Dopo sei anni alla guida, Silvano Brescianini lascia la presidenza del Consorzio di tutela del Franciacorta Docg, in quanto non più candidabile dopo due mandati consecutivi. Gli oltre 120 soci per ora hanno rinnovato il consiglio di amministrazione che giovedì 15 maggio sceglierà il nuovo presidente e che, come aveva da tempo anticipato Italia a Tavola, potrebbe essere Emanuele Rabotti (Monte Rossa) 67 anni, a capo della storica cantina Monte Rossa. Una sorta di ritorno perché il padre Paolo, nel 1990 fu tra i fondatori e il primo Presidente del Consorzio. Fra gli altri nomi che si erano fatti c'erano anche quelli di Arturo Ziliani (Guido Berlucchi), che però aveva da tempo dichiarato un'indisponibilità, e di Paolo Pizziol (Villa Franciacorta) che per questa tornata ha invece passato la mano alla moglie Roberta Bianchi. Tre imprenditori comunque accomunati da una strategia comune per quanto riguarda la nuova gestione del Consorzio di Erbusco.
Questi i nuovi membri del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale
CATEGORIA VITICOLTORI
- Bonomi Pierangelo
- Brescianini Silvano
- Gatti Laura
- Nembrini Gianluigi
- Ricci Curbastro Gualberto
CATEGORIA VINIFICATORI
- Bosio Cesare
- Faccoli Francesca
- Moretti Francesca
- Schiavi Alessandro
CATEGORIA IMBOTTIGLIATORI
- Barzanò Lucia
- Bianchi Roberta
- Biatta Loris
- Biolatti Luigi
- Maiolini Ezio
- Rabotti Emanuele
- Vezzoli Giuseppe
- Zanella Maurizio
- Ziliani Arturo
REVISORI DEI CONTI EFFETTIVI
- Ambrosini Lorenzo
- Berlucchi Buratti Elena Antonia
- Valenti Marco
REVISORI DEI CONTI SUPPLENTI
- Pea Francesco
- Stefanutti Maurizio
Consorzio Franciacorta, l'eredità di Brescianini
Lascia dunque Silvano Brescianini perchè giunto al termine dei due mandati, non piu rinnovabili. «Il comitato elettorale ha fatto un ottimo lavoro - ci ha detto Brescianini - e tutti i nomi proposti sono stati accettati e votati dall'assemblea. Un importante segno di coesione del territorio.» Un segnale unitario a cui, come detto dovrebbe seguire il passaggio del testimone a Rabotti, anche se (un po' come nel conclave) potrebbe sempre esserci qualche sorpresa.
Il Consorzio Franciacorta, nato il 5 marzo 1990, riunisce oggi 123 cantine associate e ha il compito di tutelare, promuovere e valorizzare la denominazione. È stato il primo Consorzio italiano a ottenere, nel 1995, la Docg per uno spumante metodo classico. «Pur non essendo un tecnico, ma un produttore con la passione per migliorare il vino, siamo riusciti a modificare tre volte il disciplinare durante la mia presidenza. Ed è molto, per le abitudini del vino italiano», ha rivendicato al Corriere Brescianini. Tra le iniziative di cui si dice più soddisfatto, spicca la zonazione 3.0: «Un lavoro molto innovativo per il vino italiano, anche se va ancora concluso».Non mancano i rammarichi, primo fra tutti il mancato avvio della cantina-laboratorio del Consorzio: «Per problemi burocratici non sono riuscito a farla partire, spero che venga realizzata presto, sarebbe utilissima a tutti».

