Presso il centro di ricerche Enosis Meraviglia a Fubine (Al), l'enologo Donato Lanati ha guidato la degustazione tecnica delle annate dalla 2022 alla 2024 di Barolo Gustava per la quinta edizione di Barolo en primeur.

Barolo, degustate le annate dalla 2022 alla 2024
Vigna Gustava, una storia antica
All'interno di ciascuna annata si sono confrontate le diverse espressioni della Vigna Gustava, in quanto suddivisa in parcelle vinificate separatamente per esprimere così le caratteristiche all'interno di ogni micro-zona, definite dalla posizione nella vigna (alta, media o bassa), dall'esposizione e dalla presenza di piante giovani o vecchie.

Donato Lanati ha guidato la degustazione tecnica delle annate dalla 2022 alla 2024 di Barolo Gustava
La Vigna Gustava si estende ai piedi del Castello di Grinzane Cavour fu di proprietà del Conte Camillo Benso. Nel 2019 venne acquistata dalla Fondazione CRC, che è anche ideatrice di questo evento insieme alla Fondazione CRC Donare ETS e con il supporto del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Ad occuparsi del percorso produttivo il Laboratorio Enosis Meraviglia.

Il centro ricerche Enosis Meraviglia
Barolo Gustava, verso Barolo en Primeur
L'annata 2024 nel bicchiere si presenta con vini sottili e luminosi. Un Nebbiolo più fragrante che potente, acidità viva e tannini ben dosati. Grande eterogeneità che ogni singola zona rappresenta. Decisamente interessante quello che proviene dalle vigne più vecchie, meno strutturati quelli della parte bassa. Barolo en Primeur è il primo e unico progetto in Italia che unisce due eccellenze del territorio piemontese, Barolo e Barbaresco, con i valori della solidarietà, del territorio, dell'arte e della finanza sociale. Protagoniste di Barolo en Primeur sono le 15 barrique della Vigna Gustava ed alcun lotti comunali donati da aziende vinicole del territorio.

Barolo Gustava, un momento della degustazione
Il ricavato di questi lotti viene devoluto alla Scuola Ernologica di Alba e ad altri enti territoriali. Il Barolo viene battuto all'asta un anno dopo la vendemmia, quindi deve poi attendere ancora più di 2 anni prima di poter essere messo in commercio, completando così i 38 mesi di invecchiamento minimi a decorrere dal 1º novembre dell'anno di produzione delle uve, come richiesto dal disciplinare di produzione del Consorzio. Dopo aver raccolto nelle prime quattro edizioni oltre 3,3 milioni di euro per lo sviluppo di 73 progetti solidali, Barolo en primeur tornerà a fine ottobre 2025 per la quinta edizione.