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Mixology Experience a Tuttofood: «Vogliamo creare sinergia tra business e beverage»

L'ingresso dell'evento all’interno della fiera internazionale, in programma a Milano dal 5 all'8 maggio, rappresenta per la mixology italiana un'occasione di dialogo diretto con il mondo food. A spiegare in un'intervista il senso di questa scelta e le prospettive che apre è Luca Pirola, fondatore di Bartender.it e ideatore di Mixology Experience

30 aprile 2025 | 05:00
Mixology Experience a Tuttofood: «Vogliamo creare sinergia tra business e beverage»
Mixology Experience a Tuttofood: «Vogliamo creare sinergia tra business e beverage»

Mixology Experience a Tuttofood: «Vogliamo creare sinergia tra business e beverage»

L'ingresso dell'evento all’interno della fiera internazionale, in programma a Milano dal 5 all'8 maggio, rappresenta per la mixology italiana un'occasione di dialogo diretto con il mondo food. A spiegare in un'intervista il senso di questa scelta e le prospettive che apre è Luca Pirola, fondatore di Bartender.it e ideatore di Mixology Experience

30 aprile 2025 | 05:00
 

Nato tra shaker, banconi e tanta passione per il mestiere, Mixology Experience è cresciuto anno dopo anno ascoltando i professionisti del comparto. Ora è pronto a fare un passo in più. Infatti, dal 5 all'8 maggio entra ufficialmente nel cuore di Tuttofood Milano, la grande fiera internazionale del B2B agroalimentare.

Un cambio di scena che racconta molto più di un semplice spostamento: è il segno di un mondo, quello del beverage, che oggi dialoga sempre di più con la ristorazione e l'ospitalità, diventandone parte integrante. Con una propria area nel padiglione 14 e il supporto di Fiera di Parma e Cibus, Mixology Experience si apre a buyer, operatori e appassionati da tutta Europa e oltre. Abbiamo fatto il punto con Luca Pirola (nella foto di copertina), fondatore di Bartender.it e ideatore dell'evento, per capire cosa aspettarci da questa nuova edizione… e cosa bolle in pentola per il 2026, anno delle Olimpiadi Milano-Cortina.

L'intervista a Luca Pirola, ideatore di Mixology Experience

Qual è il principale obiettivo strategico dell'integrazione di Mixology Experience all'interno di Tuttofood?
Lo spostamento della quarta edizione di Mixology Experience all'interno di Tuttofood Milano rappresenta un'evoluzione strategica fondamentale. Il nostro obiettivo primario era creare una sinergia potente tra il mondo business e quello del beverage ed il mondo food ha già affrontato passaggi epocali. Crediamo che i professionisti del settore dovessero avere una visione completa del mondo della somministrazione e proprio per questo, come abbiamo sempre fatto in Italia come gruppo Bartender.it, ci siamo affiancati per primi al più grande evento nazionale sull'agroalimentare. Essere parte di una fiera di risonanza internazionale come Tuttofood ci permette di intercettare un pubblico più ampio e variegato, aprendo nuove opportunità di business e di networking per le aziende del beverage e per i bartender. Vogliamo far capire che la miscelazione non è un compartimento stagno, ma un elemento cruciale che arricchisce l'offerta ristorativa e l'esperienza del consumatore.

Mixology Experience a Tuttofood: «Vogliamo creare sinergia tra business e beverage»

Mixology Experience sbarca per la prima volta a Tuttofood

In che modo Milano può realmente diventare il centro europeo della “cultura liquida di qualità”?
Milano ha tutte le carte in regola per diventare il vero centro europeo della "cultura food&beverage di qualità". In molti casi lo è già, la sua vivacità, la sua apertura internazionale, la sua forte presenza nel mondo della moda e del design, e una scena food&beverage in continua evoluzione sono fattori chiave. Si dice già che il pesce migliore arrivi a Milano, che il mondo degli affari abbia sempre contaminato tutto il settore servizi, nella ristorazione già succede da anni che realtà territoriali o catene non milanesi vedano come punto di arrivo l'apertura dei propri spazi commerciali proprio in città. Vicino al Piemonte, alla terra del prosecco, raggiungibile comodamente da tutta Europa, e comodamente un hub naturale per poi spostarsi in tutte le città d'arte italiane. Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo continuare a investire nella formazione di alto livello per il mondo dei bar, promuovere eventi e iniziative che mettano in luce l'eccellenza dei prodotti italiani e internazionali, e favorire la collaborazione tra i diversi attori del settore: distillerie, aziende produttrici di ingredienti, locali, scuole di formazione e media specializzati. Mixology Experience è e vuole continuare ad essere un catalizzatore di questo processo, un luogo di incontro e di scambio che contribuisca a elevare gli standard e a diffondere la cultura del bere bene consapevole.

