Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
martedì 10 dicembre 2024  | aggiornato alle 12:40 | 109499 articoli pubblicati

Siad
Siad

È tempo di crisi, ma salviamoci almeno dalle false critiche sul web

di Alberto Lupini
direttore
 
29 novembre 2011 | 10:18

È tempo di crisi, ma salviamoci almeno dalle false critiche sul web

di Alberto Lupini
direttore
29 novembre 2011 | 10:18
 

Ora che non girano più le veline governative sulla supposta estraneità dell'Italia rispetto alla crisi internazionale, è scattata la gara a chi sta peggio. E in questo clima non può ovviamente mancare il settore dell'Horeca, dove - finita la sbornia dei comunicati propagandistici dell'ex Ministro Brambilla - si cominciano a tirare le somme. E i numeri, soprattutto per la ristorazione di qualità, sono sconsolatamente in rosso.

Di fronte a un tale momento di recessione generalizzata è inevitabile che il fuoricasa si trovi a pagare un prezzo alto. Anche perché sconta lo stato di sostanziale abbandono in cui è stato lasciato negli ultimi anni dai vari Governi. Nonchè la mancanza di una rappresentanza sindacale seria che ha fatto spesso melina coi politici o ha tutelato solo gli interessi delle grandi catene (da Autogrill a McDonald's) e dei locali notturni.

è peraltro giunto il tempo delle grandi riforme e di un salto di qualità che coinvolga anche i ristoratori facendone le avanguardie della tutela della salute dei cittadini-consumatori e della promozione dei prodotti agricoli di qualità. Qualcosa si sta finalmente muovendo, ma oggi più che mai è meglio evitare di piangere sul latte versato e spingere perché il nuovo Governo Monti metta fra le priorità anche la partita dell'alimentazione.

In attesa di ciò è però importante che i ristoranti possano agire con serietà e con meno vincoli psicologici. E fra i tanti esistenti è necessario sottrarsi almeno al gioco sempre più pesante dei 'ricatti” che vengono dal mondo del web, dove sedicenti critici o improvvisati degustatori sembrano volere dettare delle regole del gioco basate spesso sull'ignoranza o, peggio, sulla speculazione economica. Il riferimento è alla troppa confusione che si è creata fra siti di informazione e siti commerciali di presunta critica. Già abbiamo avuto modo di parlare di come anche un colosso quale TripAdvisor sia stato costretto a pagare una multa a Parigi per l'imbroglio di fornire informazioni sbagliate sulle condizioni di un albergo o sulla sua disponibilità di camere, spingendo ovviamente verso altri hotel presenti a pagamento sul portale.

Una situazione che vale peraltro anche per i ristoranti e che ha creato uno stile per cui grandi e microscopici blog in Italia fanno a gara nell'ospitare giudizi senza data e senza firma, senza alcun controllo o, peggio, all'insegna del solo sputtanamento di un locale. E il tutto in assenza di elementi certi. Valutazioni negative che restano magari per anni a infangare imprese che l'estensore non ha mai nemmeno visitato. E spesso, non dimentichiamolo, ci sono anche i ricatti delle critiche negative per riuscire ad accaparrarsi qualche pubblicità in più...

Sono molti i ristoratori che ci hanno segnalato la realtà di questo mondo di critici di professione o improvvisati che si inventano blog o siti di pretesa informazione che sparano sentenze su alberghi o ristoranti, senza tenere conto delle conseguenze nel lungo periodo e incuranti della deontologia giornalistica.

Sarebbe, invece, utile avere un minimo di regole che partano dall'obbligo di qualificarsi quando si fanno delle critiche. E nel caso di valutazioni su ristoranti si deve almeno dimostrare di avere pagato il conto. Questo per smetterla con l'andazzo per cui sui siti non giornalistici si arriva anche agli insulti e alla concorrenza sleale del vicino o dell'ex dipendente…

Una situazione che non si deve più accettare in silenzio. Anche perchè in tempi di crisi come questa, ingiustificate critiche anonime possono creare serie conseguenze per le famiglie che lavorano seriamente in un ristorante. Da qui l'invito a denunciare la scorrettezza di alcuni siti. L'obiettivo è di creare una sorta di valutazione al contrario su cui i consumatori più accorti possano valutare l'attendibilità o meno di alcune critiche. Come 'Italia a tavola” ci mettiamo quindi a disposizione di chi vuole segnalare cosa non va sui siti di questi "guidaioli" anonimi, sostenendo al contempo chi deciderà di adottare forme di trasparenza e tracciabilità nella valutazioni.

