Unico vino a denominazione controllata e garantita di tutta la Maremma, il Morellino di Scansano negli ultimi anni ha saputo conquistare un posto di rilievo nella nomenclatura dei blasonati rossi di Toscana. Una crescita lenta ma costante che viene da lontano, dalla vocazione dell’area fin dai tempi degli etruschi, come ci confermano i ritrovamenti di statuette votive che impugnavano attrezzi vendemmiali sia ad Usi che nel sito di Ghiaccioforte. Ma un episodio storico che ha caratterizzato la fama di Scansano (e probabilmente anche il nome della denominazione) è stata l’istituzione nel 1737 da parte di Pietro Leopoldo I di Lorena della cosiddetta Estatatura.

Il Morellino di Scansano negli ultimi anni ha saputo conquistare un posto di rilievo nella nomenclatura dei blasonati rossi di Toscana
Si trattava del trasferimento temporaneo nei mesi estivi degli uffici amministrativi provinciali da Grosseto a Scansano, sul borgo più strategico delle più salubri colline interne, giustificato per ovviare alla piaga endemica della malaria che affliggeva la paludosa pianura maremmana. Le carrozze dei funzionari del Granducato insieme alle loro famiglie venivano trainate dai cavalli bai detti “morelli”, da cui il nome morellino, in virtù della similitudine cromatica del grappolo con il bruno scuro tendente al nero del loro manto.
Le tipologie di Morellino di Scansano e il Consorzio di Tutela
In realtà il termine Morellino, come accadde in altre aree toscane, è una delle tante trasfigurazioni territoriali del Sangiovese, che nella denominazione dà luogo a due tipologie, il rosso d’annata, fruttato, fresco e di pronta beva e la versione “Riserva”, affinato almeno due anni in legno, corposo e strutturato ma sempre di morbida ed elegante struttura.

In realtà il termine Morellino è una delle tante trasfigurazioni territoriali del Sangiovese
Vino profondamente identitario, unica denominazione toscana a base Sangiovese con “vista mare”, il Morellino di Scansano Docg può contare sul supporto dell’attivo e coeso Consorzio di tutela, braccio operativo sempre pronto a valorizzare l’unicità del territorio maremmano e del suo vino simbolo. Soprattutto nel corso della consolidata vetrina di Rosso Morellino, evento ideale per presentare alla stampa di settore e agli operatori, le novità delle cantine aderenti oltre ad un momento di confronto per identificare nuove tendenze e strategie più efficaci per far apprezzare, ad un pubblico più vasto possibile, la specificità enologica dei vini maremmani.
Come ribadisce il Presidente del Consorzio Morellino di Scansano Docg, Bernardo Guicciardini Calamai: «Rosso Morellino è molto più di un evento promozionale; è un’occasione di ascolto e confronto, un’esperienza viva all’interno della denominazione per comprenderne tutti i caratteri che si ritrovano poi nei nostri vini. Il Morellino di Scansano infatti è frutto di una visione condivisa tra i produttori e di un impegno concreto nella ricerca costante della qualità; è un vino di struttura e carattere, contraddistinto al tempo stesso da morbidi tannini e da una nota sapida che gli donano una sorprendente freschezza. Condividere dunque ciò che siamo oggi, e ciò che stiamo diventando consolida il nostro percorso di riconoscibilità e ci permette di lavorare molto bene nei mercati italiani e di aprire numerosi canali internazionali».
La nuova menzione “Superiore” e il futuro della denominazione
A rafforzare questa crescita e consapevolezza c’è anche la recente approvazione da parte dell’Assemblea della nuova menzione “Superiore”, attualmente al vaglio delle autorità competenti, che si aggiunge alle già presenti “Annata” e “Riserva”. Si tratta di un importante passaggio normativo e simbolico, che avvalora ancora di più il posizionamento qualitativo della denominazione ed è sinonimo di una sempre maggiore selezione, cura e rispetto nella produzione vitivinicola dei soci.

A rafforzare la crescita del Morellino c’è anche la recente approvazione della nuova menzione “Superiore”,
«In un contesto mondiale che resta complesso e in continuo cambiamento, il nostro auspicio è quello di continuare a crescere con coerenza e visione, rimanendo fedeli alla nostra matrice territoriale ma capaci di parlare un linguaggio contemporaneo. La forza del Morellino sta proprio in questa sintesi: essere rispettoso della tradizione, profondamente identitario e, al contempo, in grado di dialogare con il mondo», conclude Bernardo Guicciardini Calamai.
InGravel: il Morellino sulle strade bianche della Maremma
Ma il Morellino è capace di individuare nuove strade anche in senso meno figurato ovvero inforcando una bici, o meglio una Gravel Bike, e portare il suo “verbo enologico” lungo le strade bianche dei suoi luoghi.
Anche quest’anno, infatti, si rinnova la collaborazione del Consorzio con InGravel, evento organizzato da Andrea Gurayev e Werner Peruzzo di Saturnia Bike che il 13 e 14 settembre porterà in Maremma numerosi appassionati di Gravel Bike. Percorsi cicloturistici, degustazioni in vigna e soste tra i borghi renderanno anche quest’anno l’esperienza immersiva e autentica, coniugando sport, paesaggio e cultura del vino.

InGravel: il Morellino sulle strade bianche della Maremma
«Con InGravel - commenta Alessio Durazzi, Direttore del Consorzio - valorizziamo il nostro territorio con un linguaggio nuovo, che sta raccogliendo molti consensi positivi e raggruppando sempre più appassionati. Quello del Morellino di Scansano è il primo Consorzio in Italia ad attivare questa collaborazione con InGravel e ne siamo orgogliosi: è un modo per coinvolgere tante persone che magari scoprono questo territorio per la prima volta proprio pedalando tra le vigne, prima di innamorarsi del nostro vino.»
Mixology e Morellino: i cocktail d’autore di Julian Biondi
E infine il Morellino è capace di dire la sua anche nel magico universo della mixology, come ha certificato un autentico artista del settore come il bartender fiorentino Julian Biondi, che, nel corso della serata finale a Poggio Cavallo, ha proposto due sue creazioni: il Morellino Carousel e il ReWine, due cocktail che raccontano la modernità e la versatilità del Morellino.

Il Morellino è capace di dire la sua anche nel magico universo della mixology
Il primo, ispirato al Futurismo e alla “Giostra d’Alcool” di Prampolini, bilancia il Morellino con bitter, frutti rossi e gazzosa in un mix fresco e armonioso, in cui il vino resta protagonista e intorno ad esso viene costruita una struttura che tocca aspetti bitter, frizzanti, agrumati e fruttati, donando una complessità finale. ReWine, a base di Morellino Riserva, whiskey e angostura, si propone come espressione della versatilità di questo vino anche nelle sue versioni più affinate. L’ennesima dimostrazione della multiforme poliedricità del “trasformista”, ma sempre profondamente identitario, Messer Morellino da Scansano.