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Le eccellenze dell'Oltrepò arrivano al distributore self-service

L'idea è della famiglia Saviotti, conosciuta per i suoi cestini gastronomici. Obiettivo: promuovere i prodotti enogastronomici del territorio, dal vino al Salame di Varzi Dop e non solo

 
05 luglio 2021 | 12:54

Le eccellenze dell'Oltrepò arrivano al distributore self-service

L'idea è della famiglia Saviotti, conosciuta per i suoi cestini gastronomici. Obiettivo: promuovere i prodotti enogastronomici del territorio, dal vino al Salame di Varzi Dop e non solo

05 luglio 2021 | 12:54
 

È il primo assoluto in Oltrepò Pavese e il terzo in Italia: è stato inaugurato un moderno distributore di bottiglie di vino a Borgoratto Mormorolo, ridente paese sulle colline oltrepadane, uno dei centri vitivinicoli più importanti della provincia di Pavia. L’idea arriva dalla famiglia Saviotti che ha deciso di installare sulla strada provinciale che porta verso Fortunago, tra i Borghi più Belli d’Italia, un self-service in cui si vende esclusivamente vino dell’Oltrepò, in bottiglia e a temperatura ideale per il servizio.

Il distributore self-service installato dalla famiglia Saviotti Le eccellenze dell'Oltrepò al distributore self-service

Il distributore self-service installato dalla famiglia Saviotti

Flavio Saviotti: «Nessun conflitto di interessi, il progetto è nato per promuovere le eccellenze del territorio»

«Ci tengo a precisare - spiega Flavio Saviotti che insieme al fratello Carlo e alle loro famiglie hanno un’azienda agricola - che noi non abbiamo assolutamente un’etichetta e un brand legato al mondo del vino. Noi produciamo solo uva, nei nostri 40 ettari di terreno, e la conferiamo alla cantina cooperativistica Terre d’Oltrepò. Nel distributore abbiamo voluto rendere omaggio al nostro territorio inserendo solo ed esclusivamente bottiglie di vino di realtà vinicole della nostra zona, ovvero da Casteggio al borgo di Fortunago. Pertanto stiamo dando un servizio utile ai nostri amici produttori e ai turisti che frequentano questa zona».

Self-service a misura di enoturismo

La casetta distributore è, infatti, sistemata proprio in prossimità del passaggio delle auto, a ridosso del peso pubblico dove c’è un’ampia zona parcheggio che a breve sarà anche sistemata e abbellita con dei murales. «L’idea del distributore - spiega invece Carlo Saviotti - nasce dal fatto che tanti turisti in transito verso Fortunago o Zavattarello, due dei centri più visitati dell’intero Oltrepò, si fermavano a ridosso dei nostri vigneti e ci chiedevano dove potevano trovare del vino. Una volta indirizzati magari trovavano le cantine chiuse oppure produttori che erano in giro per consegne. A questo punto ci è venuta un’illuminazione e, sulla scorta delle due uniche positive esperienze a livello nazionale, ci siamo rivolti a un’azienda vicentina e abbiamo deciso di installare un distributore di bottiglie di vino proprio a ridosso delle nostre proprietà. Si tratta di un wine point self-service dove è possibile trovare una ventina di etichette di produttori della zona, abbiamo individuato le tipologie di vino più identificative dell’Oltrepò, dallo spumante al riesling, dalla bonarda al pinot nero. Nelle prossime settimane andremo a tarare le proposte che vanno per la maggiore e chiederemo ai produttori dei rifornimenti mirati».

Gli ideatori del progetto Le eccellenze dell'Oltrepò al distributore self-service

Gli ideatori del progetto


Non solo vino, spazio anche ai prodotti tipici del territori come il Salame di Varzi Dop

L’idea non si è fermata ai soli vini. «Proprio così - spiega Flavio Saviotti - Sulla scorta della nostra esperienza lavorativa che ci ha permesso in quasi sessant’anni di attività di essere tra i più importanti player italiani nella preparazione di cesti agroalimentari, attività che va a braccetto con quella viticola, abbiamo deciso di inserire nel distributore anche prodotti tipici come il Salame di Varzi Dop del salumificio San Pietro di Montesegale del ventenne Francesco Muttoni e gli altri salumi del territorio, i dolci, le conserve ed il miele. Tutti prodotti a km zero perché sono il frutto della fatica e dell’artigianalità di produttori della collina. I prezzi di vendita di vini e prodotti sono studiati e consigliati con loro».