Alberto Lupini
alberto.lupini@italiaatavola.net




Articoli correlati:
Recensioni tarocche sul web Fango sui ristoratori onesti
Le false recensioni danneggiano l'Horeca Sul web servono nomi e cognomi
Parigi multa tre siti web per prenotazioni sleali di alberghi

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali
       

15/04/2015 17:11:44
42) Cosa c'entra TripAdvisor?
Lamentarsi di tripadvisor solo perchè ci sono recensioni negative (anche false) è come lamentarsi della fiat perchè siamo stati investiti da una punto
Enrico Malon

15/09/2014 09:44:37
41) Tripadvisor: un cancro che fa male al turismo
TripAdvisor è un cancro del turismo. E non lo affermo perchè sono contro le recensioni. Le recensioni e le opinioni esistono dal tempo dei tempi, così come la diffamazione in anonimato. Quello che non è accettabile è vedere un operatore scorretto , approprirsene per PILOTARE il traffico delle prenotazioni e COMPETERE SLEALMENTE. E' dal 2004 che sono in lotta con EXPEDIA-TriapAdvisor ed ho denunciato anche in sede Europea ( http://www.alladolcevita.it/no_expedia_tripadvisor_it.aspx ) ...ma sembra che tutto sia concesso e tuto sia possibile.... I nostri cari governanti , organi di controllo e istituzioni che dovrebbero garantire il rispetto di leggi e regolamenti se ne FOTTONO allegramente! Tripadvisor è INVISIBILE sia dal punto di vista giuridico ( non prendendosi la responsabilità di ciò che pubblica ) sia dal punto di vista FISCALE ( non pagando un centesimo di tasse ).... E' giunto il momento di dire basta!!!!! DOVE SONO LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA? DOVE è LA GUARDIA DI FINANZA ? DOVE SONO I MAGISTRATI?
Vasco Petruzzi

08/08/2013 17:12:16
40) Di TripAdvisor non ci si puó fidare
inganno e slealtà TripAdvisor - multa da 430 mila euro attenzione!!! io ho una recensione negativa di una persona che conosco. la struttura è rent room 319 in vicolo marotta 9. nel sito è stato inserito anche un altro indirizzo dove vive una famiglia vicolo marotta 13. ho chiesto a tripadvisor di toglierla in quanto non ho mai visto questa persona, ma tripadvisor dice che è il parere di un viaggiatore. una recensione bruttissima che non vogliono togliere per loro interesse. credo che siano loro stessi a screditare le strutture che non sono loro. chiunque, con una finta email creata per l'occasione, senza soggiornare in un hotel può mettere una recensione, negativa o positiva... per voi è normale? nei siti di prenotazione, io pago, vado in albergo e solo dopo aver pagato, alla fine del soggiorno, posso mettere una recensione. questa è serietà. il mio parere è: non fidatevi di tripadvisor. avevo aperto una discussione nel sito di trip advisor. era diventata molto accesa e lo stess TA ha cancellato la discussione. questa è ancora una conferma. non hanno risposto. hanno cancellato. wow. fatte attenzione a tripadvisor e alle recensioni false che trovate.
salvo pellizzo

30/04/2012 10:58:00
39) Denunceremo TripAdvisor!
Noi siamo stati presi di mira da TripAdvisor e vogliamo denunciarlo. Abbiamo preso già contatti con i colleghi di Madonna Di Campiglio e ci hanno fornito del materiale che ci può essere utile. TripAdvisor addirittura ha cancellato recensioni positive fatte da clienti!!! Noi vogliamo fargli una bella denuncia e richiedere tanti euro di danni!!!!! Grazie direttore! Se non fosse per Italia a Tavola non avremmo mai saputo di tutti questi casi!


