Per il 2026 e il 2027, l’Associazione Nazionale Città del Vino ha scelto di nominare una doppia città italiana del vino: i territori del Vulture in Basilicata e di Conegliano Valdobbiadene in Veneto. «L’obiettivo è creare confronto e contaminazione tra due aree che rappresentano straordinari laboratori di innovazione», spiega Angelo Radica, presidente dell’associazione.

Conegliano Valdobbiadene (insieme al Vulture) è città del vino 2026
Progetti e iniziative per il 2026
Il 2026 vedrà il rilancio dell’osservatorio dell’enoturismo, l’affermazione della vendemmia turistica su tutto il territorio nazionale e lo sviluppo di iniziative come il Palio delle Botti e il miglior Prg delle Città del Vino. «Ci dà fiducia constatare quanto il 2025 sia stato fecondo e intenso», aggiunge Radica, citando anche il manifesto sulle aree idonee per le energie rinnovabili, la partecipazione a fiere come Vinitaly e la funzione sempre più centrale nella rete europea Recevin, di cui a breve assumeranno la guida.
Crescita e autorevolezza dell’associazione
«Il primo augurio è che il 2026 sia un anno di pace. Per la nostra associazione l’orizzonte è la crescita con nuovi progetti e il consolidamento delle iniziative già intraprese», afferma Radica. L’associazione conta 508 comuni a vocazione vitivinicola e 29 sostenitori tra Province, Pro Loco e Consorzi di tutela, con l’aggiunta di 6 città straniere.

Angelo Radica, presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino
Radica sottolinea inoltre il riconoscimento istituzionale ottenuto: «È importante vedere stabilmente riconosciuto il ruolo di interlocutori istituzionali, dal livello locale fino a quello europeo. L’autorevolezza è confermata dalla nomina di Città del Vino ad ambasciatore della cucina italiana da parte del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida».
Eventi e concorsi enologici
Tra le iniziative di maggiore rilievo, Radica cita il 23° concorso enologico internazionale a Siena e la preparazione della 24ª edizione a Pramaggiore, con l’obiettivo di garantire una partecipazione analoga e continuare a valorizzare la cultura del vino italiano.