Alla guida della cantina c’è la principessa Isabella Collalto de Croÿ, a cui fa capo anche il Castello San Salvatore, imponente fortilizio medievale che domina l’abitato di Susegana (Tv) dall’alto di una collina punteggiata di vigneti, tutti di proprietà della nobile famiglia dei Collalto che da oltre nove secoli coltiva vigneti che poi danno vita a vini molto interessanti.

La Cantina Conte Collalto da secoli produce i propri vini nelle colline di Susegana
Susegana e il Castello San Salvatore
Susegana, sulla riva sinistra del Piave, è una gradevole cittadina della Marca Trevigiana che merita di essere visitata anche solo per l’incantevole panorama che si attraversa, punteggiato dai vigneti del Prosecco. Arrivando in paese è impossibile non scorgere l’imponente Castello San Salvatore, emblema inconfondibile del panorama trevigiano che, dall’alto di una dolce collina, domina incontrastato la pianura veneta da oltre otto secoli. Costruito nella seconda metà del XIII secolo per volontà della nobile e millenaria famiglia dei Collalto, ha svolto con successo importanti ruoli difensivi e di controllo del territorio nel Tardo Medioevo diventando poi, nel periodo rinascimentale, una elegante residenza signorile racchiusa in un borgo abitato ed un vivace salotto letterario ed artistico di risonanza europea. Musicisti, pittori, letterati e poeti si stabilirono nel castello che divenne anche lo sfondo privilegiato dei dipinti di Giovanni Battista Cima, noto come Cima da Conegliano.

Il Castello San Salvatore domina l’abitato di Susegana
La fortezza, che copre una superficie di circa 32 mila metri quadri, ha resistito a tutti gli attacchi subiti nel corso dei secoli, uscendone sempre indenne. Ciò fino alla Prima Guerra Mondiale, quando fu pesantemente bombardata dall’artiglieria italiana in quanto si trovò sulla linea del fronte, che dopo la disfatta di Caporetto si era spostato dall’Isonzo al Piave. Oggi dimora privata, visitabile però su prenotazione, si presenta ancora integra grazie ad importanti lavori di restauro, proseguiti fino alle soglie del terzo millennio, che hanno per buona parte sanato le profonde ferite subite, ridonandogli quell’aria di sontuosità e magnificenza che l’avevano caratterizzata attraverso i secoli.

I vigneti della Cantina Conte Collalto
Eclettico nella forma e nell’anima, oggi come nel Medioevo e poi nel Rinascimento è un luogo speciale: una sublime miscela di arte, storia, cultura e natura che si respira negli ampi saloni e nei verdeggianti cortili adorni di statue. Tutt’intorno le dolci colline che lo circondano, punteggiate di vigneti da secoli proprietà dei Collalto. Infatti, è da quasi un millennio che questo casato, di generazione in generazione, presidia queste colline, e coltiva storici vitigni e vigneti da cui ricava le uve destinate a produrre vini dalla forte espressività apprezzati in Italia ed in molti Paesi del mondo.
Isabella Collalto: da Bruxelles alle Colline del Prosecco
Oggi alla guida della Azienda Agricola Conte Collalto c’è la principessa Isabella Collalto de Croÿ. Nel 2007 ha deciso di seguire personalmente i vigneti e la cantina Conte Collalto, ricevuti in eredità dal padre, il principe Manfredo, dividendo così il suo tempo tra Bruxelles, dove vive con il marito Principe Guillaume de Croÿ, e Susegana, dove risiede per buona parte della settimana.

La principessa Isabella Collalto de Croÿ, alla guida della Cantina Conte Collalto
Anche perché, oltre a seguire l’azienda di famiglia, ha vari altri incarichi tra cui quello di presidente dell’Associazione delle Ville Venete, uno dei più vasti e importanti patrimoni storico-culturali e paesaggistici esistenti al mondo. «All’inizio ho avuto qualche timore - spiega Isabella Collalto - ma il legame con questo territorio è sempre stato troppo forte e mi ha aiutato nella decisione di tornare per seguire e portare avanti in prima persona l’antica tradizione di famiglia».
Cantina Conte Collalto: sostenibilità energetica ed ambientale
Oltre ai vigneti ed alla cantina, segue in prima persona anche il Castello San Salvatore e lo fa con raffinatezza e stile, ma con quel piglio, determinazione ed amore per la propria terra che ha contraddistinto la storia millenaria del suo casato, ben riassunta nello stemma di famiglia, sormontato da una corona dorata ed inquartato di nero e bianco: il nero in araldica indica la forza, mentre il bianco indica potenza economica. Nella sua conduzione spicca l’attenzione per le innovazioni sostenibili nella cura dei vigneti e del territorio ed un continuo impegno nel segno della qualità.

La cantina ha un bassissimo impatto energetico
La cantina è certificata ISO 9001 ed ha un bassissimo impatto energetico. Utilizza un impianto di riscaldamento a cippato alimentato con legname di scarto dei propri boschi. Dal 2023 è operativo un impianto fotovoltaico che copre l’intero fabbisogno della struttura. Dal 2019 ha ottenuto la certificazione SQNPI, e ha aderito al progetto Rafcycle, per il riciclo dei supporti siliconati delle etichette.
Conte Collalto e Castello San Salvatore: vini da vigneti di famiglia
«I nostri vigneti - prosegue Isabella Collalto - sono da sempre in famiglia e circondano il Castello San Salvatore. I vini che produciamo arrivano da uve coltivate esclusivamente nei nostri vigneti». I terreni dell’azienda hanno una superficie complessiva di circa 300 ettari, di cui 150 vitati, tutti all’interno dell’area del Prosecco Superiore. Un centinaio di questi sono coltivati a Glera, vitigno da cui nasce il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg.

Una selezione di Prosecco di Conte Collalto
«La Cantina Conte Collalto da secoli produce i propri vini nelle colline di Susegana - ricorda Giovanni Selvestrel - oggi il prodotto più importante è il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, prodotto in otto versioni tra cui il San Salvatore Brut Docg e l’Isabella Brut Rive Docg sono bestseller in cantina». Inoltre si coltivano vitigni autoctoni come Incroci Manzoni, Wildbacher, e Colli di Conegliano Rosso Docg. Il vino Vincigerra, rosso riserva Docg, affina 24 mesi in botte.
Grande attenzione agli Incroci Manzoni, nati dalla collaborazione con il prof. Luigi Manzoni. La cantina produce:
- Manzoni Bianco (Riesling Renano x Pinot Bianco)
- Manzoni Rosso (Glera x Cabernet Sauvignon)
- Sogno RossoRosa (vinificato in rosa)
- RosaBianco (Trebbiano x Traminer Aromatico)
- Violette Rosé (Manzoni Moscato)
A Vinitaly 2025 presentato Schenella I: un abbraccio tra legno e freschezza
Presentato ufficialmente a Vinitaly 2025, lo Schenella I è un omaggio a Schenella I, antenato dei Collalto. Ottenuto da IM 6.0.13 (Manzoni Bianco), è affinato in legno. Unisce freschezza, eleganza e complessità, raccontando la storia di una passione autentica per la terra.

Schenella I è stato presentato a Vinitaly
Conte Collalto, i mercati di riferimento
Conte Collalto è una cantina storica con mercato di riferimento nel Nord Italia, ben posizionata nel canale horeca (bar, ristoranti, hotellerie). Il 30% della produzione è destinata all’export, principalmente in Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Svizzera, con presenza anche in Venezuela, Indonesia, Vietnam e Giappone.
Via XXIV Maggio 1 31058 Susegana (Tv)