26/04/2012 18:54:00
38) Attenzione ai falsi blogger!
Ho scoperto che esiste la professione di blogger. sono ragazzi pagati per mettere giudizi pilotati sui vari siti, anche TripAdvisor. da un po' di tempo ricevo giudizi sulla mia attività fatti da blogger che inseriscono anche 10 recensioni al giorno (come fanno a visitare tanti posti al giorno?!??!). TripAdvisor fa finta di niente, non capiscono che tra un po' di tempo le loro recensioni non varranno più niente. La mia attività è recensita dalla Michelin francese e da tante guide fatte da viaggiatori veri con punteggi altissimi, i miei avventori si complimentano sempre. La cosa grave è che i blogger sono commissionati da qualcuno, cioè la concorrenza. I ristoratori che pensano di fare qualche affaruccio pagando i blogger per questo servizio sono soltanto dei poveracci allo sbando: doverebbero preoccuparsi di offrire qualità, cortesia e servizio ai clienti; invece pensano di squalificare la concorrenza al fine di poter sopravvivere. Tutti al lavoro, c'è poco tempo per le sciocchezze, invece per fare la cucina di qualità c'è bisogno di concentrazione, passione, dedizione, attenzione e tempo.


23/04/2012 14:38:00
37) Su TripAdvisor non c'è alcun controllo né tutela della privacy
Vengono fatte recensioni sul mio ristorante assolutamente false, anche da persone che sostengono di aver mangiato determinati piatti che io non faccio nel mio locale o di persone che si lamentano di alcuni menu fissi fatti in giorni di festa nonostante sapessero prima che tipo di menu veniva servito quel giorno... Ho contattato via mail il sito TripAdvisor segnalando queste incongruenze e di tutto rispetto mi hanno risposto minacciandomi che sarebbero passati a vie legali contro la mia società perché io inserivo recensioni a favore della mia azienda! Non so su quali basi sostengono questa teoria, ma è una porcata incredibile! Praticamente non ho mai autorizzato questa società ad inserirmi sul loro circuito quindi non capisco come facciano in modo arbitrario a farlo senza che io possa difendermi!!! Vi chiedo gentilmente a chi posso rivolgermi o se mi potete aggiornare sugli sviluppi di eventuali azioni legali da parte di organi competenti per far sì che questo abominio finisca e che siano tutelati i nostri diritti e sopratutto la nostra privacy...


28/03/2012 10:05:00
36) Una piccola battaglia vinta!
Questa è una piccola battaglia vinta. Purtroppo non c'è solo TripAdvisor, ma anche Booking.com e moltissimi altri sistemi di tutti i generi, dai siti locali ai nazionali o internazionali, che non cancellano le recensioni false. Come gli albergatori devono seguire un protocollo di rispetto alla privacy, dopo questa grande notizia, sarebbe necessario, promuovere insieme, attraverso una sottoscrizione, una mozione valida su tutto e tutti movimentano nomi e notizie scritte non verificate e anonime, scomodando se necessario il garante alla privacy. Sono altresì convinto che il passaparola è stato per anni un segno di successo di un'attività rispetto ad un altra, ma attualmente la recensione è diventata un giochino moderno loggoroico di diffamazione, spesso e volentieri ingiustificata, che andrà regolamentata. è anche vero che, in questo momento stiamo trascurando la nostra professionalità, a causa: della crisi economica, concorrenze sleali, personale non preparato, settori paralleli, cui non faccio nomi, con tassazione agevolata e contributi a fondo perduto e nostri stessi colleghi con cambi di gestione allegri ogni due anni per evitare di versare allo stato ciò che NOI TUTTI siamo costretti a fare. Nel rispetto dei clienti, ma anche di noi stessi e della nostra categoria o stelle, ci stiamo sminuendo con una rincorsa perversa a razionalizzare eccessivamente i costi ed ad abbassare i prezzi, per necessità di fare cassa. Pertanto se la recensione, in futuro sarà garantita, positiva o negativa essa sia, dovrà essere giusto che venga pubblicata sui nuovi sistemi online inseguendo addirittura i nomi o società nei loro peregrinare da un posto ad un altro anche sotto altri nomi, perchè permetterà agli esercenti/albergatori, che mirano a migliorare il proprio nome e la qualità, di elevarsi sugli altri.


