BERLINO - La contaminazione da letame per il batterio killer è improbabile. Ne è convinto un esperto tedesco dell'Istituto universitario federale sulla valutazione del rischio. Il pericoloso batterio, che sta seminando il panico in nord Europa, si trova principalmente nel tratto intestinale degli esseri umani piuttosto che negli animali, ha detto Lothar Beutin al quotidiano tedesco 'Taggesspiegel”.
Il batterio ha già fatto 23 morti (22 solo in Germania) e causato oltre 2mila contagi. Ma secondo l'esperto i ricercatori hanno fatto un importante passo nella caratterizzazione del germe: il batterio non appartiene ai ceppi tipici dell'Escherichia coli enterohemorragico (Ehec), ma a un E.coli enteroaggregativo, noto come Eaec, caratterizzato da diarrea violentissima; e ceppi dell'Eaec non si trovano nel tratto digestivo del bestiame, ma piuttosto in quello degli esseri umani.
«Tali agenti patogeni sono ben adattati all'uomo» secondo Beutin, che ritiene improbabile dunque che i batteri siano stati trasferiti sul letame liquido dagli animali. La Germania finora, comunque, non è stata in grado di capire l'origine della contaminazione: scagionati i cetrioli, e probabilmente anche i germogli di soia, i ricercatori tedeschi brancolano nel buio alla ricerca dell'agente patogeno. I primi test sui campioni di germogli di soia prelevati da un'azienda nella Bassa Sassonia hanno dato risultato negativo, ma il numero delle vittime è in aumento e dunque il panico dilaga.
Ci sono anche tensioni nel governo di Angela Merkel, pesantemente attaccato dall'opposizione per la gestione della crisi. Oggi 7 giugno, comunque, i ministri dell'Agricoltura dell'Ue sono stati convocati in un summit straordinario e dovranno decidere sugli aiuti e indennizzi proposti alla commissione Ue dagli agricoltori che non riescono più a vendere le loro verdure a causa delle paure dei consumatori.
Fonte: Agi
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