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Nuove regole per il Talento Metodo Classico, ma non dolce

Per potersi dichiarare Talento ora uno spumante deve avere un residuo zuccherino inferiore a 12 grammi per litro. Lo ha stabilito il nuovo decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale che regolamenta l’utilizzo della menzione Talento escludento le categorie delle bollicine semidolci e dolci

16 giugno 2010 | 11:32
Nuove regole per il Talento Metodo Classico, ma non dolce
Nuove regole per il Talento Metodo Classico, ma non dolce

Nuove regole per il Talento Metodo Classico, ma non dolce

Per potersi dichiarare Talento ora uno spumante deve avere un residuo zuccherino inferiore a 12 grammi per litro. Lo ha stabilito il nuovo decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale che regolamenta l’utilizzo della menzione Talento escludento le categorie delle bollicine semidolci e dolci

16 giugno 2010 | 11:32
 



Un nuovo decreto aggiorna e rilancia il Talento e il suo Istituto. Da oggi, infatti, l'uso di tale indicazione esclude tutti i vini appartenenti alle categorie dei semidolci e dolci, consolidando, in Italia così come all'estero, la vocazione del Talento a vino da consumare tutto l'anno, adatto ad accompagnare tutto il pasto, non soltanto il momento dell'aperitivo.

è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 119 del 24/5/2010 il decreto ministeriale 13 maggio 2010 che regolamenta l'utilizzo della menzione Talento abolendo e sostituendo integralmente il precedente decreto del 30 dicembre 2004 che l'aveva istituita. La novità più significativa del nuovo decreto è l'introduzione di un'ulteriore condizione limitativa dell'uso dell'indicazione. Per potersi dichiarare Talento ora uno spumante deve avere un residuo zuccherino inferiore a 12 grammi per litro.

Ciò significa che possono essere Talento solo gli spumanti che, secondo la classificazione europea, appartengono alle categorie 'dosaggio zero”, 'brut nature”, 'extra brut” e 'brut”, con esclusione quindi di tutte le categorie semidolci e dolci. Si tratta di una precisazione importante che consolida e sanziona istituzionalmente la vocazione dei Talento a proporsi in Italia e all'estero come vini con le bollicine che eccellono in accompagnamento al pasto, oltre che al momento dell'aperitivo, e con una vocazione di consumo in ogni periodo dell'anno.

L'introduzione della nuova norma rappresenta anche un significativo successo dell'Istituto Talento italiano. Come specifica lo stesso preambolo del decreto, infatti, è stato proprio l'Istituto a chiedere che venisse riconosciuta ufficialmente ed estesa a tutti i produttori che intendono usare l'indicazione, la norma di autodisciplina già adottata dai propri associati e inclusa nello statuto costitutivo dell'associazione. Restano confermate, con gli aggiornamenti ai riferimenti normativi resi necessari dai cambiamenti intercorsi dal 2004, in particolare per quanto riguarda il varo della nuova organizzazione comune di mercato, la Ocm vino entrata in vigore il 1° agosto 2009.

Possono quindi riportare la menzione Talento esclusivamente gli spumanti italiani che, oltre a rispettare il limite di 12 g/l di zucchero residuo, siano:

  • spumantizzati con rifermentazione in bottiglia secondo il metodo Classico;
  • affinati sui lieviti per almeno 15 mesi;
  • prodotti esclusivamente con uve Pinot bianco, Pinot nero e Chardonnay, usate sia singolarmente sia in qualsiasi combinazione tra loro.

I vini possono inoltre essere sia appartenenti a una Doc (o Dop, secondo la terminologia attuale), sia a marchio aziendale senza indicazione territoriale. Anche in questo caso, però, le uve di partenza devono obbligatoriamente provenire da vigneti iscritti a una denominazione.

La produzione di Talento
Al momento non è possibile indicare un numero preciso di bottiglie per definire la produzione di Talento sul territorio nazionale. Non essendo obbligatorio per legge riportare l'indicazione in etichetta, non è ancora calcolabile l'entità della produzione, poiché dipende dalle singole aziende mettere in risalto o meno tale denominazione. Ad ogni modo, l'Istituto stima che attualmente possano utilizzare il marchio Talento circa 20 milioni di bottiglie, ma l'obiettivo è quello di raddoppiare e raggiungere in pochi anni la cifra di 40 milioni, per poter entrare in modo più consistente e competitivo nel mercato mondiale.

Istituto Talento italiano, i produttori associati
L'Istituto Talento italiano, presieduto da Claudio Rizzoli, è un'associazione di aziende costituita il 15 luglio 2009 e raggruppa al momento 16 fra le più importanti case spumantistiche italiane. L'Istituto si pone come promotore di un movimento italiano per valorizzare, sotto il marchio collettivo Talento, la notorietà, la riconoscibilità e l'immagine di qualità della spumantistica metodo Classico, presso il trade e il consumatore finale a livello nazionale e soprattutto internazionale. Al 15 maggio 2010 i soci dell'Istituto sono i seguenti:
  • Arunda Vivaldi
  • Bisol
  • Cantarutti
  • Cantina Cormòns
  • De Stefani
  • Dorigo
  • Frescobaldi
  • Gruppo Italiano Vini
  • La Versa
  • Letrari
  • Kettmeir
  • Peri Bigogno
  • Pittaro
  • Tenuta Villa Tavernago
  • Rotari
  • Vigne Regali


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