08/02/2012 17:51:00
35) Tripadvisor è una porcata immonda
E' capitato anche a noi di ricevere recensioni negative sul mostro locale in Tripadvisor, fatte da stesse persone che mai, dico mai, hanno messo piede nel nostro ristorante. Ad una nostra rimostranza ci è stato detto che le recensioni fatte non potevano essere tolte dal sito. Questo è Tripadvisor, una porcata immonda dove chiunque può danneggiare volontariamente i concorrenti.


05/02/2012 21:30:00
34) Complimenti per questa battaglia
Sono convinto che le cose si metteranno nel giusto verso anche in Italia: quando si perde il controllo di questi strumenti e ibenefici incominciano ad essere minori rispetto ai danni che essi provocano, per forza di cose qualcuno interverrà... Nellaristorazione forse questo problema è ancora più devastante. Complimenti a Italia a Tavola per questa interessante maratonae molto interessante la collaborazione con il portale che fa supervisione.


15/01/2012 19:16:00
33) Vigileremo contro le informazioni false
Dalla collaborazione tra Italia a Tavola e Oraviaggiando speriamo possa nascere un nuovo modo di fare recenzioni sul web,veramente al servizio di tutti, ristoratori e utenti. Gli amici Alberto Lupini e Giovanni Mastropasqua, e io al loro fianco,vigileremo con attenzione per evitare che l'utilizzo di questo potente mezzo possa, come è stato finora, fornire informazionifalse. E speriamo che questa strada sia presto seguita dagli altri per arrivare a quella trasparenza che può solo far bene atutti coloro che svolgono il proprio lavoro con competenza e professionalità. Il nostro appello è rivolto a tutti gli operatori delsettore, con particolare attenzione a chef e ristoratori. Unitevi a fate sentire la vostra voce, noi siamo al vostro fianco.


14/01/2012 18:59:00
32) Un'iniziativa da lodare
Che dire? E' senz'altro una iniziativa da lodare.Non se ne può più di recensioni anonime, false e pilotate.Questo bisognerebbe farlo capire anche a Trip Advisor che ormai è diventato poco credibile.Albergatori e ristoratori finisconoin una sorta di CRIF senza possibilità di cancellazione.


12/01/2012 09:44:00
31) Ottima e lodevole proposta
Facile nascondersi dietro un computer senza essere responsabili di quello che si scrive! Nella libera jungla del web un'iniziativa così fa la differenza ... per chi cerca la qualità! Ottima e lodevole proposta.


11/01/2012 19:28:00
30) Giustissima iniziativa
Siamo con Voi!!giustissima iniziativa


11/01/2012 19:26:00
29) Purtroppo manca la cultura del confronto
Peccato poi però che chi esprime liberamente il suo pensiero viene attaccato dagli altri. Forse è la cultura dle confronto che ci manca a far proliferare l'anonimato...


11/01/2012 19:23:00
28) Coinvolgerò un po' di colleghi
sarà fatto! venerdi sono a Roma per tre giorni e vedro' alcuni colleghi e parleremo di questa iniziativa che sono convinto incontrerà il favore di tutti i professionisti seri che ci sono nel settore! a presto


11/01/2012 19:22:00
27) Serve un impegno dei ristoratori
Ciao Alessandro, contatta un po' di colleghi e vediamo di condividere questa iniziativa


11/01/2012 19:21:00
26) Una santa causa
grande Alberto! era ora!!! basta con le favole! sono a tua completa disposizione in questa santa causa!


11/01/2012 14:51:00
25) Finalmente un'iniziativa seria
Ottimo! Finalmente qualcosa di serio. Non se ne può più di leggere commenti ai limiti della diffamzione. Esprimere verdetti senza avere nessun elemento per farlo. Occorrerebbe imporre anche ai vari tripadvisor, 2spaghi ed altri le stesse regole così da poterci difendere nei confronti di chi sfrutta la rete solo per screditare e diffamare una attività.


