Valinch & Mallet e Indipendent Spirits.

Davide Romano, Mario Ippoliti, Claudio Sadler
Pineau des Charentes, una realtà tutta da scoprire
«V&M nasce nel 2015 quando ho intrapreso la professione di imbottigliatore indipendente – ha spiegato - Ho iniziato con lo scotch whisky, prima grande passione, per poi allargarmi nel 2017 al rum, da tutto il mondo. Nel 2020 è arrivato il primo Armagnac e l’anno scorso il Cognac. Un impegno che consiste nell’andare nelle distillerie, o dai broker di botti, e assaggiare i single cask scegliendo quelli che per noi presentano un carattere unico e particolare. Durante una visita in Cognac mi sono imbattuto quasi per caso nel Pineau des Charentes, che mi ha subito rapito, anche se a livello commerciale in Italia è forse ancora meno che sconosciuto. Ma il bello di essere una micro entità è che ci si può anche permettere di provare a presentare prodotti che nessuno conosce».

I Pineau des Charentes che hanno accompagnato il menu di Claudio Sadler
E così è nato l’evento che ha visto ben quattro Pineau des Charentes, di cui uno in anteprima assoluta, in abbinamento ai piatti pensati da Claudio Sadler. «Non è stato semplice programmare un menu con prodotti di questa caratura e complessità», ha annotato Sadler. Il risultato? Un viaggio organolettico di grande intensità.

Il drink a base di Pineau des Charentes con Pan tranvai e paleta d'Iberico
Il Pineau des Charentes nasce dall’unione di due parti di mosto d'uva e una di Cognac bianco, in botte almeno 18 mesi. Alzato il sipario, in scena Pan tranvai e paleta d’Iberico e tre varietà di foie gras, in abbinamento, rispettivamente, con un cocktail a base di Pineau Reste des Anges 25 anni e Reste des Anges 25 anni in purezza. Fresco e agrumato, al palato sviluppa una potenza rotonda e garbata.

Il Pineau Reste des Anges 25 anni è servito
Pineau des Charentes, debutto in anteprima
Il Pineau Acacia d’Or 1995 Remi Landier by Malternative Belgium ha accompagnato Risotto alla zucca con Gorgonzola e barbabietole. Un Pineau ambrato, complesso e aromatico, caratterizzato da morbidezza e lungo finale. La Coscia d’anatra confit con pepe di Sichuan e albicocche al Pineau ha visto nei calici Pineau Daniel Bouju 2001 special for C. Dully, un abbinamento che si è rivelato uno scambio all’insegna di energia e vigore, con un comun denominatore improntato alla delicatezza. Un’appagante sorpresa per il palato.
In chiusura, la Torta al cioccolato amaro e arance ha accolto il debutto di Pineau 1999 by Valinch & Mallet, così in anteprima da non vestire ancora l’etichetta. Un Pineau rosè importante, ricco di sentori di amarena, firmato Davide Romano.