Silvano Brescianini lascerà la presidenza del Consorzio Franciacorta
Tra le soddisfazioni, invece, il rafforzamento della collaborazione con Michelin, culminato nella presentazione della guida a Brescia, come ha detto a Italia a Tavola: «Collaboriamo da anni con realtà di eccellenza come gli Emmy Awards, la Guida Michelin e la Mille Miglia. Sono progetti che raccontano il nostro stile e l'eleganza del nostro vino». Un brindisi con Franciacorta accompagna ogni presentazione ufficiale della Guida Michelin Usa, seguito da momenti formativi per sommelier e operatori locali. Intanto, prende forma un ambizioso progetto triennale di promozione in Asia - con tappe in Giappone, Thailandia, Hong Kong e Singapore - e si rafforzano le attività negli Stati Uniti, con un possibile ingresso anche in Canada.
Nell'assembela dei soci Brescianini ha evidenziato, inoltre, le collaborazioni con realtà di prestigio come la Camera della Moda e Porsche, che hanno contribuito a fare di Franciacorta un fenomeno non solo economico, ma anche culturale e sociale. Il Presidente ha sottolineato infine l'importanza delle attività di tutela delle denominazioni, il rafforzamento della struttura interna del Consorzio, lo sviluppo della ricerca, in particolare sulla biodiversità funzionale e l'avvio di una nuova area dedicata a territorio, giovani e formazione.
Nel passare il testimone alla nuova governance, il Presidente ha espresso gratitudine a tutti i collaboratori, consiglieri, vicepresidenti e al collegio sindacale per il lavoro svolto e la dedizione dimostrata. «È stato un onore e un’esperienza formativa straordinaria - ha concluso - che auguro al mio successore con fiducia e ottimismo per il futuro di Franciacorta».
Ricerca e sostenibilità: il cuore della Franciacorta di domani
L'investimento in ricerca enologica è un pilastro su cui il Consorzio ha costruito la sua autorevolezza. «Da oltre vent'anni facciamo ricerca, e dallo scorso anno abbiamo un nostro laboratorio di microvinificazione in Franciacorta. Possiamo gestire oltre 100 microvinificazioni contemporaneamente», afferma Brescianini. La sostenibilità, la precisione tecnica e l'indipendenza logistica permettono oggi alla denominazione di affrontare il futuro con strumenti adeguati, senza compromettere le caratteristiche uniche del suo metodo classico.
«La Franciacorta è in salute, ottimista, e si trova oggi in una fase di stabilità, con numeri superiori rispetto al periodo pre-Covid», spiega ancora Brescianini. Un traguardo, quello dei 35 anni, che racconta la resilienza di un territorio e la determinazione delle sue cantine, capaci di mantenere salda la qualità pur affrontando le sfide del mercato. Sul fronte della qualità, il presidente uscente ha sottolineato i progressi ma invita a non fermarsi: «Siamo soddisfatti, ma per natura non ci accontentiamo». Riguardo all'accoglienza turistica, ha evidenziato i passi avanti delle cantine, ma ammette: «Il prossimo passo è lo sviluppo dell'hotellerie e della ristorazione, dove c'è ancora molto da fare».
La parola è passata poi a Ezio Maiolini, responsabile del Comitato Elettorale e già presidente del Consorzio, che ha presentato brevemente le attività del comitato, illustrando le modalità delle consultazioni pre-elettorali e sottoponendo ai soci la proposta di determinare in 18 il numero dei membri del nuovo Consiglio di Amministrazione, proposta approvata dall’assemblea.

Emanuele Rabotti
Emanuele Rabotti, prossimo presidente?
Fondata nel 1972 da Paolo Rabotti, Monte Rossa è oggi condotta dal figlio Emanuele Rabotti. L'azienda gestisce 70 ettari di vigneti, con una produzione annua di circa 500mila bottiglie. Le referenze comprendono Satèn, Brut, Extra Brut, Brut Nature e il noto Flamingo Rosé. Considerata pioniera del metodo classico in Franciacorta, Berlucchi ha ottenuto nel 2016 la certificazione biologica per i vigneti. La produzione supera i 4,5 milioni di bottiglie all'anno, con etichette come Brut, Satèn, Rosé, Nature e Millesimati.
Via G. Verdi 53 25030 Erbusco (Bs)