11/01/2012 10:20:00
24) Per la concorrenza è troppo facile scrivere recensioni negative
Concordo in pieno con ciò che ha scritto Matteo Scibilia. In merito penso che a qualsiasi avversario in affari su questi portali venga data la possibilità di danneggiare chi lavora seriamente, non avendo probabilmente altre armi necessarie per contrastare la concorrenza si servono vigliaccamente di questi portali per far pubblicare recensioni poco attendibili. Speriamo veramente che qualcosa si muova. Saluti.


08/01/2012 17:21:00
23) Condivido in pieno l'iniziativa
Condivido l'iniziativa a pieno., poichè anche io sono stato recensito più volte da persone mai state al ristorante .Ed é giusto che uno dopo aver recensito, deve mettere la faccia con nome e cognome.


08/01/2012 15:26:00
22) Iniziativa più che giusta
TROVO L'INIZIATIVA PIU' CHE GIUSTA VISTO CHE MI E' CAPITATO PIU' VOLTE DI LEGGERE COMMENTI NON VERITIERI E ESAGERATI, IL MIO PUNTO DI VISTA E' CHE IL CLIENTE HA SEMPRE RAGIONE MA SE DIVENTA UN ARMA DI RICATTO NON LO ACCETTO !!!!!!!!!!!!


08/01/2012 15:23:00
21) Veramente ben fatto
veramente ben fatto... mi congratulo con voi per l'impostazione del sito e la convenienza delle offerte. è un'idea che riesce a soddisfare le esigenze dei ristoratori e allo stesso tempo dei clienti, regalando sconti fino al 50%. ottimo direi! assolutamente da provare


25/11/2011 10:53:00
20) Una mole di fango
Gentile Alberto, sono un lettore del suo "Italia a tavola". L'articolo: "Le false recensioni danneggiano l'Horeca, sul web servono nomi e cognomi", mi ha molto interessato essendo un ristoratore, quello che lei ha scritto nell'articolo fotografa in maniera limpida e chiara ciò che si può subire, senza avere mezzi di difesa nei confronti di personaggi, che trincerandosi dietro un qualunque nick, a riparo da qualsiasi identificazione possono dire tutto ciò che può fare il massimo del danno nei confronti di un pubblico esercizio, non dimenticando di intestare la propria "recensione" col nome del ristorante affinché lo stesso compaia tra i primi risultati quando si fa una ricerca sui motori di ricerca. Capita di leggere e scoprire che la stessa autrice dichiari di "volere, fortissimamente volere" che i gestori del sito, in questo caso si tratta di www.ciao.it le pubblichino la mail di improperi e diffamazioni che le consentono tra l'altro di accumulare benefit e punteggi nonché, anche, un compenso in denaro e se per caso l'oltraggiato e diffamato si azzarda a rispondere in maniera più che civile, l'amministratore del sito lo censura. Mi sono rivolto anche a un avvocato il quale mi ha detto che è molto difficile riuscire a ottenere un qualche risultato tangibile a questa mole di fango in quanto il più delle volte la sede di questi siti è oltre frontiera. Visto che ha affrontato questo tema non secondario e delicato per le sue implicazioni, caratteristico del web, mi piacerebbe avere ragguagli e delucidazioni su come difendersi da questi "agguati" indegni che hanno il sapore della beffa oltre al danno e di cui si rimane vittime impotenti alla mercé di chi, magari per una semplice insofferenza alle regole civili, decide di "sputtanarti" consapevole di una platea praticamente illimitata. Ringraziandola anticipatamente per la sua attenzione, le porgo i miei migliori auguri di buon lavoro e cordialmente a saluto.


10/11/2011 12:36:00
19) Voglio fare causa a Tripadvisor

Salve, mi sono imbattuta per caso su queste discussioni, stavo cercando qualcuno a cui rivolgermi per far causa appunto al sito di tripadvisor, proprio perché sono stata vittima ( diciamo così ) di cattiva pubblicità gratuita e falsa!

