Export e hospitality sono le linee di sviluppo del nuovo corso per la cantina Muratori in Franciacorta, che ha visto un cambio al vertice della struttura di sviluppo con l’avvento, da gennaio, di Mattia Gardini alla direzione commerciale e marketing. Forte di un’esperienza consolidata nella maison di Champagne Pommery, Gardini parte da un assunto: «Il vino è cultura liquida», afferma nell’intervista a Italia a Tavola. Dunque, proprio perché serve un approccio culturale nella strada che conduce al consumatore, il manager evidenzia la necessità di spingere sui trend della sostenibilità e della digitalizzazione, senza perdere di vista il rapporto diretto che passa attraverso l’accoglienza e l’enoturismo - ambito in cui la responsabilità di coordinamento è oggi di Marco Muratori.
Muratori, i numeri: ricavi +15% nel 2024
Giunta alla terza generazione, la Famiglia Muratori si dedica da oltre un quarto di secolo alla produzione di Franciacorta, coltivando e vinificando le proprie uve, provenienti da 60 ettari di vigneti, dislocati in tutta la Franciacorta. Il progetto di Muratori ha puntato fin dagli anni Novanta sull’acquisizione di terreni in sei Unità Vocazionali, così da poter rappresentare, attraverso i propri vini, tutta la variabilità pedoclimatica della Franciacorta.

La Famiglia Muratori
La cantina ha chiuso il 2024 con 4,3 milioni di euro di ricavi, in crescita del 15%, e 350mila bottiglie vendute sul mercato. L’azienda, che oggi vede Riccardo Cotarella nel ruolo di advisor e supervisore delle strategie, conta di arrivare a 380mila bottiglie superando la soglia dei 5 milioni di euro di ricavi, grazie a una collocazione sempre più in fascia premium.
Muratori, connessione col territorio e ascolto dei ristoratori
Gardini, quali sono le sfide che si trova ad affrontare in questa nuova avventura?
Le sfide principali riguardano l’equilibrio tra tradizione e innovazione, in un contesto globale estremamente fluido. In particolare, dobbiamo valorizzare la qualità e l’identità del nostro prodotto, mantenendo una forte connessione con il territorio e con chi lavora ogni giorno nella filiera, soprattutto in momenti complessi come quelli attuali.
Quali sono i punti cardine di un progetto di sviluppo commerciale in un 2025 che interseca tensioni geopolitiche, guerre commerciali e crisi economica?
Serve una strategia solida ma adattabile, che tenga conto di tre assi fondamentali: consolidamento del mercato domestico, selezione strategica dei mercati esteri e una comunicazione forte, trasparente e orientata ai valori. In un mondo instabile, autenticità, coerenza e relazioni solide diventano elementi competitivi.

Mattia Gardini, direttore commerciale e marketing di Muratori
Quali sono le difficoltà cruciali con cui confrontarsi?
Oltre alla complessità dei mercati internazionali e alla pressione competitiva, una grande sfida è sostenere la ristorazione, un canale fondamentale per il vino di qualità. In questo momento, essere vicini ai ristoratori significa ascoltare, collaborare e creare opportunità comuni. È una responsabilità che sentiamo profondamente.
Muratori, sguardo a Nord Europa, Giappone e Usa
Il Franciacorta ha una vocazione nazionale, che protegge dai dazi ma lascia aperte potenzialità. Come prevedete di muovervi? Prevedete una espansione sull’export?
Sì, il mercato italiano resta centrale, ma il nostro percorso di crescita passa anche da una presenza estera sempre più strutturata. Guardiamo con attenzione a mercati come Nord Europa, Giappone e Stati Uniti. L’obiettivo non è solo esportare bottiglie, ma costruire cultura e relazioni.

L’obiettivo di Muratori non è solo esportare bottiglie, ma costruire cultura e relazioni
Un punto fragile sembra il rapporto con i consumatori giovani. Ma è davvero così?
Non lo definirei “fragile”, direi piuttosto “da riscrivere”. I giovani cercano autenticità e valore. Dobbiamo coinvolgerli con strumenti nuovi, ma senza snaturare ciò che siamo. La nostra forza è il racconto di un prodotto vero, che nasce dalla terra e dalla passione.
Muratori, il vino è cultura liquida
Quanto conta la “cultura” nella scelta e nella vendita del vino?
Conta moltissimo. Il vino è cultura liquida: è storia, geografia, tradizione e innovazione. Non si vende solo con un’etichetta accattivante, ma con un racconto coerente che parli di persone, lavoro e visione.
Qual è il futuro prossimo per il mondo del vino?
Lo vedo legato a tre grandi direttrici: sostenibilità concreta, connessione umana e diversificazione. E su questo stiamo investendo molto, soprattutto nell’hospitality, perché crediamo che il vino vada vissuto a 360°, non solo degustato. L’esperienza oggi fa la differenza.
Quali sono i trend con cui vi state confrontando?
Nel settore del vino, stiamo osservando diversi trend significativi che stanno plasmando il futuro della produzione e del consumo. Uno dei principali è l’attenzione crescente alla sostenibilità, sia in termini di pratiche agricole che di packaging. I consumatori sono sempre più consapevoli dell'impatto ambientale delle loro scelte e preferiscono vini che provengono da aziende che adottano pratiche ecologiche, come l'uso di energia rinnovabile e il riciclo dei materiali. Un altro trend che stiamo monitorando è la digitalizzazione del settore. Le piattaforme online, le vendite dirette ai consumatori e l’utilizzo dei social media stanno diventando strumenti fondamentali per costruire relazioni più dirette e trasparenti con il pubblico. Questo permette alle cantine di raccontare la propria storia e ai consumatori di scoprire nuovi vini in modo più semplice e immediato.

L’esperienza fa la differenza secondo Muratori
Come interpretare oggi il concetto di “innovazione” nel vino? Innovazione di prodotto o anche di mercato?
Entrambe. L’innovazione di prodotto è fondamentale, ma oggi è indispensabile anche innovare nei modelli relazionali e distributivi. L’ospitalità, la comunicazione digitale e il contatto diretto con il consumatore sono diventati parte integrante del nostro approccio.
Quali sono i nuovi progetti su cui state lavorando?
Stiamo investendo su tre fronti: l’espansione dell’hospitality, con esperienze immersive in cantina; il rafforzamento del nostro legame con i ristoratori, offrendo strumenti e iniziative concrete di supporto; e lo sviluppo di una linea di prodotto orientata ai nuovi trend di consumo, senza mai perdere di vista l’eccellenza.
Via Valli, 31 25030 Adro (Bs)