Il supporto dei produttori locali

Anche dalle azienda arriva il pieno appoggio all’idea. «È un’iniziativa lodevole - spiega Paolo Goggi, produttore e titolare dell’azienda Gravanago dell’omonima frazione di Fortunago - Va dato atto alla famiglia Saviotti di aver escogitato un modo innovativo e originale per vendere i prodotti del territorio e il fatto che sia il terzo distributore in tutta Italia dimostra la loro lungimiranza. Si trova in un punto strategico e di passaggio, qui il turista può trovare una campionatura di prodotti dell’intera zona, può assaggiarli portandosi a casa senza fatica un vino e magari ritornare la volta dopo per degustarne degli altri. L’Oltrepò ha bisogno di essere al passo con i tempi e questa iniziativa non può che far bene all’intero movimento del vino». I prodotti sono acquistabili a temperatura ideale di servizio, altro punto a favore del distributore.

Le degustazioni Le eccellenze dell'Oltrepò al distributore self-service

Le degustazioni


Dai cestini per le feste al distributore self-service, l'evoluzione della famiglia Saviotti

Questa innovativa idea è il frutto della lungimiranza imprenditoriale della famiglia Saviotti. L’arzillo 86enne papà Angelo, nel 1959, aprì una gastronomia in corso Sempione a Milano: da quel momento i suoi prodotti ma soprattutto i suoi cesti gastronomici finirono nelle case dei più importanti manager e vip della Rai e di altre importanti realtà aziendali di Milano. Nel corso degli anni, con l’arrivo dei figli Carlo e Flavio, l’azienda si è specializzata esclusivamente nell’allestimento dei cesti gastronomici. Dal laboratorio di Borgoratto Mormorolo, nel periodo natalizio, partono migliaia di offerte dirette ai brand più importanti della grande distribuzione. «Insieme alla produzione di uva per la cantina Terre d’Oltrepò - spiega Flavio Saviotti - è proprio questa la nostra attività principale, ci piace garantire massima qualità ai nostri cesti e per questo ci rivolgiamo esclusivamente a produttori italiani di grandi eccellenze enogastronomiche. Lavoriamo per la grande distribuzione a ritmi quasi vertiginosi nei periodi di punta, grazie all’esperienza di decenni in questo settore e grazie alla guida di nostro padre».

Le degustazioni

Durante la presentazione del distributore self-service abbiamo degustato i vini dell’azienda Gravanago. Tre ottimi bianchi a partire da Heliantus, un Brut metodo charmat dal perlage fine con sentori al naso di frutta bianca, albicocca ed una punta di glicine. In bocca è piacevole e l’acidità è ben bilanciata. A seguire abbiamo degustato un pinot nero vinificato in bianco: Iris si presenta nel bicchiere di colore giallo paglierino scarico. A naso è fine con sentori di pesca e di mela; al palato è elegante, di buona persistenza, fresco. Come ultimo vino abbiamo degustato Aster, un riesling che regala belle soddisfazioni. Giallo paglierino all’esame visivo, stupisce già al naso con richiami a note floreali e a sentori di frutta esotica. Una volta portato in bocca esprime la sua freschezza e la sua finezza.

Ad accompagnare i vini c’erano i salumi del  salumificio San Pietro di Montesegale, realtà gestita dal ventenne Francesco Muttoni. Un giovane norcino che ha voluto far sua la tradizione del salame di Varzi Dop, un prodotto di estrema eccellenza di cui il giovane Francesco ne è oggi uno dei più giovani interpreti.




© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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