Come vedo ci sono tanti imprenditori , non solo della propria azienda, ma anche della loro vita, che hanno avuto lo stesso mio problema. Trovo che, prima di tutto, questo sito non abbia nessun tipo di serietà e rispetto! A me nessuno dei rappresentanti di questo sito e' mai venuto a chiedermi il permesso di essere messa con il nome della mia azienda in mostra sul loro canale di pubblicità ,e perciò credo che non sia legale una cosa del genere, visto che , parlando di un canale di informazione come Pagine Gialle tra i tanti, ti chiede il permesso per essere sugli elenchi degli abbonati e ti rilascia tanto di contratto pure se vuoi un sito tuo con tanto di regole e privacy concordate al momento della firma! .....ora in tutta onesta' devo dire che trovo assurdo che ancora in quest'era tecnologica si dia il permesso a chiunque di impedire la crescita di qualsiasi azienda ( perché marchiata da questi siti ) tramite recensioni che il più delle volte sono false! C'è gente che investe il proprio futuro, specialmente in un periodo come questo , in cui si ha la paura del domani in un paese che politicamente sta sprofondando, c'e  gente che mette a rischio tutti i propri risparmi per far girare e far funzionare un'economia malata credendoci nelle proprie capacita',,c'è gente oltretutto che forse non sa cosa sia il rispetto per il lavoro altrui ed è per questo che si è giunti sino a questo limite! Spero che non si oltrepassi quella sottile linea che ci consente ancora di essere padroni della propria vita, senza lasciarla alla merce' di coloro che non sanno far altro che infangare la dignità della gente onesta che mantiene questo paese pagando le tasse anche di coloro che male sparlano ,evidentemente non hanno nient'altro da fare che dedicarsi a stare tutto il tempo a scrivere recensioni!

Penso di essere una goccia in mezzo al mare ma ci credo nel mio lavoro e mi fa male sapere che non viene più utilizzata intelligentemente la frase: IL CIBO E' UNA QUESTIONE SOGGETTIVA A ME PUÒ PIACERE CIÒ CHE PUÒ NON PIACERE A TE....!!!!!! Così la critica diventa costruttiva e non distruttiva! Scusate se mi sono dilungata nel mio pensiero ma ci sono tante cose ancora da dire....ho il dente avvelenato.....grazie e speriamo in un futuro migliore contribuendo con quello che ognuno può fare e dare!



02/11/2011 18:40:00
18) Limitare o punire vuol dire fare passi indietro
Per una forma, definibile estrema di garantismo, sono contrario alla decisione "parigina". Certamente la rete permette a molti, forse troppi di scrivere in estrema libertà, oltrepassando una linea deontologica. Ma ritengo anche, che il lettore o gran parte di noi, che ulilizza questi mezzi e legge recensioni per decidere dove pranzare è capace di discernimento. Le cattive recenzioni anzi le cattivissime, fanno riconoscere facilmente la non professionalità o la non conoscenza dell''argomento di cui scrive. Stessa polemica potremmo fare sulle guide cartace. Ma tornando al web, non ci dovrebbe lamentare, l'anonimato non esiste, se ci si vuol difendere, si fa denucia e la polizia postale risale all'IP dello scrivente e lo si porta in tribunale. Il resto sono chiacchere al vento. Quello che in raltà personalmente temo, che partendo dall'enogastronomia in rete ogni tentativo anche giustissimo di limitare la libertà di opinione, possa essere usato come "scusa" per limitare altre libertà della rete nel suo complesso, e di conseguenza perdere l'invenzione più grande da quando esiste il mondo, questa agorà virtuale senza confini, che ci invorma senza filtri (con tutti i rischi), che ci fa vedere anche l'altra faccia della medaglia. Si protrebbe risolvere il tutto avendo al compimento dei 16 anni un profilo ed una mail istituzionale, come nel mondo reale abbiamo la nostra carta d'identità. Ma limitare o punire vuol dire fare passi indietro. Trovare soluzioni che preservino la libera circolazione del pensiero vuol dire ragionare come il buon padre di familia che senza paure o interessi di parte affronta i cambiamenti senza guardare al passato.


