Mare calmo, quella sensazione piacevole di sentirsi un po’ equipaggio e un po’ passeggeri. Uscendo dal porto, Capri sulla mano sinistra, Ischia sulla mano destra, da essa a breve distanza, quasi appendice dei Campi Flegrei, la tranquilla Procida.

Le bottiglie di limoncello Petrone emerse dal mare
Ebbene sì, siamo nel Golfo di Napoli, tra i golfi più belli del mondo. Prode nocchiero il giovane Andrea Petrone, titolare della Distilleria Petrone, ubicata a Mondragone, l’antica Sinuessa, sul litorale Domizio.
Recupero delle bottiglie di limoncello sott’acqua
Cosa sta per accadere? Tragitto breve, a onore del vero. L’imbarcazione si ferma al largo di Castel dell’Ovo. Gli occhi non sono bastevoli per ammirare il panorama: sguardo rivolto alla terra, e allora il lungomare e in alto la Certosa di San Martino. Sguardo rivolto al mare e allora, come si è già accennato, le isole di Capri, Ischia e Procida.

Andrea Petrone
Sta per accadere che non di immersione trattasi, bensì di emersione. Stanno per emergere 450 bottiglie di limoncello poste in affinamento under water il 25 settembre 2024. L’operazione di recupero delle bottiglie è stata effettuata in collaborazione con STS Servizi Tecnici Subacquei e ha visto il coinvolgimento dei ragazzi dell’Area Penale di Napoli partecipanti al progetto MareNostrum, che ha tra i suoi sostenitori l’azienda di Andrea Petrone.

L'immersione per il recupero delle bottiglie
Le bottiglie riportate in superficie, per le quali la Distilleria Petrone sta creando un disciplinare ad hoc per la commercializzazione, verranno rivestite da un esclusivo packaging realizzato dai vincitori del contest “One more pack”, Vincenzo Volino e Sara Petrucci.
Affinamento subacqueo e studio scientifico
Le bottiglie di limoncello appena riportate in superficie dopo un anno di affinamento a 13 metri di profondità, cullate dalle correnti marine, a temperatura costante, al completo riparo dalle fasi lunari e in assenza di luce e ossigeno, verranno sottoposte allo stesso programma di ricerca scientifica a cui sono state sottoposte le bottiglie di Elixir Falernum per studiare in modo scientifico gli effetti della permanenza subacquea sulla maturazione dei distillati.

450 bottiglie di limoncello in affinamento a 13 metri di profondità
Presentazione dei risultati al Real Yacht Club Canottieri Savoia
Nel pomeriggio presso il Real Yacht Club Canottieri Savoia, con la moderazione del giornalista Angelo Cerulo, sono stati presentati in anteprima alla stampa i risultati scientifici degli studi effettuati dal Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II sulle bottiglie di Elixir Falernum precedentemente emerse dalle acque antistanti Mondragone.

L’emersione delle bottiglie di limoncello dopo un anno di affinamento subacqueo
Le bottiglie immerse nel 2023 in prossimità dell’antica città sommersa di Sinuessa e riportate in superficie nel 2024 sono state oggetto di un’approfondita attività di ricerca da parte dei professori Pasquale Ferranti e Alessandro Genovesi dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e Salvatore Velotto dell’Università San Raffaele di Roma.

Bottiglie immerse in gabbia subacquea
Lo studio, che si è svolto in due fasi, ha messo a confronto 17 bottiglie affinate under water con altrettante bottiglie sottoposte al normale affinamento in cantina, selezionate utilizzando uno schema a croce per garantire un campionamento rappresentativo.

Andrea Petrone con sfondo il Golfo di Napoli, cornice naturale dell’affinamento subacqueo del limoncello Petrone.
Nella prima fase è stato impiegato un naso elettronico dotato di dieci sensori mentre nella seconda fase si è passati alle analisi chimico-fisiche. Lo studio ha portato a concludere che “l’ambiente subacqueo, caratterizzato dalla presenza di luce blu-verde e vibrazioni marine, ha contribuito alla maggiore formazione di furani e furanoni nei liquori invecchiati sott’acqua. Questi composti sono noti per arricchire il profilo aromatico con note di caramello, fragola, tostato e mandorla”.
I campioni affinati in cantina, al contrario, hanno subìto un processo di invecchiamento più rapido rispetto ai campioni sottomarini. L’evento è stato realizzato grazie alla preziosa collaborazione di: Comune di Napoli, Marina Militare, Guardia Costiera, STS Servizi Tecnici Subacquei, ArcheoClub d’Italia, Reale Yacht Club Canottieri Savoia Napoli, SIRIP e YDigital Firm.