Con un fatturato consolidato 2024 oltre i 212 milioni di euro e una presenza capillare in oltre 70 Paesi, il Gruppo Mezzacorona si conferma una delle realtà più solide del panorama vitivinicolo italiano. La forza del gruppo trentino-siciliano si fonda su un modello integrato che unisce la valorizzazione del territorio, l’eccellenza enologica e una chiara vocazione internazionale.

La cantina del Gruppo Mezzacorona
«Essere stati nominati da Mundus Vini come miglior cantina italiana per il 2025 è un grande orgoglio», dichiara Francesco Giovannini, direttore generale del gruppo. «Riconoscimenti come quelli ottenuti per il nostro Chardonnay Riserva 2023 e il Lagrain Riserva 2021 di Castel Firmian e il Nero d’Avola 2022 di Feudo Arancio sono il risultato di un lavoro condiviso, dalla vigna fino alla bottiglia».
Filiera controllata e certificazioni: il valore della sostenibilità
Mezzacorona gestisce 3.500 ettari di vigneti in Trentino-Alto Adige e in Sicilia, coltivati con pratiche di produzione integrata e un’attenzione costante alla tutela ambientale. Per l’ottavo anno consecutivo, i soci hanno ottenuto la certificazione S.Q.N.P.I., mentre tutti i vini del gruppo risultano certificati su scala globale per il sesto anno consecutivo.
La sostenibilità non è solo ambientale, ma anche economica e sociale. «Partiamo dalla campagna, dove i nostri soci sono i primi custodi del territorio. Questo ci permette di garantire una qualità costante lungo tutta la filiera», sottolinea Giovannini.
Export, mercati globali e nuove frontiere
Nel 2024, l’80% del fatturato del gruppo Mezzacorona è arrivato dall’export. Stati Uniti, Germania, Austria, Svizzera, Canada, Regno Unito, Scandinavia, Giappone e Cina sono tra i mercati più consolidati, ma si registra una forte crescita anche in Paesi emergenti come Cina, Far East e Caraibi.

Francesco Giovannini, direttore generale del Gruppo Mezzacorona
«La nostra vocazione internazionale non è recente. È il frutto di anni di presenza capillare nei mercati esteri», spiega Giovannini. «Abbiamo due controllate strategiche - Prestigia negli Usa e Bavaria in Germania - che ci permettono di gestire direttamente il posizionamento dei nostri marchi».
E aggiunge: «Non dimentichiamo il mercato italiano, che pur rappresentando solo il 20% dei volumi, ha un peso significativo in termini di valore e dà ottimi risultati, anche in un momento economico non facile».
Marchi forti e nuove etichette per una proposta sempre più distintiva
Accanto ai brand storici come Mezzacorona, Rotari, Feudo Arancio, Stemmari e Tolloy, il gruppo continua a espandere la propria gamma premium. Tra le etichette di punta troviamo:
- Musivum, linea d’eccellenza con i nuovi Teroldego Rotaliano Doc Superiore Riserva 2018 e Marzemino Trentino Doc Superiore 2019
- La gamma completa AlpeRegis TrentoDoc, che si arricchisce del nuovo Brut accanto a Pas Dosé, Rosé ed Extra Brut
- Il pluripremiato Rotari “Flavio” 2016, vincitore per l’undicesima volta dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso
- Le Riserve di Castel Firmian, fiore all’occhiello della produzione trentina
- I biologici siciliani “Queto”, Grillo e Nero d’Avola certificati Sicilia Doc
- Il nuovo blend “Filo Rosso”, con Teroldego, Cabernet Sauvignon e Merlot
- Il Pinot Grigio Rosé “Fil di Rose”, pensato per intercettare i gusti più contemporanei
Territorio, turismo e sostenibilità come asset strategici
La gestione responsabile del territorio è parte integrante della strategia Mezzacorona, non solo in funzione della viticoltura, ma anche delle altre economie locali, come il turismo sostenibile. I vigneti sono curati in modo da preservare la bellezza paesaggistica e favorire un’interazione virtuosa tra agricoltura e accoglienza.

Il Trentodoc Rotari Flavio Riserva di Mezzacorona
Una visione chiara per il futuro del vino italiano
Con radici ben salde tra le montagne trentine e i paesaggi siciliani, Mezzacorona guarda avanti con un approccio strutturato, orientato alla qualità, alla sostenibilità e alla crescita internazionale. «Avere una presenza diversificata sui mercati ci consente di affrontare con maggiore solidità anche le sfide globali, come i dazi o le incertezze geopolitiche», conclude Giovannini. «Continueremo a investire sulla filiera, sul territorio e sui nostri soci: è da lì che nasce tutto».
Via del Teroldego 1/E 38016 Mezzocorona (Tn)