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spirits

La nuova scommessa di casa Santanchè: un gin di lusso firmato Murano

Dopo anni di iniziative controverse, il compagno Dimitri Kunz e il figlio Lorenzo Mazzaro hanno ampliato il raggio d’azione con Italia Distribuzione: nei primi sei mesi del 2025 Heragin ha totalizzato 17.290 euro di utile

 
17 novembre 2025 | 11:18

La nuova scommessa di casa Santanchè: un gin di lusso firmato Murano

Dopo anni di iniziative controverse, il compagno Dimitri Kunz e il figlio Lorenzo Mazzaro hanno ampliato il raggio d’azione con Italia Distribuzione: nei primi sei mesi del 2025 Heragin ha totalizzato 17.290 euro di utile

17 novembre 2025 | 11:18
 

Negli ultimi anni attorno a Daniela Santanchè si sono alternati diversi tentativi imprenditoriali, non tutti riusciti: non è andata bene l’avventura editoriale di Visibilia, non ha funzionato nemmeno il progetto nel biologico con Ki Group (fallito) e anche il Twiga ha cambiato proprietà, passando nelle mani del ricchissimo Leonardo Maria Del Vecchio. Nonostante questo percorso a ostacoli, nella cerchia della ministra del Turismo la voglia di rimettersi in gioco non si è spenta. E così, mentre un capitolo si chiudeva, ne è partito un altro: il compagno Dimitri Kunz d’Asburgo e il figlio Lorenzo Mazzaro hanno infatti deciso di puntare sugli spirits di fascia alta.

La nuova scommessa di casa Santanchè: un gin di lusso firmato Murano

Dimitri Kunz e Daniela Santanchè

L’ultima scommessa nella famiglia di Daniela Santanchè

Il progetto porta la firma di due figure ben note nell’orbita della ministra: il compagno di vita, Dimitri Kunz d’Asburgo, e il figlio Lorenzo Mazzaro, avuto dall’unione con l’imprenditore Canio Mazzaro. I due hanno deciso di spostare l’attenzione sul mondo dell’alcol e, nel 2024, hanno fondato Italia Distribuzione Srl, società dedicata alla commercializzazione di prodotti alcolici. Da questa base è nato Heragin, un gin pensato per ristoranti e locali di fascia alta, frutto della collaborazione tra la distilleria Opificio 77 e la storica fornace Venini di Murano, che ha curato la bottiglia in vetro. E i primi passi dell’azienda mostrano un avvio prudente ma non privo di segnali incoraggianti.

La nuova scommessa di casa Santanchè: un gin di lusso firmato Murano

Il gin Heragin

Nei primi sei mesi di attività i ricavi si sono fermati a 49.677 euro, con un utile netto di 17.290 euro. Numeri contenuti, considerato il rodaggio, ma comunque lontani dalle perdite a cui Kunz e Mazzaro erano abituati negli anni segnati dalle avventure imprenditoriali di famiglia. Il gin, descritto come un “London gin fruttato”, viene proposto come un distillato «prodotto esclusivamente con botaniche dirette senza l’uso di oli essenziali», dove spiccano le bacche di ginepro toscane e l’assenza di zuccheri aggiunti. La base alcolica, inoltre, è ricavata da «grano tenero italiano al 100%». Una formula che punta a intercettare quel segmento di consumatori - e di ristoratori - che negli ultimi anni ha imparato a distinguere con attenzione tra distillerie industriali e produzioni curate da piccoli opifici.

Dai numeri di bilancio alle ambizioni future

L’universo dell’imprenditoria gastronomica, però, resta un terreno complesso e non sempre lineare. Lo dimostra l’altra avventura che unisce Kunz e il giovane Mazzaro: la partecipazione nella Crazy Pizza di Flavio Briatore a Forte dei Marmi, uno dei grandi marchi del gruppo di ristorazione dell’imprenditore cuneese. La società, Crazy Forte, è divisa tra i due soci al 25% ciascuno, mentre Briatore detiene il restante 50%. Nel luglio 2024 la società ha acquistato l’azienda Al Forte Srl, già attiva nella ristorazione locale, cambiandole l’insegna in Crazy Pizza. L’operazione ha permesso di far salire in modo netto i ricavi, passati da 285mila euro agli attuali 685mila.

Il bilancio, però, non è ancora in equilibrio: la perdita si attesta a -119.787 euro, inferiore all’anno precedente ma comunque significativa. Nonostante ciò, come riferisce OpenDimitri Kunz mantiene un atteggiamento fiducioso e sostiene che il conto economico potrebbe virare in positivo entro la fine del 2025. L’ottimismo è una caratteristica ricorrente nelle sue dichiarazioni pubbliche, anche se i precedenti non aiutano: negli ultimi mesi infatti, ad esempio, sono stati chiusi in rosso i bilanci del ristorante El Camineto a Cortina d’Ampezzo (che, ricordiamo, sarà l’unico ristorante di Cortina che resterà aperto durante le prossime Olimpiadi invernali) e de La Giostra a Firenze, storica attività di famiglia.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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