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lunedì 15 dicembre 2025  | aggiornato alle 13:29 | 116327 articoli pubblicati

Capezzana: la tenuta che guida il Carmignano tra vigne storiche, olivi e ricerca

La famiglia Contini Bonacossi governa seicento ettari di vigne, olivi e ricerca in un sistema armonico che tiene insieme eredità, lavoro e cultura nella Toscana più consapevole

 
15 dicembre 2025 | 09:30

Capezzana: la tenuta che guida il Carmignano tra vigne storiche, olivi e ricerca

La famiglia Contini Bonacossi governa seicento ettari di vigne, olivi e ricerca in un sistema armonico che tiene insieme eredità, lavoro e cultura nella Toscana più consapevole

15 dicembre 2025 | 09:30
 

Tenuta di Capezzana è un organismo agricolo che attraversa i secoli e conferisce alla parola tempo una dimensione davvero attuale. La villa rinascimentale, le cantine in pietra, gli oliveti e i vigneti formano un paesaggio produttivo che conserva memoria e misura. L’aria che sale dal fondovalle incontra i pendii esposti al sole, i suoli sabbiosi si alternano alle argille e la vite disegna linee regolari che riflettono ordine e conoscenza. L’intera proprietà agisce come un sistema dove la geografia diventa strumento e la storia si traduce in continuità operativa.

Capezzana: la tenuta che guida il Carmignano tra vigne storiche, olivi e ricerca

La Tenuta di Capezzana tra le colline toscane

La famiglia Contini Bonacossi e la direzione di un’impresa agricola costruita sulla misura della terra

La famiglia Contini Bonacossi governa l’azienda con una disciplina che ha molto a che fare con la sensibilità alla terra. Benedetta, Beatrice e Filippo condividono la responsabilità con Ettore, Serena e Gaddo, in un modello generazionale che rinnova funzioni e conoscenze. L’estensione complessiva si aggira intorno ai 670 ettari, con circa 90 di vigneto e oltre 140 di oliveto, mentre il resto del territorio comprende boschi e seminativi. La produzione annuale si attesta intorno alle quattrocentomila bottiglie. Le decisioni nascono da un confronto costante tra le figure tecniche e la direzione familiare, in un processo di valutazione che tiene insieme l’attenzione agronomica e, ovviamente, la sostenibilità economica. Una tenuta che conserva un’impostazione artigianale ma opera con strumenti scientifici e con una gestione amministrativa capace di affrontare i mutamenti del mercato globale.

Capezzana: la tenuta che guida il Carmignano tra vigne storiche, olivi e ricerca

La famiglia Contini Bonacossi

La viticoltura biologica di Capezzana definisce il profilo tecnico della tenuta toscana

L’adozione del metodo biologico, avviata nel 2009 e consolidata con la certificazione ottenuta in seguito, è un altro elemento che definisce la filosofia produttiva della tenuta. Gli inerbimenti controllati mantengono vitalità e proteggono le radici, le potature seguono un ritmo naturale e le concimazioni organiche preservano equilibrio e struttura. Le vigne di Sangiovese, Canaiolo, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc convivono in un paesaggio ordinato, sostenuto da un microclima che alterna calore diurno e ventilazione serale.

Capezzana: la tenuta che guida il Carmignano tra vigne storiche, olivi e ricerca

Tenuta di Capezzana ha iniziato l'adozione del biologico nel 2009

La raccolta avviene a mano, con verifiche ripetute di maturità fenolica e selezioni che assicurano omogeneità di frutto. Ogni appezzamento viene vinificato separatamente, in modo che la diversità diventi patrimonio di complessità e non elemento di dispersione. La tracciabilità interna garantisce controllo e memoria, con registri che custodiscono dati di vendemmia, andamento climatico e analisi di maturazione.

Una cantina rinnovata con un approccio fondato sull’esperienza

I mosti fermentano in acciaio, le maturazioni avvengono in botti grandi e tonneaux di rovere francese, con tempi proporzionati alla struttura dei vini. Le fermentazioni malolattiche si compiono in modo naturale e le soste in vetro completano il processo con un affinamento che esalta aromi e consistenza. Le annate vengono archiviate in una banca dati che raccoglie parametri analitici e sensoriali, utile per confrontare risultati e costruire continuità. Le bottiglie conservate negli ambienti più antichi della villa rappresentano un patrimonio enologico e documentario, capace di mostrare come il tempo agisca come ingrediente e non come ornamento.