Quali sono, secondo lei, i principali trend internazionali nel mondo del beverage da cui l'Italia dovrebbe trarre ispirazione?
Osservando la scena internazionale, ci sono diversi trend interessanti da cui l'Italia può trarre ispirazione. Innanzitutto, la crescente attenzione alla sostenibilità, con un focus su ingredienti a basso impatto ambientale, tecniche di miscelazione che riducono gli sprechi e un approccio più consapevole all'utilizzo delle risorse. Poi c'è la riscoperta e la valorizzazione degli ingredienti locali e autoctoni, che possono dare un'identità unica ai cocktail e raccontare la ricchezza del nostro territorio. Un altro trend importante è la sperimentazione con tecniche e affinamenti per creare nuovi profili di gusto e complessità nei drink. Infine, vedo una forte spinta verso la trasparenza e la narrazione autentica dei prodotti, con i consumatori sempre più interessati a conoscere la storia dietro ogni bottiglia e ogni cocktail ma non dimenticandosi dei gusti classici che devono continuare ad essere tramandati.

Gli obiettivi di Mixology Experience a Tuttofood

Come è stato costruito il palinsesto formativo 2025 e quale valore aggiunto offre ai professionisti del settore?
Il palinsesto formativo 2025 è stato costruito con l'obiettivo di offrire un percorso di crescita completo e stimolante per i professionisti del settore, dai bartender esperti ai giovani in formazione ma in generale a tutti gli operatori di bar e ristoranti. Abbiamo selezionato con cura relatori di fama internazionale ed esperti del settore per affrontare temi cruciali come le nuove tecniche di miscelazione, l'utilizzo di ingredienti innovativi, la gestione del bar, il marketing e la comunicazione, e l'evoluzione del gusto dei consumatori. Il valore aggiunto che offriamo è un mix di conoscenze teoriche approfondite e applicazione pratica, attraverso masterclass interattive e laboratori tematici. Vogliamo fornire strumenti concreti e spunti di riflessione che i professionisti possano applicare immediatamente nel loro lavoro, rimanendo aggiornati sulle ultime tendenze e sviluppando nuove competenze.

Mixology Experience a Tuttofood: «Vogliamo creare sinergia tra business e beverage»

Con l’ingresso a Tuttofood, Mixology Experience rilancia il ruolo del beverage nell'agroalimentare

Che tipo di pubblico si vuole attrarre con le masterclass e i laboratori tematici? Solo bartender esperti o anche giovani in formazione?
Le nostre masterclass e i laboratori tematici sono pensati per attrarre un pubblico ampio e diversificato. Certamente ci rivolgiamo ai professionisti esperti che desiderano approfondire specifiche tematiche, scoprire nuove tecniche e confrontarsi con i migliori professionisti del settore. Ma un'attenzione particolare è rivolta anche ai giovani in formazione e a coloro che si avvicinano al mondo della miscelazione. Crediamo sia fondamentale investire sulle nuove generazioni, fornendo loro una solida base di conoscenze e stimolando la loro passione. Per questo motivo, cerchiamo di offrire un mix di contenuti adatti a diversi livelli di esperienza, creando un ambiente di apprendimento inclusivo e stimolante per tutti.

Mixology Experience verso le Olimpiadi di Milano-Cortina

Può anticiparci qualche contenuto della preview prevista per l'edizione 2026, in coincidenza con le Olimpiadi Milano-Cortina?
L'edizione 2026, in concomitanza con le Olimpiadi Milano-Cortina, sarà un'occasione unica per mettere in luce l'eccellenza del beverage italiano a un pubblico internazionale ancora più vasto. Stiamo lavorando a una preview che celebri il legame tra il territorio e la cultura del bere bene. Posso anticipare che ci saranno focus speciali sui prodotti tipici delle regioni coinvolte nelle Olimpiadi, con masterclass dedicate alla loro valorizzazione in cocktail inediti. Inoltre, stiamo pensando a collaborazioni con chef stellati insieme a Fiera di Parma per creare pairing innovativi tra cibo e cocktail, esaltando la ricchezza della nostra tradizione “beverage gastronomica”. L'obiettivo è mostrare al mondo la creatività e la qualità della mixology italiana in un contesto di grande visibilità globale.

Quali mercati esteri hanno mostrato maggiore interesse verso le eccellenze beverage italiane?
Negli ultimi anni, abbiamo notato un crescente interesse verso le eccellenze beverage italiane da diversi mercati esteri. In particolare, i paesi del Nord Europa, sono molto attenti alla qualità degli ingredienti e alle produzioni artigianali. Anche il mercato statunitense continua a essere un importante sbocco per i nostri prodotti, con un'attenzione ormai consolidata verso i distillati premium e gli amari italiani. Non dimentichiamo poi il mercato asiatico, dove c'è una forte curiosità verso la cultura del bere italiana e un apprezzamento per la nostra storia e tradizione. Mixology Experience vuole essere un ponte per facilitare l'incontro tra le aziende italiane e questi mercati internazionali.