28/10/2011 10:13:00
17) Più controllo sulle recensioni
Io sono contario a queste recensioni, anche perchè la maggior parte sono fasulle. C'è chi se le fa fare, e chi te le fa per dispetto scrivendo cose non veritiere. Noi cerhiamo di dare il massimo per 365 giorni all'anno, ti fanno una recensione negativa e ti resta li per sempre. Le guide hanno il limite di andare sempre nei ristoranti più blasonati. Bisogna scovare nuovi ristoranti, Noi laoriamo per passa parola. E sono anche contrario che un ispettore venga una sola volta all'anno, per esprimere un giudizio di un duro lavoro di un anno.Su Facebook si vedono benissimo le foto dei piatti che publicano, i ristoranti o osterie, che uno può già immagginare come siano, e vai a vedere su tripadvisor tantissime recensioni tutte positive e a pieni voti. Basta che mettiamo la faccia, nome e cognome, e quello che hai vermente mangiato e pagato.


26/10/2011 11:43:00
16) Si alla libertà di opinione, non alle stupidaggini in libertà
Gentilissimo Sig. Mastropasqua, mi fa piacere sentirle dire che è d'accordo con quanto da me esposto. Credo, tuttavia, che sia giusto fare qualcosa di concreto. Troppe volte mi è capitato di sentir dire, da gente brava e onesta, di essere stati oggetto di assurde critiche, su questi portali, da parte di gente che, con ogni probabilità, non è neppure mai entrata nel loro locale. E' ora di dire basta a tutto questo. Sono per la libertà di opinione e queste guide da una parte hanno sicuramente contribuito ad avvicinare le distanze fra clienti e ristoratori, permettendo di conoscere a distanza le peculiarità di un locale senza difficoltà. Dall'altra hanno messo nelle mani dei disonesti un'arma pericolosissima, cioè la possibilità di diffamare nel completo anonimato. Bisogna scrivere queste regole. Potrebbe iniziare Lei a dare il buon esempio sulla guida per la quale lavora e della quale non ci ha ancora rivelato il nome. Rimango a Sua disposizione, può contattarmi a: sandroroman@alice.it (il mio cellulare glielo comunico privatamente quando mi scrive). E grazie per il suo apprezzamento nei miei confronti.


24/10/2011 09:57:00
15) La verità nella comunicazione ha il suo peso
Condivido appieno il pensiero di Lupini; la comunicazione ha il suo peso nelle attività commerciali e, qualsiasi sia la fonte, deve poter essere verificata se...per l'appunto.. viene lasciata al pubblico dominio. Sono per la libertà di pensiero e parola, ma il petegolezzo, o peggio la diffamazione, lasciamoli al di fuori ...


24/10/2011 09:56:00
14) Poca imparzialità nelle recensioni
Sono d'accordo con quanto dice Alberto, anche perchè le recensioni vengono fatte, alcune volte, dalla stretta cerchia di amici-familiari in modo da far sì che un ristorante possa essere messo in evidenza. è anche vero però che le opinioni sono molto soggettive e bisogna rispettarle, il vero problema credo stia a monte: "chi controlla il controllore?". Il sistema attuale con cui un ristorante riceve le stelle, i cucchiai o le forchette è molto partitocratico. In Spagna, per esempio, se fai parte di una certa schiera di cuochi, anche i loro aiutanti, il giorno che vogliono rendersi indipendenti, iniziano con una stellina Michelin e molte volte ci troviamo davanti a tante "aberrazioni". Spero quanto accaduto in Francia possa mettere un pochino più di ordine nelle centinaia di guide gastronomiche e che la famigerata crisi metta ognuno al posto che più gli compete.


21/10/2011 09:40:00
13) Serve più educazione al linguaggio
Ho letto il commento del Sig. Sandro Romano, persona che apprezzo molto per i suoi articoli sulla cucina storica e per il suo stile sobrio ma acuto (raro in questo settore)... Sig. Romano, condivido quello che dice come condivido il parere di Lupini, ma dall'altro vorrei che riflettessimo su questo: non è solo una questione di filtro ma di educazione al linguaggio. è necessario che questi contenitori di opinioni (come Tripadvisor) non si limitino ad accogliere commenti, ma si preoccupino anche di offrire una linea guida in grado di "educare" il navigante. Sono sensibile a questo argomento perché è da anni che faccio le crociate contro l'inutile diffamazione. La guida (su internet) per la quale lavoro, dal princìpio ha cercato una soluzione a questo problema offrendo ai naviganti una "linea da seguire": raccontiamo la storia del ristorante (senza giudicarlo) offrendo spunti per commenti più sensati. Adesso non è il caso di fare nomi, ma mi piacerebbe poter parlare personalmente con il Sig. Romano e il Sig. Lupini, per far sì che questo editoriale abbia un seguito pratico... della serie: va bene a parlarne, ma dimostriamo che possono esserci soluzioni. Il buon esempio magari aiuta.


