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Dal mare ai vigneti: viaggio nel cuore vitivinicolo della Calabria

La Calabria vitivinicola vive un rinascimento: da Cirò a Melissa, tra vitigni autoctoni e nuovi stili produttivi. Aziende come Antichi Vigneti Sculco e La Pizzuta del Principe guidano il rilancio del territorio

di Andrea Rocca
Sommelier Fis
 
30 maggio 2025 | 09:30

Dal mare ai vigneti: viaggio nel cuore vitivinicolo della Calabria

La Calabria vitivinicola vive un rinascimento: da Cirò a Melissa, tra vitigni autoctoni e nuovi stili produttivi. Aziende come Antichi Vigneti Sculco e La Pizzuta del Principe guidano il rilancio del territorio

di Andrea Rocca
Sommelier Fis
30 maggio 2025 | 09:30
 

Ivento caldo dello Stretto porta con sé profumi antichi, echi di civiltà millenarie che hanno plasmato questa terra aspra e generosa: la Calabria. Un lembo di Sud Italia stretto tra due mari, la cui profonda connessione con il mondo del vino affonda le radici in un passato Remoto. Il nome stesso con cui era conosciuta nell'antichità, "Enotria", testimonia questa vocazione millenaria. Furono proprio le colonie greche, a partire dall'VIII secolo a.C., a dare un impulso significativo alla viticoltura locale, introducendo nuove tecniche di coltivazione e vinificazione. Il vino calabrese era apprezzato in tutto il mondo greco e divenne una merce preziosa negli scambi commerciali.

Dal mare ai vigneti: viaggio nel cuore vitivinicolo della Calabria

La Calabria vitivinicola vive un rinascimento

Il vino di Cirò tra storia e rinascita

Pensate che alcune fonti storiche suggeriscono che il leggendario "vino di Cirò" fosse già rinomato in epoca magnogreca, un'eredità prestigiosa che ancora oggi risuona nei calici. Istituita nel 1969, la Denominazione di Origine Controllata (Doc) Cirò rappresenta la più antica e una delle più importanti zone vinicole della Calabria, un vero e proprio cuore pulsante della sua produzione enologica di qualità. Questa Doc, situata sulla costa ionica nordorientale della regione, attorno ai comuni di Cirò e Cirò Marina, Melissa e Crucoli, è il simbolo di un passato glorioso e di una vibrante rinascita. Tuttavia, come per diverse regioni italiane, un vento di novità sta soffiando sulle vigne calabresi.

Gaglioppo e Magliocco: anime rosse della Calabria

Il cuore di questa rinascita pulsa tra i filari di Gaglioppo, il vitigno rosso autoctono che è l'anima dei rossi e dei rosati della Doc Cirò (con una presenza minima dell'80% come da disciplinare). Un'uva dalle mille sfaccettature, capace di regalare vini rossi eleganti e strutturati nella zona del Cirò Rosso Classico Superiore, ma anche espressioni più fresche e immediate nel Cirò Rosso e nel Cirò Rosato. Il Cirò Rosso Classico Superiore, con la sua storia millenaria e la sua identità, rappresenta ancora oggi un baluardo della viticoltura calabrese, ma la sua evoluzione è continua, con produttori che sperimentano affinamenti diversi e interpretazioni moderne, spesso puntando sulla purezza del Gaglioppo al 100%.

Dal mare ai vigneti: viaggio nel cuore vitivinicolo della Calabria

Il cuore di questa rinascita pulsa tra i filari di Gaglioppo

Accanto al Gaglioppo, un altro protagonista della rinascita enologica calabrese è il Magliocco. Pur non essendo il vitigno principale della Doc Cirò, il Magliocco sta emergendo in altre zone della Calabria, rivelando un grande potenziale per vini rossi intensi e complessi.

l nuovi volti del Cirò

La Doc Cirò non è solo rossi. Il disciplinare prevede anche la produzione di Cirò Bianco, basato principalmente sul vitigno Greco Bianco, che regala vini freschi e aromatici, perfetti per accompagnare la ricca gastronomia locale a base di pesce. Se un tempo l'immagine vitivinicola calabrese era relegata a produzioni di quantità, oggi, grazie alla passione e alla visione delle nuove generazioni, il movimento del vino sta vivendo una fase di effervescenza, con uno sguardo proiettato al futuro ma sempre nel rispetto delle radici. Un esempio emblematico di questa nuova energia è rappresentato da aziende giovani e dinamiche come «Antichi Vigneti Sculco». Questa cantina sta contribuendo attivamente a riportare in auge la viticoltura calabrese, con un "focus" sulla qualità e sulla valorizzazione del territorio del Cirò. I loro vini esprimono l'autenticità del Gaglioppo (e non solo) declinato in rossi eleganti e strutturati, capaci di competere con le migliori espressioni enologiche italiane. 

