Ecco la notizia: l’Azienda G. Milazzo, normalmente conosciuta semplicemente come Milazzo, quest’anno non ha vinto alcuna medaglia, nemmeno d’argento, in concorsi internazionali, tranne al The Champagne & Sparkling Wine World Championships (CSWWC), il più importante al mondo dedicato agli spumanti in cui partecipano anche le blasonate maison di Champagne e dove riesce a vincere una messe di medaglie.
![Dalla Sicilia due rosati che sorprendono: [Rosé di Rosa] e [Terre della Baronia] di Milazzo Dalla Sicilia due rosati che sorprendono: [Rosé di Rosa] e [Terre della Baronia] di Milazzo](/images/contenutiarticoli/paterno_milazzo_Una_piccola_parte_dei_diplomi.jpg)
I numerosi riconoscimenti vinti da Milazzo: un passato costellato di medaglie
Ma non preoccupatevi, non è che improvvisamente i suoi vini siano diventati mediocri, è soltanto che i titolari Giuseppina Milazzo e il marito Saverio Lo Leggio hanno deciso che dal 2025 non partecipano più ai 5 concorsi internazionali prestigiosi dove dal 1994 spesso erano la cantina più medagliata d’Italia e qualche volta del mondo. “Non c’è più posto per i diplomi affissi nelle pareti dei nostri uffici” afferma sorridendo Giuseppina.
Terre della Baronia: il cuore dei vigneti Milazzo
L’azienda è in territorio di Campobello di Licata (Ag), possiede 100 ettari di vigneti biologici, sparsi in 6 contrade con suoli differenti, dalle argille scure ai bianchi calcari, su cui è stata effettuata un’attenta parcellizzazione individuandone oltre 50 cru dove sono impiantati i cloni e i vitigni più adatti e quelli storici.
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I cru: Le parcelle della tenuta Terre della Baronia, cuore dei vigneti Milazzo
Tutta la tenuta si chiama Terre della Baronia, che dà il nome anche a una linea di vini, coltivati con regimi sostenibili certificati. La cantina è famosa per etichette capaci di essere immediatamente piacevoli e altre in grado di evolvere negli anni con grande complessità, confermata anche dalle medaglie ottenute da annate di oltre 10 anni. Ma non cercate Milazzo nelle guide: per scelta i suoi vini non vengono iscritti.
Rosé di Rosa: il frizzante identitario di Milazzo
Delle 23 etichette prodotte (900mila bottiglie l’anno, tra cui 7 spumanti, 6 bianchi, 2 rosati, 7 rossi, 1 vendemmia tardiva, 3 grappe e olio evo), degustiamo due rosati: Rosé di Rosa 2024 frizzante e Terre della Baronia 2024 Dop Sicilia.
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La barricaia Milazzo, dove tradizione e innovazione si incontrano
Rosé di Rosa è un frizzante ricavato da un antico biotipo di Nero d’Avola, conosciuto nell’area di Campobello di Licata come Inzolia Rosa. Trae ispirazione dal celebre Bianco di Nera, nato nel 1993 e subito diventato un modello per i frizzanti siciliani. Non ha alcuna denominazione, quindi legalmente è un Vino da Tavola, ma come afferma Saverio Lo Leggio: “Noblesse oblige, per distinguersi!”.
Il vino proviene da vigne coltivate in 2 contrade, selezione manuale dei grappoli, breve macerazione a freddo, fermentazione e maturazione in acciaio, con seconda fermentazione in autoclave. Nel calice si presenta rosa melagrana carico; al naso frutti rossi, spezie dolci, vegetale e note agrumate; al palato è fresco, fragrante, con bollicine ben integrate. Ideale come aperitivo o vino universale. Produzione: 12.500 bottiglie - prezzo medio €15.
Terre della Baronia Rosato Dop Sicilia 2024
Il Terre della Baronia rosato 2024 Dop Sicilia nasce nella contrada Fondirò da Inzolia Rosa vendemmiata a mano. Dopo breve macerazione a freddo, fermenta in acciaio e affina prima dell’imbottigliamento, dove riposa a lungo. Produzione: 7.700 bottiglie - prezzo medio €16.
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: Rosé di Rosa e Terre della Baronia 2024: due rosati siciliani firmati Milazzo
Colore rosa cerasuolo intenso con sfumature di melagrana; al naso frutti rossi ed esotici, petali di rosa, agrumi, litchi ed erbaceo raffinato. Al palato fresco, minerale, con acidità equilibrata e tannino morbido, di notevole persistenza. Perfetto a tutto pasto: dall’aperitivo alla pizza, passando per carne e pesce.
Due rosati moderni, identitari e siciliani
Entrambi i rosati sono vini di concezione moderna, profumati e fragranti, con 12,5% di alcol: perfetti per l’aperitivo, ma anche per affrontare la sfida dell’etilometro senza rinunciare al piacere del bere bene.
S.S. 123 km. 12+700 92023 Campobello di Licata (Ag)