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Amarone 2006, vino da bere Elegante e già da portare in tavola

Torna l’importante appuntamento di Anteprima Amarone, l’iniziativa del Consorzio di tutela vini Valpolicella che presenta agli operatori l’annata di Amarone della Valpolicella che entra in commercio. Questo weekend, presso il Salone Margherita della Fiera di Verona, saranno presenti 66 produttori

30 gennaio 2010 | 14:25
Amarone 2006, vino da bere 
Elegante e già da portare in tavola
Amarone 2006, vino da bere 
Elegante e già da portare in tavola

Amarone 2006, vino da bere Elegante e già da portare in tavola

Torna l’importante appuntamento di Anteprima Amarone, l’iniziativa del Consorzio di tutela vini Valpolicella che presenta agli operatori l’annata di Amarone della Valpolicella che entra in commercio. Questo weekend, presso il Salone Margherita della Fiera di Verona, saranno presenti 66 produttori

30 gennaio 2010 | 14:25
 






VERONA - Si rinnova per il sesto anno consecutivo l'importante appuntamento di "Anteprima Amarone", l'iniziativa organizzata dal Consorzio di tutela vini Valpolicella in collaborazione con la Camera di commercio di Verona, la Banca Popolare di Verona, VeronaFiere e con il contributo del ministero delle Politiche agricole e forestali, per presentare a giornalisti, operatori e appassionati l'annata di Amarone della Valpolicella che entra in commercio. Un vino che si caratterizza nell'annata 2006 (in base alle 66 cantine degustate al Salone Margherita della Fiera di Verona) per una raffinata eleganza e piacevolezza che, anche se in alcuni casi un po' tendente al dolce, ne fa un prodotto già pronto per essere portato in tavola e non essere destinato solo alle degustazioni.



«Si tratta per i produttori della nostra denominazione di un appuntamento di estrema importanza - spiega il presidente del Consorzio di tutela vini Valpolicella, Luca Sartori (nella foto) - in quanto abbiamo l'occasione non solo di presentare al meglio la punta di diamante della Luca Sartorinostra produzione enologica, l'Amarone della Valpolicella, ma al tempo stesso di avere un dialogo diretto con i maggiori esperti del settore».

«Questa edizione di Anteprima Amarone, inoltre - prosegue Sartori - rappresenta per noi una fondamentale opportunità per comunicare lo straordinario risultato del conseguimento della docg per l'Amarone che consacra definitivamente il nostro grande vino nell'olimpo dell'eccellenza enologica mondiale. L'assenza della 'g” per l'Amarone della Valpolicella ha in questi anni rappresentato una sorta di paradosso dell'enologia internazionale. Non era infatti facilmente spiegabile l'assenza della denominazione di origine controllata e garantita per un vino che da anni viene considerato uno dei più grandi rossi al mondo. Il nostro Consorzio, comunque, da tempo aveva garantito l'assoluta tracciabilità delle produzioni di Amarone con l'obbligatorietà della fascetta dello Stato su tutte le bottiglie prodotte».

Secondo le indiscrezioni uscite dalla commissione del Consorzio che si è riunita venerdì 15 gennaio scorso per degustare e delineare il profilo dell'annata, il 2006 ha caratteristiche molto interessanti, ma diverse dal 2005, che evidenziano il segno del territorio rispetto al metodo di produzione.

Il bilancio di mercato del 2009 è soddisfacente: nonostante il rallentamento delle vendite agli inizi dell'anno, i mesi successivi hanno dato risultati migliori rispetto al 2008. Un'ottima notizia per tutti i produttori che nel frattempo avevano deciso di autoridurre la quantità di uve a riposo destinate all'Amarone del 30% per mettersi al riparo da sovrapproduzioni e conseguenti cali di prezzo.

Il 2009 sarà ricordato per due tappe importanti. Il conseguimento della denominazione di origine controllata e garantita (Docg) per l'Amarone, vino tra i più grandi dell'enologia italiana (e anche per il Recioto della Valpolicella) e per l'ambito riconoscimento di «Regione Vinicola dell'anno 2009» dall'autorevole rivista americana Wine Enthusiast. Il premio sarà consegnato il 25 gennaio nelle mani di Luca Sartori, presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella, alla New York Public Library.

«Si tratta di un riconoscimento per tutta la denominazione - ha detto Luca Sartori - che premia non solo il territorio con i suoi vini, ma anche la capacità degli imprenditori, i loro investimenti sia in vigneto che in cantina per migliorare la qualità. Siamo orgogliosi e crediamo che questo premio ci aiuterà sia nella lotta alle frodi e alla contraffazione (nel 2009 è stato smascherato un commercio di Amarone falso di oltre 1 milione di bottiglie), sia a darci migliore visibilità sui mercati anglofoni su cui puntiamo per la promozione nell'immediato futuro».


Prima valutazione dell'annata: elegante e morbida
Per passare ad un'analisi dell'annata in bottiglia, che poi è forse quel che più ci si aspetta, va detto che mediamente il 2006 è caratterizzato da una morbidezza dovuta all'azione della botrite e da zuccheri abbastanza elevati che il vino o mantiene, ed è dolce, o li trasforma in alcol e sale di gradazione. Teniamo conto che sui 66 vini prsesentati in fiera in degustazione, il residuo zuccherino medio è di  7,50 grammi per litro (con punte di 11,41) mentre la media del grado alcolico è fra le più elevate degli ultimi anni, fra i 15,6 e i 15,8 circa.
e poi 15,81 gradi di alcol, che non è certo poco.

Bassa acidità, malolattica ben sviluppata e un elevato Ph rendono ulteriormente piaceviole il vino, forse fin troppo per chi preferisce un Amarone più da pasto che da meditazione. Questi elementi tendono forse ad accorciare i tempi di maturazioen dell'Amarone 2006, di fatto "quasi" già pronto da bere a tavola e con forse poca propensione all'invecchiamento...

In ogni caso risulta come detto un vino da bere, poco caratterizzato dai tannini verdi ed acerbi di altre anteprime.  Ugualmente più delicato al naso e in bocca appare un vino che non vuole essere, nella media, solo muscoloso o grintoso, ma sembra accettare il destino di vino raffinato e che un tempo si definiva da meditazione. Ma in ogni caso capace di farsi bere un po' più che solo nelle occasioni ufficiali...


Per approfondimenti:
Amarone 2006, il profilo agronomico (a cura dell'agronomo Nicola Bottura)
Il profilo enologico dell'Amarone 2006 (a cura dell'enologo Daniele Accordini)

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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