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Agroalimentare made in Italy Governo tace, Sopexa si propone

Dal Governo ancora silenzio, da Buonitalia solo risposte difensive. Ma ora i ripetuti interventi del direttore di Italia a Tavola ottengono risposta proprio da Sopexa, l'istituzione che, come si era suggerito, fosse presa come modello per la tutela e valorizzazione del Made in Italy a tavola

16 febbraio 2011 | 15:02
Agroalimentare made in Italy Governo tace, Sopexa si propone
Agroalimentare made in Italy Governo tace, Sopexa si propone

Agroalimentare made in Italy Governo tace, Sopexa si propone

Dal Governo ancora silenzio, da Buonitalia solo risposte difensive. Ma ora i ripetuti interventi del direttore di Italia a Tavola ottengono risposta proprio da Sopexa, l'istituzione che, come si era suggerito, fosse presa come modello per la tutela e valorizzazione del Made in Italy a tavola

16 febbraio 2011 | 15:02
 



Dopo i ripetuti interventi del direttore di 'Italia a Tavola” Alberto Lupini, e di alcuni cuochi fra cui Emanuele Esposito, sull'urgenza di maggiore tutela e valorizzazione del Made in Italy agroalimentare e della Cucina italiana e su Sopexa (società francese che promuove i prodotti d'oltralpe) come modello nazionale a cui fare riferimento per il rilancio del settore, troppo frazionato tra enti, associazioni di categoria e consorzi, dalle istituzioni (governative in primis) ancora non si è avuto alcun segnale d'interesse né di disponibilità all'azione. Dal presidente di Buonitalia, Rodrigo Cipriani Foresio, sono giunte solo risposte difensive, ma nessun dettaglio su nuove iniziative.

A sorpresa e in termini ovviamente provocatori interviene invece il direttore di Sopexa Italia, Ettore Zanoli (nella foto), che in una lettera a "Italia a Tavola" annuncia la disponibilità della sua società per essere «sempre più un elemento di stimolo e di crescita anche dei prodotti alimentari italiani». Riportiamo qui di seguito il suo intervento.

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Buongiorno Alberto,
Ettore Zanoliho letto le lusinghiere citazioni che recentemente hai fatto di Sopexa, e ti ringrazio. Tali citazioni mettono in evidenza la passione che caratterizza il lavoro quotidiano del Gruppo Sopexa, da 50 anni. In effetti, siamo un'agenzia appassionata della promozione dei prodotti alimentari, che mette a disposizione dei propri clienti una rete integrata di 35 agenzie in 29 Paesi, con 280 collaboratori appassionati della cultura alimentare francese ed europea, per clienti dalle esigenze ben diverse: aziende, consorzi, interprofessioni o istituzioni. E ciò in tutti i settori dell'agroalimentare.

Inoltre - da settembre 2010 - Sopexa si è rinnovata, con un nuovo posizionamento che si è tradotto con lo slogan 'Agenzia di marketing alimentare, vino ed art de vivre”. In che cosa consiste? è la sintesi della nostra cultura e del savoir faire di Sopexa:

  • una cultura multi-Paese totalmente integrata nei tessuti locali;
  • dei forti legami di prossimità con gli attori chiave di ogni mercato;
  • la capacità di trovare e di mettere in atto combinazioni di mezzi adeguate, affinché le marche e i prodotti dei clienti possano sedurre gli opinion leader e i consumatori locali.
Sopexa mette perciò a disposizione i propri servizi (dalla promozione alle RP, dalla comunicazione alla formazione) oltre che ai clienti dell'agroalimentare francese:
  • a tutti i clienti europei del settore 'Art de vivre” (compreso il turismo, nel senso della valorizzazione dei territori);
  • a tutti i clienti europei, nel quadro di campagne co-finanziate dall'Ue.
In effetti organizziamo da oltre 10 anni campagne per prodotti europei, non solo francesi. In questo quadro, saremmo molto lieti di essere sempre più un elemento di stimolo e di crescita anche dei prodotti alimentari italiani.

Sono a tua disposizione nel caso ti servissero informazioni ulteriori.

Molto cordialmente,

Ettore Zanoli
Direttore Sopexa Italia

Un programma d'azione, quello di Sopexa, assolutamente realistico e vincente che 'Italia a Tavola” non a caso ha indicato come modello da adottare per il nostro Paese partendo dalla considerazione che laddove ci sono esperienze positive è importante farne tesoro. Sarebbe davvero un peccato non cogliere l'opportunità della riorganizzazione in atto sui mercati internazionali e delle nuove prospettive aperte dal riconoscimento della Dieta mediterranea, che fa perno sui prodotti del nostro Paese, come patrimonio dell'Unesco. Non possiamo davvero accettare l'idea che l'Italia non sia in grado di dotarsi di una struttura capace di integrare al meglio le proprie istituzioni, a volte inutili, a volte inefficaci. E non ce ne vogliano i presidenti di Buonitalia, dell'Ice o delle varie agenzie del settore. Su queste basi l'alternativa non potrebbe che essere che i prodotti italiani vengano promossi dai concorrenti francesi...


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23/02/2011 18:56:00
1) Dobbiamo fare squadra come nella moda
E' un "amo" molto amico e esperto di successo nella divulgazione culturale della cultura del gusto e del suo rispetto. Anche nella moda il rispetto e la cultura del gusto hanno finito con l'allearsi anche a dispetto del resto dell'Europa comunitaria. Il compito di una semi-Sopexa era stato affrontato dalla Accademia Italiana della Cucina, ma senza impatto pragmatico, isolata nel dialogare prevalentemente in se stessa, ufficialmente al di sopra delle parti, localmente in difesa di campanili anche senza campane. Potenzialmente una strategia vincente sarebbe auspicabile, ma i bastoni sono più robusti della potenza trasmessa alle ruote, e l'impatto è debole, MIlano EXPO sarebbe un'occasione, ma si perpetua il non prendere posizione nel merito, cioè nel dibattito, ma tra chi? Servono idee e ricuperi praticabili, una strategia di protagonismo. La Moda c'è riuscita da Milano. L'Accademia è stata trasferita nella capitale di un diritto civile non più in grado di regolamentare la cultura e la vita del pianeta Terra. Grazie per tenere viva una costruttiva sensibilità all'autenticità delle radici vere dei valori in gioco.




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