È una notizia attesa e, in questo momento complesso, assume il valore di un segnale concreto per i soci conferitori di Terre d’Oltrepò: il primo acconto sulla vendemmia 2025 sarà corrisposto nei tempi concordati, entro le festività natalizie. A confermarlo è l’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi, intervenuto sul delicato passaggio che sta attraversando la storica cantina cooperativa, attualmente in liquidazione coatta amministrativa.

Terre d'Oltrepò: la vendemmia 2025 sarà pagata entro Natale
Vendemmia 2024 ancora senza certezze operative
Il pagamento riguarda le uve conferite lo scorso settembre: poco più di 40 mila quintali, pari a circa il 10% della media storica. Un quantitativo ridotto che coinvolge solo una parte dei soci, mentre centinaia di viticoltori attendono ancora il saldo della vendemmia 2024, sul quale - come aveva chiarito il commissario Luigi Zingone nell’assemblea del mese scorso - non esistono, al momento, certezze operative.
Le uniche indicazioni disponibili riguardano il prezzo medio di liquidazione, fissato in 42 euro al quintale, per un valore complessivo stimato attorno ai 7 milioni di euro. Per l’annata in corso, i soci hanno finora ricevuto esclusivamente un acconto di 10 euro al quintale.
Trattative in corso e scenari per Terre d'Oltrepò
Sempre secondo quanto illustrato dal commissario, entro Natale verranno definiti i prezzi delle singole varietà di uve conferite. Resta però centrale il nodo delle risorse: i pagamenti sono strettamente legati alla vendita del vino attualmente in giacenza e, soprattutto, alla cessione della cantina, oggi conferita a una società per azioni interamente controllata dalla cooperativa.

Alessandro Beduschi, assessore all'Agricoltura di Regione Lombardia
Su questo fronte, l’assessore Beduschi ha riferito dell’esistenza di trattative in corso con un soggetto di alto profilo, che potrebbero trovare una definizione nei primi mesi del nuovo anno. Un passaggio decisivo per il futuro di Terre d’Oltrepò e per la tenuta economica di un comparto che rappresenta un tassello fondamentale dell’identità vitivinicola dell’Oltrepò Pavese.
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