L’ identità storica del Carmignano Docg attraverso la solidità di Capezzana

La denominazione Carmignano Docg possiede una reputazione molto antica. Il bando granducale di Cosimo III de’ Medici del 1716 regolò confini e pratiche e diede il via ad un modello di tutela che ancora oggi ispira le normative europee. L’area produttiva attuale comprende circa centocinquanta ettari e sedici aziende, con una produzione che, a seconda delle annate, oscilla attorno alle quattrocentomila bottiglie complessive. L’uvaggio prevede Sangiovese in quota prevalente e una componente di Cabernet Sauvignon o Franc che aggiunge spessore e longevità. Il risultato si esprime in vini di grande equilibrio aromatico, caratterizzati da un colore vivido e da una struttura fine. Capezzana costituisce la spina dorsale di questa denominazione e garantisce presenza costante nei mercati internazionali, con riconoscimenti che consolidano la reputazione del territorio.

Il centenario di Villa di Capezzana e la maturità della tenuta

Villa di Capezzana Carmignano Docg, nato nel 1925, rappresenta il vino simbolo dell’azienda e ha raggiunto quest’anno il centenario della prima annata. Un’architettura, la sua, che tiene insieme la freschezza del Sangiovese con la forza del Cabernet, e genera una sensazione di compiutezza e di equilibrio. Trefiano Riserva Docg deriva da vigne più alte e possiede una tessitura ampia, con un profilo che unisce intensità e profondità. Ghiaie della Furba Igt Toscana, nato negli anni Ottanta, utilizza Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah ed è l’anima più sperimentale della tenuta. Vin Santo di Carmignano Riserva, frutto di uve Trebbiano e San Colombano, riposa in caratelli di castagno e rovere per oltre sette anni e proprio quest’anno si è classificato al tredicesimo posto nella Top 100 Italy 2025 di James Suckling.

L’olio extravergine amplia la struttura agricola della famiglia Contini Bonacossi

L’olio extravergine di Capezzana proviene da più di diecimila piante e costituisce un patrimonio produttivo di pari importanza rispetto al vino. Le olive vengono raccolte a mano e molite entro ventiquattro ore, con un’acidità media intorno allo 0,2 per cento e valori di polifenoli che garantiscono stabilità e vivacità. L’olio possiede un profilo erbaceo e limpido, riconoscibile nei mercati di alta gamma. L’agriturismo integrato nella villa accoglie visitatori da tutta Europa, con camere e spazi destinati a corsi di cucina, degustazioni e incontri culturali. Le sale storiche ospitano convegni e presentazioni legate alla storia agricola toscana, mentre i percorsi tra i filari illustrano il legame tra architettura e viticoltura.

La ricerca e la formazione sostengono la tenuta come modello economico del territorio

L’azienda mantiene una struttura economica equilibrata grazie alla diversificazione tra vino, olio e ospitalità. Le esportazioni rappresentano oltre la metà del fatturato, con un posizionamento che privilegia la ristorazione e le enoteche di qualità. Capezzana collabora con università e istituti agrari per progetti dedicati alla gestione dell’acqua, all’adattamento climatico e alla valorizzazione delle varietà autoctone. Le parcelle sperimentali studiano la risposta dei cloni di Sangiovese a temperature elevate, mentre i laboratori interni analizzano fermentazioni spontanee e pratiche di affinamento. L’azienda ospita studenti, ricercatori e professionisti del settore in programmi di tirocinio e formazione, e contribuisce alla diffusione di competenze tecniche e alla crescita della comunità viticola regionale.

Capezzana: la tenuta che guida il Carmignano tra vigne storiche, olivi e ricerca

La chiesetta della Tenuta di Capezzana

La villa medicea di Capezzana rappresenta la continuità architettonica del lavoro agricolo

La villa di Capezzana, le cui origini risalgono all’epoca medievale e che fu ampliata in età rinascimentale, conserva cortili in cotto, sale affrescate e cantine scavate nel terreno. Gli spazi storici convivono con strutture moderne, dove le linee medicee si incontrano con la funzionalità delle nuove tecnologie. Le pareti spesse regolano temperatura e umidità e garantiscono costanza durante l’affinamento. Le visite guidate offrono una lettura diretta di questa coerenza e restituiscono la sensazione di un tempo che continua a produrre valore.

Capezzana e la centralità del sapere tecnico nella cultura toscana

Capezzana rappresenta la continuità di un sapere tecnico che resiste al tempo attraverso la verifica quotidiana del lavoro. Le mani che potano, i registri che documentano le annate, le analisi che misurano maturazioni e acidità compongono un linguaggio pratico e, quasi, scientifico. La tenuta vive dentro un equilibrio economico e territoriale in cui la competenza vale quanto la terra. La cultura agricola di Carmignano trova qui la propria traduzione concreta, fatta di conoscenza e di tempo applicato. Dentro questa proporzione la Toscana rivela la parte più esatta di sé: quella che produce valore attraverso la continuità.

Via Capezzana 100 59015 Carmignano (Po)
Tel +39 055 8706005

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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