Domenica 31 marzo, dalle 10.00 alle 19.00 a Tenuta Artimino (Po) sarà visitabile la mostra “NoTools_Fork1” di Davide Dutto che porterà il suo progetto che ricerca tra le pieghe degli utensili usati storie di uomini e di cibo.
Ogni utensile da cucina racconta un mondo, è testimone di un periodo storico unico e originale e l'uomo viene accompagnato da questi attrezzi per gran parte della propria vita. Spesso alcune pentole o posate sopravvivono per diverse generazioni e acquisiscono l'energia nel tempo. NoTools si sviluppa in tre capitoli primari, Fork1, Spoon2 e Knife3, per raccontare storie di uomini e di cibo, cortocircuiti tra il piatto e la bocca. Le posate inoltre sono un’icona, un imprinting legato al bisogno primario dell'uomo di nutrirsi, l'abbinamento forchetta e coltello spesso sono usate per affermare: qui si mangia, osteria, ristorante, trattoria.
«NoTools_Fork1 - spiega Dutto - è il primo lavoro che affronto con un approccio concettuale, nella mia veste temporanea di fotografo di cibi, di cucine e di chef. Il cibo e le persone per una volta rimangono fuori dall’inquadratura. Nello spazio rettangolare della fotografia ci sono gli strumenti legati al gesto del mangiare, della nutrizione, gli strumenti che insieme alle mani uniscono l’uomo al cibo. NoTools_Fork1 allora diventa una mostra fotografica composta da 40 stampe fine-art 70x100 dove l’interprete principale è la forchetta con i suoi percorsi storici, tecnici, poetici, narrativi, estetici appoggiati su un limbo bianco, quindi decontestualizzati per poter leggere meglio le storie di ogni sua fessura».