Tre territori che si intrecciano e dialogano pur nella loro diversità: Monti Lessini, Soave e Colli Berici sono il cuore del progetto di Gianni Tessari. Vignaiolo veronese, Tessari ha costruito il suo percorso partendo dal Soave, dove è cresciuto tra i vigneti di famiglia, contribuendo a far conoscere i bianchi veronesi nel mondo. Nel 2013 la svolta, con la nascita della sua cantina di Roncà, nel cuore della Val d'Alpone, in provincia di Verona: 55 gli ettari vitati e una produzione totale di circa 350 mila bottiglie l’anno. Numeri importanti, ma per Tessari conta soprattutto la filosofia: «Il vignaiolo non inventa - dice - ma rivela ciò che la natura custodisce».

Gianni Tessari
Dalla Garganega alla Durella: tre territori, un’unica visione
Una filosofia che Gianni adatta ai diversi territori che segue: nel Soave la Garganega diventa un bianco elegante e longevo, capace di raccontare la mineralità dei suoli vulcanici; nei Colli Berici il Tai Rosso e i vitigni internazionali danno vita a rossi freschi e raffinati, espressione di carattere e finezza.

I vigneti della Durella
Ma è nei Monti Lessini la sfida più affascinante, con la Durella, un vitigno antico e difficile, per secoli utilizzato solo come vino da taglio per la sua acidità elevata e la scarsa aromaticità. Oggi quelle stesse caratteristiche sono la chiave per ottenere spumanti Metodo Classico di grande eleganza.
Il Metodo Classico come firma di stile
Il Lessini Durello Metodo Classico è la firma di Tessari: vinificazioni in purezza, lunghe soste sui lieviti, freschezza e salinità in equilibrio e, soprattutto, il lavoro del tempo. Il disciplinare distingue ora Metodo Classico e Charmat, scelta necessaria per dare identità e valore al territorio. «È una fase di transizione - spiega Tessari, presidente del Consorzio di tutela vini Lessini Durello - ma necessaria. Il Metodo Classico deve trovare spazio per raccontarsi al meglio. La nostra denominazione ha moltissimo da raccontare, sia per quanto riguarda la sua suggestiva zona di produzione, sia per quanto concerne le sue incredibili declinazioni produttive. La dicitura Monti Lessini sarà riferita unicamente al Metodo Classico, mentre con Lessini Durello si farà riferimento al solo metodo Charmat».

Degustazione di Monti Lessini
Il Lessini Durello Metodo Classico è la firma più riconoscibile della cantina, con vinificazioni in purezza e affinamenti capaci di restituire sfumature sempre nuove. Dopo 36 mesi nasce il Brut, uno spumante gradevole e avvolgente. Con 60 mesi, il Durello Spumante Metodo Classico Extra Brut Riserva 2018: la complessità cresce senza perdere freschezza ed equilibrio; uno spumante che si rivela di grande bevibilità, profondo e godibile. Il Monti Lessini Doc Dosaggio Zero Riserva 2014, con 120 mesi di affinamento, porta il Metodo Classico su un piano di grande profondità. Emergono aromi di nocciola tostata, pasticceria e pietra bagnata, con un sorso cremoso e sapido, lungo e persistente. È un vino che mostra come il tempo sappia scolpire la Durella in eleganza e complessità.
Tra sperimentazione e famiglia: il futuro secondo Tessari
Emblematica in questo percorso è poi la cuvée AD 13.21 Dosaggio Zero, prodotta in sole 200 magnum, dall’incontro delle annate 2013 e 2021, che unisce tensione minerale e finezza aromatica in un equilibrio raro. La dicitura “AD” sta proprio per “Annata Doppia”, segno di complementarità ed equilibrio. Accanto a questi spumanti straordinari spiccano anche il Metodo Classico Rosé Brut, da Pinot Nero e Durella, fine e fragrante con note di fragolina di bosco e lampone, e il Lessini Durello Riserva Dry “Evento”, nato in occasione del matrimonio della figlia Valeria: un’edizione limitata pensata per celebrare momenti unici e memorabili.
La ricerca non si ferma e, con il Rebellis, da uve Solaris coltivate senza trattamenti, il vignaiolo esplora un futuro sostenibile e attento al cambiamento climatico. Nel Soave la Garganega si esprime in etichette come Scalette e Perinato, capaci di unire densità e grazia, con profumi che si aprono lentamente nel tempo. Nei Colli Berici il Tai Rosso e i vitigni internazionali trovano un linguaggio personale, senza piegarsi alle mode, in equilibrio tra tradizione e modernità. Tutto questo accade senza dimenticare il carattere familiare dell’azienda, portata avanti insieme alla moglie Anna Maria e alle figlie Valeria e Alice, segno di continuità che affonda radici nella tradizione ma guarda lontano.

Vista sui vigneti di Gianni Tessari
Il filo rosso che unisce tutti questi vini è chiaro: il vino non nasce per compiacere mercati o tendenze, ma per liberare ciò che il territorio custodisce. Tessari ama definirsi uno scultore che, davanti a un blocco di pietra, intuisce l’opera nascosta e la fa emergere. Ogni scelta in vigna e in cantina diventa un gesto di ascolto e di rispetto verso suoli e uve. Dai Monti Lessini al Soave, dai Colli Berici alle bollicine Metodo Classico, ogni bottiglia di Roncà racconta l’autenticità dei territori veronesi.
Via Prandi 10 37030 Roncà (Vr)
Lun-Ven 08:30-18:00; Sab 09:00-12:00