Passo dopo passo la Guida Michelin svela tutta la sua nuova strategia editoriale. A partire dalla gara virtuale innescata per la presenza di 3 stelle nelle principali città del mondo. Una competizione che non può riguardare l'Italia, volutamente esclusa e "punita", tanto che neanche mettendo insieme tutte le 3 stelle italiane si possono raggiungere i risultati di qualche metropoli. è ad esempio il caso di di Tokyo che, magari solo per pochi giorni, sembra battere Parigi 11 a 10. Nella capitale nipponica è stata presentata l'edizione 2010 della "rossa" che ha visto salire da 9 a 11 i 3 stelle. A Parigi, da sempre al top, se ne contano dieci nella guida 2009, ma va detto che che non è ancora stata presentata quella del 2010 ed è abbastanza improbabile che i francesi rinuncino a questo primato virtuale... «Tokyo - ha dichiarato in proposito Jean-Luc Naret, direttore delle Guide Michelin, pubblicate in 24 paesi o città diversi, per l'occasione in trasferta nella metropoli asiatica - è diventata la capitale mondiale della gastronomia. Qui la ricchezza culinaria è straordinaria».
La scelta di premiare così tanto i giapponesi deriva forse dal fatto che i francesi si sono un po' stancati della "Rossa" che anno dopo anno sta perdendo il suo fascino. Anche perchè molti cuochi hanno rinunciato ai riconoscimenti attribuiti. In Italia ha fatto storia il caso di Gualtiero Marchesi. Come dire giocando un po' sulla concorrenza magari sperano di recuperare attenzione...
Tornando alla scelta nipponica va detto che è certamente controcorrente anche tenendo conto che la capitale giapponese è molto più grande di Parigi (160mila ristoranti contro 40mila). è peraltro vero che a Tokyo si mangia mediamente molto bene (e in modo molto caro) tanto che al di là del numero singole delle 3 stelle, era stata fatta una guida apposita (enucleandola da quella del Giappone) perchè era la città col maggior numero di stellati (considerando cioè anche una e due stelle): attualmente 261 contro le 197 del 2009.
Gli stellati, va detto, non evidenziano comunque solo la cucina giapponese. Il 67% dei ristoranti stellati sono giapponesi, ma il resto è all'insegna della cucina fusion, francese e, pochi in verità, italiani. Per quanto riguarda i 3 stelle 2010 va detto che è stato declassato l'Hamadaya, mentre sono passati di grado Esaki, Sushi Saito e Yukimura.
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