Mixology Experience a Tuttofood: «Vogliamo creare sinergia tra business e beverage»

Negli ultimi anni c'è stato un crescente interesse verso le eccellenze beverage italiane da diversi mercati esteri

Come cambia l'approccio commerciale delle aziende italiane che partecipano a Mixology Experience rispetto a fiere più generaliste?
L'approccio commerciale delle aziende italiane che partecipano a Mixology Experience è decisamente più mirato e focalizzato rispetto a fiere più generaliste. Qui non si tratta solo di esporre un prodotto, ma di raccontare una storia, di creare connessioni con un pubblico di professionisti del settore, di educare sull'utilizzo e sulle potenzialità dei propri prodotti nel mondo della miscelazione. Le aziende partecipano attivamente con degustazioni, masterclass e momenti di networking dedicati ai bartender, ai distributori e agli operatori del settore. Abbiamo cercato di mantenere forte la nostra identità perché seppur si potesse pensare che il messaggio venisse diluito in una fiera di origine food e retail, ma è proprio il retail beverage che in questi 15 anni ha cambiato la sua prospettiva, trovate infatti in supermercati o cash&carry un'offerta pazzesca di liquori, spiriti o softdrink per cui, una manifestazione davvero unica sia per le aziende piccole che per i brand più grandi. L'obiettivo non è solo la vendita immediata, ma la costruzione di relazioni a lungo termine e la creazione di ambasciatori del proprio brand all'interno della community della mixology e della bar industry tutta.

Il mondo e il futuro della mixology secondo Luca Pirola

Quanto conta oggi la narrazione del prodotto nel mondo della miscelazione? È ancora un fattore competitivo?
La narrazione del prodotto è oggi più che mai un fattore competitivo cruciale nel mondo della miscelazione. I consumatori, e di conseguenza gli addetti al settore, non cercano solo un buon prodotto, ma vogliono conoscere la sua storia, la sua origine, i valori dell'azienda che lo produce, le tecniche di lavorazione. Un prodotto con una narrazione forte e autentica ha un vantaggio competitivo significativo, perché crea un legame emotivo con chi lo utilizza e lo consuma. Mixology Experience dedica ampio spazio alla valorizzazione della narrazione dei prodotti, invitando le aziende a raccontare la propria storia e a condividere la passione che anima il loro lavoro.

Come è cambiata la sua visione della mixology italiana negli ultimi dieci anni?
La mia visione della mixology italiana ha seguito la sua naturale evoluzione. Ho assistito a una vera e propria esplosione di creatività e di talento. I bartender italiani hanno dimostrato una grande capacità di innovazione, pur rimanendo legati alla ricchezza della nostra tradizione. In questi ultimi 20 anni il nostro gruppo ha creato in Italia i primi eventi verticali trade e riconosciutoci da tutto il mercato, abbiamo dato il via alla formazione naturale di tutta la comunità di bartender. Ora a distanza di tutti questi anni c'è una maggiore consapevolezza dell'importanza della formazione, della qualità degli ingredienti e di un approccio più professionale al lavoro. Vedo una community più unita e collaborativa, desiderosa di crescere e di confrontarsi con le migliori realtà internazionali. Mixology Experience che è uno dei nostri format ha cercato di essere un motore di questo cambiamento, offrendo una piattaforma di visibilità e di scambio per questo fermento creativo ma dopo tanti anni di theGINday o di Agave Experience, cercare di rendere più razionale e sempre meno festival del bere, cosa che purtroppo ormai succede spesso.

Mixology Experience a Tuttofood: «Vogliamo creare sinergia tra business e beverage»

Per Luca Pirola i bartender italiani hanno dimostrato una grande capacità di innovazione

Qual è il suo personale concetto di “bere bene consapevole”?
Il mio personale concetto di "bere bene consapevole" va oltre la semplice degustazione di un buon cocktail o di un distillato di qualità. Significa essere consapevoli di ciò che si beve e significa apprezzare il lavoro di chi fa il prodotto e di chi te lo serve, riconoscere la filiera ed il valore della loro passione e della loro competenza. Ma soprattutto, significa bere in modo responsabile, moderato e consapevole degli effetti dell'alcol. "Bere e mangiare bene consapevole" in Italia, dove ne abbiamo la possibilità è un atto di cultura.

Cosa si augura di vedere nell'edizione 2026 che ancora oggi non è stato possibile realizzare?
“Per l'edizione del 11/14 maggio 2026, mi auguro di vedere una partecipazione ancora più ampia e qualificata di operatori internazionali, non solo dal mondo del beverage ma anche dalla ristorazione e dall'ospitalità. Sogno di creare ancora più sinergie tra il mondo del food, del beverage, dello sport e della cultura, dimostrando come l'eccellenza italiana possa esprimersi in molteplici forme. Mi piacerebbe ospitare eventi e iniziative che lascino un segno tangibile nella promozione della cultura del bere bene consapevole, magari con progetti di formazione dedicati ai giovani e iniziative di sensibilizzazione sul consumo responsabile. Insomma, vorrei che Mixology Experience 2026 fosse un vero e proprio manifesto dell'eccellenza italiana nel mondo del beverage, capace di ispirare e di lasciare un'impronta duratura.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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