Dal mare ai vigneti: viaggio nel cuore vitivinicolo della Calabria

L'esplorazione enologica di Antichi Vigneti Sculco non si ferma ai confini del Cirò

Il biglietto da visita di Antichi Vigneti Sculco è un omaggio alla denominazione più celebre della regione, con la linea "Terre di Apollo" (dedicati al Dio Apollo Aleo, il cui tempio era proprio a Cirò Marina) che comprende l'elegante Cirò Rosso, il fresco e versatile Cirò Rosato e il delicato Cirò Bianco. Questi vini rappresentano l'espressione autentica del terroir del Cirò, interpretati con maestria e rispetto per le caratteristiche uniche dei vitigni autoctoni.

Oltre Cirò: sperimentazioni e blend

Tuttavia, l'esplorazione enologica di Antichi Vigneti Sculco non si ferma ai confini del Cirò. L'azienda dimostra una vivace curiosità e una volontà di sperimentare con uvaggi interessanti, come testimonia il "Merlo del Vallo Igt Calabria", un intrigante blend di Merlot e Gaglioppo che unisce la morbidezza internazionale del primo con la personalità mediterranea del secondo. Allo stesso modo, il "Kalendar IGT Calabria", un bianco che nasce dall'incontro tra il Greco e la Malvasia, offre un profilo aromatico complesso e una piacevole freschezza.

Il Cirò Riserva pluripremiato e la Doc Melissa

Il fiore all'occhiello della produzione di Antichi Vigneti Sculco è senza dubbio il loro “Cirò Riserva”, un vino che quest'anno ha ricevuto il prestigioso riconoscimento con l’inserimento nella guida «5starwine Vinitaly 2025» e che negli anni passati, nello specifico 2020 e 2022, il grande riconoscimento dei 5 Grappoli Bibenda dalla Fondazione Italiana Sommelier. Questo premio testimonia l'eccellenza e la dedizione che l'azienda pone nella produzione di vini di alta gamma, capaci di esprimere al meglio il potenziale del territorio del Cirò e di competere con le migliori espressioni enologiche italiane.

Dal mare ai vigneti: viaggio nel cuore vitivinicolo della Calabria

Alcuni vini di Antichi Vigneti Sulco

Ma la Calabria non è solo Doc Cirò. Da qualche anno sta iniziando a farsi strada con crescente interesse la “Doc Melissa”. Situata in contiguità con la più blasonata area del Cirò, la Doc Melissa prende il nome dall'omonimo comune e si sta rivelando un palcoscenico fertile per una viticoltura di qualità. Qui, l'impegno dei produttori si concentra sulla riscoperta e l'esaltazione di varietà autoctone che esprimono al meglio le peculiarità di questo terroir.

Via Scalaretto 88811 Cirò Marina (Kr)
Tel +39 338 6703689

La Pizzuta del Principe e i vitigni riscoperti: Melissa, Pecorello, Magliocco Canino e Greco Nero

Tra le aziende che stanno attivamente contribuendo a questa spinta propulsiva, spicca “La Pizzuta del Principe”. Questa realtà vitivinicola rappresenta un esempio concreto dell'impegno per la qualità e dell'attenzione al terroir che anima la Doc Melissa. Con un approccio spesso artigianale e una forte identità territoriale, aziende come La Pizzuta del Principe stanno investendo nella produzione di vini che raccontano l'anima autentica della Calabria, invitando gli appassionati a scoprire un nuovo, entusiasmante capitolo dell'enologia regionale.

Dal mare ai vigneti: viaggio nel cuore vitivinicolo della Calabria

Alcuni vini de La Pizzuta del Principe

La Pizzuta del Principe ha svolto un ruolo chiave nella “riscoperta” e valorizzazione di vitigni autoctoni come il Pecorello, il Magliocco Canino e il Greco Nero rappresentano una scelta coraggiosa e lungimirante da parte dei produttori. È entusiasmante vedere come questi vitigni, magari ingiustamente messi da parte in passato, stiano esprimendo un potenziale unico e contribuendo a definire un'identità enologica distintiva per la regione. Il Bianco “Molarella” Igp Val di Neto prodotto con il Pecorello, il Rosato “Calastrazza” ottenuto dal Magliocco Canino e il Rosso “Zingamaro” dal Greco Nero sono testimonianze concrete di questa ritrovata ricchezza varietale. E naturalmente, il Gaglioppo rimane un pilastro fondamentale, protagonista nelle Doc Melissa e Melissa Superiore con etichette di prestigio come lo “Jacca Ventu”. Questa varietà, con la sua versatilità e capacità di esprimere diverse sfumature a seconda del terroir, continua a essere un simbolo dell'enologia calabrese.

Contrada Pizzuta 88816 Strongoli (Kr)
Tel +39 096 288252

Un futuro promettente per il vino calabrese

Il lavoro instancabile di aziende come Antichi Vigneti Sculco e La Pizzuta del Principe è emblematico della vitalità che anima oggi il panorama vitivinicolo calabrese. Grazie al loro impegno per la qualità e alla valorizzazione del territorio, e in sinergia con altre realtà dinamiche della regione, stanno contribuendo in modo significativo a un vero e proprio rinascimento del vino calabrese. Questa «resurrezione della Calabria dalle ceneri al calice» non è solo un auspicio, ma una realtà in fermento, con un futuro ricco di promesse e di eccellenze da scoprire.

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