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Prosciutto di Parma Dop, i segreti di Salumificio San Michele per riconoscere la qualità

Dal salumificio di Offanengo (Cr) alcuni consigli per riconoscere alla vista, all’olfatto e al gusto le caratteristiche che rendono unico il Prosciutto di Parma Dop. In tavola si presta a innumerevoli abbinamenti

 
05 ottobre 2021 | 08:30

Prosciutto di Parma Dop, i segreti di Salumificio San Michele per riconoscere la qualità

Dal salumificio di Offanengo (Cr) alcuni consigli per riconoscere alla vista, all’olfatto e al gusto le caratteristiche che rendono unico il Prosciutto di Parma Dop. In tavola si presta a innumerevoli abbinamenti

05 ottobre 2021 | 08:30
 

Il Prosciutto di Parma Dop è uno degli orgogli nazionali: conosciuto ed esportato in tutto il mondo, è il non plus ultra delle golosità made in Italy. Tutto questo successo, però, unito alla continua richiesta del mercato, ha portato anche conseguenze negative come la contraffazione e la sovrapproduzione a discapito della qualità. Il consumatore moderno (b2b e b2c) deve essere formato per riconoscere il prosciutto di qualità. Solo in questo modo potrà degustarlo, servirlo e abbinarlo nella maniera corretta.

Prosciutto di Parma Dop, i segreti di Salumificio San Michele per riconoscere la qualità

 

Come riconoscere un prosciutto di qualità?

Il Prosciutto di Parma Dop ha un colore rosato tendente al rosso, che può variare anche in base alla stagionatura dello stesso; se troppo tendente al rosa potrebbe essere sintomo di una stagionatura non sufficiente. Le striature di grasso interno ed esterno sono di un bianco lucido. Una buona presenza del grasso, non eccessiva, è necessaria, anche all’esterno della coscia per contribuire alla morbidezza, scioglievolezza e al sapore unico del prosciutto.

La fetta di prosciutto non deve presentare secchezza o eccessiva lucidità, e naturalmente deve rispecchiare tinte di colore di cui sopra, tra rosa e rosso, con grasso bianco. All’olfatto non devono presentarsi sentori di carne cruda, ma solamente la sua fragranza tipica, quasi nocciolata, sintomo di perfetta stagionatura. In bocca dobbiamo trovare un sapore dolce e delicato, senza eccessi di sapidità. La fetta va gustata rigorosamente con il grasso, che aggiunge morbidezza e burrosità all’esperienza gustativa.

Taglio al coltello Prosciutto di Parma Dop, i segreti di Salumificio San Michele per riconoscere la qualità

Taglio al coltello

 

Come servire il Prosciutto di Parma?

Il consiglio per affettare il prosciutto è di utilizzare l’affettatrice, per ottenere fette che siano sottili come veli. In questo caso bisognerebbe, possibilmente, utilizzare un’affettatrice meccanica per evitare che la fetta si scaldi in fase di taglio. Salumificio San Michele però suggerisce un’altra via per affettare i suoi prosciutti: il taglio al coltello. Questa opzione si ispira al taglio del prosciutto spagnolo, è di grande impatto scenico ma richiede buona manualità e un minimo di esperienza... oltre a coltelli molto affilati!

Il Prosciutto di Parma Dop di San Michele è perfetto anche se gustato da solo, in modo da poter godere pienamente del suo sapore delicato e caratteristico. Se servito in un tagliere, si può accompagnare a formaggi freschi e pane e grissini di ottima qualità. La tradizione della sua patria natia, Parma, lo vede adagiato sulla cosiddetta “torta fritta” (“gnocco fritto” a Modena, Reggio e Bologna), anche qui con un possibile abbinamento a formaggi morbidi e poco stagionati, così come i romagnoli lo accompagnano allo squacquerone nella loro celebre piadina. È perfetto anche accompagnato a verdure crude e, in diverse occasioni, con la frutta fresca di stagione; primi su tutti, specialmente in estate, melone e fichi.

Tagliere estivo Prosciutto di Parma Dop, i segreti di Salumificio San Michele per riconoscere la qualità

Tagliere estivo

 

Il miglior vino in abbinamento?

La tradizione emiliana vuole che siano sempre le bolle ad accompagnare il prosciutto, ma non necessariamente la scelta deve limitarsi al Lambrusco. Per restare in Italia si può tranquillamente abbinare ad un calice di Franciacorta o Trentodoc e, per le occasioni particolari, si può pensare anche ad uno Champagne francese. In ogni caso da evitare abbinamenti con vini rossi troppo strutturati o con vitigni aromatici come il Gewürztraminer o la Malvasia, che potrebbero sovrastare la delicatezza del prosciutto ed annullarne gli aromi e i sapori distintivi.

Il Prosciutto di Parma è un alimento all’apparenza semplice ma che racchiude dentro di sé un sapere millenario, tramandato di generazione in generazione. Salumificio San Michele è un’azienda che parte da lontano, una storia di famiglia che oggi, con l’aiuto della tecnologia, riesce a coniugare la magia di ieri con la sicurezza di oggi garantendo un prodotto sano, completo e... buonissimo!

 

 

Per informazioni: www.san-michele.it

 

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