I viticoltori in Germania stanno vivendo quella che l’organizzazione agricola Dbv definisce una “crisi economica storica”. La vendita del vino non riesce più a coprire i costi di produzione, una condizione considerata difficile da sostenere nel medio periodo. In molte aree viticole, i prezzi percepiti si attestano tra 0,40 e 0,60 euro al litro, mentre i costi fissi e variabili per produrre vino si aggirano intorno a 1,20 euro al litro, secondo il rapporto.

In Germania a rischio le superfici vitate
Mercato interno in calo ed export rallentato
Il rapporto evidenzia come la quota di mercato del vino tedesco sia in diminuzione, con consumatori che sempre più spesso si rivolgono a prodotti esteri o di altre categorie. Le esportazioni verso gli Stati Uniti, un mercato tradizionalmente interessante per i produttori tedeschi, risultano ostacolate dai dazi applicati sulle importazioni, fattore che ha ridotto l’attrattività del vino tedesco su quel fronte.
Produzione e costi: bilancio delle regioni vinicole
Nel 2025 la produzione totale è risultata di 7,3 milioni di ettolitri, la quantità più bassa dal 2010, pur con alcune eccezioni regionali come la Mosella, che ha recuperato rispetto all’anno precedente segnato dai danni causati dal gelo. Al contrario, aree vinicole di rilievo come l’Assia renana, il Palatinato renano e il Baden-Württemberg hanno registrato cali produttivi fino al 20%. Dbv segnala inoltre che l’aumento dei salari minimi rappresenta un onere aggiuntivo, in particolare per i vigneti in pendenza che già affrontano costi di gestione più elevati.

La produzione di vino in Germania è ai minimi dal 2010
Alla luce di questi dati, l’organizzazione agricola prevede una possibile “considerevole perdita di superficie vitata” se le condizioni di mercato non dovessero migliorare. La combinazione di prezzi di vendita troppo bassi, costi di produzione elevati e ostacoli alle esportazioni disegna un quadro che richiede riflessioni strategiche da parte degli operatori e delle istituzioni.