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A Milano

Con Norah Was Drunk si fa un viaggio nel mondo dell'assenzio

Il 5 marzo è la festa mondiale della fata verde e Niccolò Caramiello, mixologist del locale di via Porpora, ha realizzato tre cocktail speciali in cui l'assenzio è protagonista

 
28 febbraio 2022 | 18:32

Con Norah Was Drunk si fa un viaggio nel mondo dell'assenzio

Il 5 marzo è la festa mondiale della fata verde e Niccolò Caramiello, mixologist del locale di via Porpora, ha realizzato tre cocktail speciali in cui l'assenzio è protagonista

28 febbraio 2022 | 18:32
 

ANorah Was Drunk di via Porpora, a Milano, l'assenzio è protagonista e lo sarà ancora di più nei prossimi giorni, quando si celebrerà la giornata mondiale della "fata verde" (il 5 marzo). Così, il mixologist e co-proprietario del locale, Niccolò Caramiello, ha dedicato all'assenzio tre drink speciali

Assenzio (foto Carlotta Vigo) Con Norah Was Drunk si fa un viaggio nel mondo dell'assenzio

Assenzio (foto Carlotta Vigo)

Un nuovo cocktail bar a Milano: il Norah Was Drunk 

Il Norah Was Drunk è un locale inaugurato recentemente: si trova in via Porpora a Milano, zona vivace, amata dai giovani. Pareti scrostate volutamente, un bancone in marmo verde del Guatemala, rifiniture in ottone ossidato, oggetti d’arredamento con materiale di recupero, come le panche realizzate con vecchie tapparelle.  Un arredamento “vissuto”, che trasporta l’avventore agli anni passati, quando l’assenzio era una bevanda di moda. «Fino a un anno fa in questa zona non c’erano bar di tendenza - racconta Stefano Rollo, contitolare - e ora, insieme al nostro, ne sono nati altri due. Per andare a bere non si è costretti ad attraversare la città».

Il protagonista è l'assenzio 

Già presente in carta con circa 14 referenze e all’interno di tre rivisitazioni di cocktail tradizionali come il Bloody Mary e il Moscow Mule, l’assenzio è una delle più grandi passioni dei due soci. Norah was drunk offre, infatti, ai suoi clienti la possibilità di degustarlo con tanto di fontana, acqua ghiacciata e zollette di zucchero, come vuole il rituale alla francese. «L’assenzio è sempre stato usato in miscelazione come modificatore di drink, nel cocktail Sazerac, Tuxedo o Wolf of Manhattan - sottolinea Caramiello - Veniva aggiunto in piccole dosi per dare uno sprint alle diverse ricette. La mia idea, invece, è quella di farlo diventare protagonista, aggiungendone una generosa quantità per rendere i drink equilibrati e moderni». 

Niccolò Caramiello e Stefano Rollo di Nora Was Drunk Con Norah Was Drunk si fa un viaggio nel mondo dell'assenzio

Niccolò Caramiello e Stefano Rollo di Nora Was Drunk (foto Jacopo Salvi)

La "fata verde" e la sua storia 

L’assenzio, chiamato anche “fata verde” era diffuso in Francia negli anni Venti, legato al mondo dei poeti ed artisti, soprattutto a Baudelaire e a Toulouse-Lautrec. Pare sia nato in Svizzera nel 1760, poi, grazie a Pernod, divenne famoso, che lo produsse industrialmente, migliorando il distillato con l’aggiunta di erbe ricche di clorofilla. In seguito venne bandito anche a causa delle pressioni esercitate dai produttori di vino. 

La moderna rinascita dell'assenzio 

Dopo un lungo oblio la rinascita dell’assenzio francese è iniziata nel 2000, con l’uscita delle prime bottiglie de La Fée Absinthe. L’assenzio ha in genere una gradazione alcolica tra i 60 e i 70 gradi, identica a quella dei poeti maledetti. Oggi è di colore verde, dovuta a una macerazione successiva alla distillazione di artemisia e menta. «In Italia l’assenzio non ha mercato né cultura, tanto che lo acquistiamo on line, solo in Francia troviamo dei bar dedicati a questo distillato - prosegue Niccolò Caramiello - Non è semplice trovare le fontanelle infatti le abbiamo acquistate ad Antibes». 

Il 5 marzo è la Giornata mondiale dell'assenzio 

Il 5 marzo ricorre l’Absinthe day, la giornata della Fata verde. Un’occasione di sedersi al bancone per assaggiare tre drink. Per festeggiare questa giornata e avvicinare ancor di più tutti coloro che siederanno al bancone di Norah Was Drunk a questa bevanda, Niccolò Caramiello ha deciso di arricchire la proposta con tre nuovissimi drink: Absinthe Frappé, Absinthe Julep e Absinthe Express. 

I tre cocktail speciali del Norah Was Drunk 

«L’Absinthe Frappé è un cocktail tradizionale di New Orleans del ‘900, beverino, quasi estivo. - spiega il mixologist - Si tratta di un drink che veniva consumato anche in tarda mattinata nei bar storici, la menta lo rende fresco e profumato». «Il secondo, l’Absinthe Julep - prosegue - è un’interpretazione di un Mint Julep, un classico americano, dove l’assenzio diventa protagonista indiscusso e sostituisce il bourbon o il classico rye whiskey. Ho pensato di aggiungere il cordiale di arachidi, per portare un grande classico nel nuovo millennio». «Il terzo ed ultimo, l’Absinthe Express, - conclude Niccolò Caramiello - è una variante di un Espresso Martini: uno dei drink contemporanei più venduti in alcune parti del mondo, nato a metà degli anni ‘90 ad opera di Dick Brassel. Ho voluto modificarlo per renderlo contemporaneo, ispirandomi al caffè con la mandorla, tipico del sud Italia». 

L'Absinthe Frappè (foto Carlotta Vigo) Con Norah Was Drunk si fa un viaggio nel mondo dell'assenzio

L'Absinthe Frappè (foto Carlotta Vigo)

Assenzio e cucina 

L’assenzio si sposa molto bene al pesce così ,visto che il locale è privo di cucina, si ha la possibilità di scegliere in una selezione accurata di conserve portoghesi: sardine al limone, al pomodoro o all’olio d’oliva, baccalà o polipo. Il tutto viene servito con fette di pane integrale del micro-panificio milanese Le Polveri e un cremoso burro artigianale. Dalla Spagna arriva il pregiato Jamon Iberico di Salamanca e la Cecina de León, uno dei salumi più caratteristici. Non manca, infine, una proposta italiana, la Mortadella umbra della Macelleria Pucci, un prodotto artigianale di altissima qualità. Per i formaggi, invece, Stefano e Niccolò hanno deciso di rifornirsi da tre diversi caseifici, tutti nel raggio di pochi chilometri dalla città di Milano, selezionando da ciascuno il meglio della loro produzione. 

Norah Was Drunk 
Via Nicola Antonio Porpora 169, 20131 Milano MI
tel 02 8342 8246

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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