Avete mai pensato che se fossimo all’interno di una bottiglia di spumante, la sovrappressione interna, dopo lo stappo, sarebbe in grado di abbattere edifici e radere al suolo un’intera città, senza nessuna possibilità di sopravvivenza? Eppure è così. La pressione di circa 6 bar presente in ogni singola bottiglia equivarrebbe ad un peso di 61.182 Kg ogni metro quadrato. Come se ci piombasse un carro armato sulla testa. Pensate a quante bottiglie si stapperanno questa notte e a quanta energia si propagherà nel mondo. Se solo riuscissimo ad immagazzinarla, avremmo la possibilità di un approvvigionamento continuo durante tutto l’anno per le nostre attività quotidiane.

Tempo di botti e bollicine: una questione di energia
Bollicine, un'esplosione di gioia
Invece, con ogni botto, ci piace pensare che questa energia invada i cuori e le menti. Perché le bollicine hanno il potere di profondere gioia, leggerezza, spiritualità. Sono il collegamento con una dimensione che va oltre i sensi e oltre il tempo. Ce lo ha dimostrato il Metodo Caporale, attraverso il quale si è riusciti a ricondurre a diversi parametri dello spumante e della sua origine e vinificazione, soltanto analizzando le frequenze del suono del “botto” di ogni singola bollicina nel calice. È qualcosa di straordinario se associamo a questa scoperta quella dell’energia in tutti i suoi aspetti.
Festeggiando il 2026: le bollicine più energiche da stappare
Ora andiamo a consigliarvi le cinque bollicine che sprigionano maggiore energia da utilizzare per questo fine anno:
Castelfeder - Alto Adige Doc Pas Dosè
1/5
Giorgi 1870 - Gran Cuvee storica Brut
2/5
Bisson - Abissi Portofino Doc 2014 Dosage zero
3/5
Carpineto - Farnito Rosè Brut
4/5
5/5
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- Castelfeder - Alto Adige Doc Pas Dosè
- Giorgi 1870 - Gran Cuvee storica Brut
- Bisson - Abissi Portofino Doc 2014 Dosage zero
- Carpineto - Farnito Rosè Brut
- Telaro - Tefrite Brut