Tra le colline di Torgiano, dove la campagna umbra profuma di legno e di uva matura, la famiglia Margaritelli ha costruito un ponte tra passato e futuro. Dalle traverse ferroviarie al vino biologico, l’azienda ha trasformato una lunga storia familiare in un progetto moderno di viticoltura sostenibile e filiera integrata, fondato su un principio chiaro: il controllo totale della produzione. Sotto la guida di Federico Bibi, direttore marketing e sviluppo commerciale, Terre Margaritelli ha saputo coniugare radici contadine, innovazione agronomica e responsabilità ambientale, ottenendo riconoscimenti da Gambero Rosso e Slow Food per la qualità e l’etica della produzione. Tra i filari di Sangiovese, Cannaiolo, Trebbiano e Grechetto, la tradizione si rinnova attraverso pratiche biologiche certificate Equalitas, una gestione diretta delle barrique e un modello di enoturismo inclusivo e didattico. Oggi l’azienda si distingue come esempio di sostenibilità misurabile e identità territoriale autentica, capace di unire la cura del vigneto con la visione culturale del vino come bene comune.
Dalle traverse ferroviarie al vino biologico: la storia della famiglia Margaritelli
L’azienda nasce come progetto agricolo di famiglia quando Fernando Margaritelli decide di lasciare il settore del legname e del carbone, affidandolo ai figli, per dedicarsi alla sua passione per il vino. I figli sviluppano invece l’azienda del legno, producendo traverse ferroviarie in rovere e, negli anni ’60, aprendo una tegheria in Futta. Con il tempo il settore del legno cambia e le traverse diventano in cemento. Negli anni ’80, l’azienda sviluppa un progetto innovativo nel settore delle pavimentazioni in legno, dando vita alla Listone Giordano Parquet.

Terre Margaritelli rappresenta un modello di viticoltura sostenibile e filiera integrata nel cuore di Torgiano
Dopo la morte di Fernando, l’azienda vitivinicola rimane in famiglia ma la trasformazione diretta del vino si interrompe e tutta l’uva viene venduta ad altri produttori. Negli anni ’90 l’ultimo figlio in vita di Fernando decide di rilanciare il progetto insieme ai nipoti e ai cugini, ridimensionando il piano aziendale e ponendo come priorità la sostenibilità e la autosufficienza produttiva. Oggi, come ricorda Bibi, «un’azienda interamente certificata biologico… che non acquista né uva né vino», con certificazione Equalitas a garanzia della sostenibilità ambientale, economica e sociale. La filiera è completamente sotto controllo, fino alla produzione delle barrique attraverso l’Atelier Centre France, di cui l’azienda utilizza un numero limitato ogni anno.
A Torgiano, filiera integrata e controllo totale della produzione
L’azienda si colloca nella denominazione Doc di Torgiano, una delle aree più rappresentative dell’Umbria vitivinicola e tra le prime Doc italiane, con la prima Docg della regione. Nei vigneti si coltivano vitigni tradizionali come Sangiovese, Cannaiolo, Trebbiano e Grechetto. Bibi sottolinea l’importanza di rispettare l’equilibrio tra frutto e legno, affinché il rovere accompagni il vino senza sovrastarlo. Circa la metà dell’uva prodotta viene trasformata internamente, raggiungendo una produzione annua di 100.000 bottiglie, mentre il resto viene venduto ad altri produttori.

Terre Margheritelli si trova nel territorio intorno a Torgiano
Il controllo dell’intera filiera permette di selezionare il tipo di rovere più adatto a enfatizzare le caratteristiche del frutto e rispettare le caratteristiche del territorio, in collaborazione con direttore di produzione delle barrique. «Tutta la filiera è completamente sotto controllo», afferma Bibi, evidenziando come ogni fase sia monitorata attentamente, dal vigneto alla cantina.
Sostenibilità certificata Equalitas: pratiche agricole e innovazione ambientale
Per Terre Margaritelli la sostenibilità è concreta e misurabile. La certificazione Equalitas copre sostenibilità ambientale, economica e sociale, includendo la gestione integrata dell’azienda nel territorio, la sperimentazione agronomica per ridurre gli interventi dell’uomo nella trasformazione e la preservazione dell’equilibrio naturale. In vigna si utilizzano tecniche come il sovescio alternativo alla concimazione chimica, la creazione di piccoli “hotel per insetti” e fioriture per attirare insetti benefici, oltre alla selezione di lieviti indigeni tramite un progetto con l’Università di Perugia. «Il modo migliore per capire la sincerità di un percorso è visitare l’azienda», spiega Bibi, evidenziando come la sostenibilità si percepisca in ogni aspetto produttivo, dalla gestione della vigna all’accoglienza dei visitatori.

Terre Margheritelli: la vendemmia
Enoturismo inclusivo e didattico: visite guidate e esperienze per tutte le età
Fin dalla riapertura negli anni ’90, l’accoglienza è stata un elemento centrale: l’azienda organizza visite guidate e degustazioni durante tutta la giornata, serate a tema e attività speciali, senza camere o ristorante. Il progetto di ristrutturazione in corso punta a dedicare spazi sempre più ampi all’accoglienza. «Dai 9 ai 99 anni», sottolinea Bibi, raccontando la filosofia aziendale rivolta a tutte le età, con iniziative specifiche come la vendemmia di Pinocchio dedicata ai bambini, pensata per trasmettere la conoscenza del territorio e delle pratiche agricole.
Premi e riconoscimenti: l’eccellenza della produzione di Terre Margaritelli
I riconoscimenti più rilevanti sono legati al progetto aziendale: nel 2024 l’azienda ha ricevuto il premio Azienda sostenibile dell’anno dal Gambero Rosso, mentre Slow Food ha riconosciuto per due anni consecutivi il rapporto qualità-prezzo. Tra i vini principali, la Freccia degli Scacchi (Torgiano Rosso Riserva Dop) e il Greco di Renabianca (100% Grechetto) hanno ottenuto Top Wine di Slow Food. Pictoricius, un Torgiano Rosso Riserva Dop, è anche entrata nelle 50 etichette dei vini rari d’Italia del Gambero Rosso. Questi riconoscimenti confermano che una produzione limitata può esprimere l’identità del territorio e della famiglia che la gestisce.
Terre Margheritelli: Pictoricius
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Terre Margheritelli: Freccia degli Scacchi
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Terre Margheritelli: Greco di Renabianca
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Filosofia e coerenza: autenticità e territorio al centro della produzione
L’obiettivo a medio e lungo termine è consolidare ciò che già funziona, continuando a produrre le circa 100.000 bottiglie annue e mantenendo il controllo totale della filiera. Eventuali incrementi saranno valutati solo se gestibili in autonomia. «Vogliamo offrire un prodotto che sia espressione del territorio, dell’azienda e delle persone, non una risposta all’efficienza di mercato», dice Bibi. L’obiettivo è produrre vini fortemente riconoscibili e caratterizzati dall’identità del territorio e delle persone che vivono l’azienda. Le tendenze di mercato, come i vini a basso alcol, sono monitorate e sperimentate, ma senza compromettere la struttura e la personalità dei vini.

Federico Bibi, direttore marketing e sviluppo commerciale di Terre Margaritelli
Per Federico Bibi, la coerenza resta la chiave: «Il vino lo facciamo per noi, non per il mercato». Terre Margaritelli è così: una cantina che non rincorre le mode ma coltiva identità, sostenibilità e autenticità. Un esempio concreto di come il vino possa essere ancora un bene culturale prima che commerciale - figlio della terra umbra e dell’ingegno di chi la abita.
Strada S. Rocco 06089 Torgiano (Pg)