20/10/2011 20:04:00
12) Una sfida anche per facebook
Grazie all'editoriale di Alberto Lupini potremmo dimostrare l'utilità di Facebook come arena di confronto pubblico. Il tema è intrigante e, con un pò di coraggio, potremmo esprimere il nostro punto di vista sulla questione. Piccola sfida che vi invito a raccogliere. (i primi 20 con) — con Luciano Pignataro e altre 19 persone


20/10/2011 19:37:00
11) Per fortuna le recensioni false sono poche....
per fortuna sono davvero poche le false recensioni...


20/10/2011 19:36:00
10) Purtroppo anche alle guide su carta manca professionalità
una mia riflessione: ma se manca la professionalità nelle guide cartacee (fatta da professionisti) possiamo pretendere la professionalità/attendibil​ità sul web? (mi spiego...sono stato recensito l'anno scorso su una guida nazionale con dei piatti mai fatti, l'ho immediatamente segnalato al direttore della guida e quest'anno...mi ritrovo sulla guida con gli stessi piatti mai eseguiti....quasi quasi li metto veramente in carta ;-))) )


20/10/2011 17:23:00
9) Serve una scala di giudizio più ampia
Sono pienamente d'accordo, e per quanto riguarda i ristoranti anche una scala più ampia di giudizio, per il semplice motivo che una scala da 1 a 5 è troppo restrittiva, bisognerebe dare un giudizio anche su tutto ciò che riesce a offrire una struttura (ci vorrebbero le stelle come negli Hotel), in modo che un cliente possa dare un giudizio in base alle aspettative della struttura.
...anche perchè siti come trip advisor che mettono nella stessa lista bar-tavole calde-gelaterie con i ristoranti non penso sia giusto!!!


20/10/2011 17:22:00
8) Condivido pienamente
Condivido pienamente.


20/10/2011 17:21:00
7) Bisogna fermare questo "massacro"!
Carissimo Alberto, complimenti. Hai toccato un argomento importantissimo e che mi sta molto a cuore. Praticamente in contemporanea con l'uscita del tuo bellissimo editoriale ne parlavo a Roma con il comune amico Alessandro Scorsone e con uno chef bravissimo e onestissimo massacrato sul web da sconosciuti. Le recensioni devono esser filtrate con attenzione e rispetto, non bisogna dimenticarsi che dietro a un ristorante o un hotel ci sono famiglie e gente che lavora duro per portare a casa la pagnotta. Non si può permettere a chicchessia di sputare sentenze anche perché dietro le false recensioni spesso ci sono concorrenti sleali che si mascherano dietro uno pseudonimo o meglio "nickname". Bisogna fermare questo "massacro" e gli organi d'informazione possono fare molto. Bisogna pretendere massima trasparenza, libertà sì, va bene ma... vigilata. Ben venga anche la recensione negativa ma firmata, dimostrata, dettagliata e circostanziata. Nel Codice Penale esiste il reato di calunnia, sul web tutto è permesso in modo anonimo e non va bene. Italia a Tavola dimostra sempre grande attenzione e rispetto del lavoro svolto dai professionisti del settore Horeca. Continuiamo a farlo anzi facciamo di più, ti propongo di insistere sull'argomento per contribuire in maniera fattiva alla modifica o, per meglio dire, scrittura delle regole che, in verità, oggi non ci sono. Credo che un'importante testata come Italia a Tavola possa dare un grosso impulso in tal senso. Ancora complimenti.


20/10/2011 17:19:00
6) Per i ristoranti ci vorrebbero le stelle come negli hotel!
Sono pienamente d'accordo, e per quanto riguarda i ristoranti anche una scala più ampia di giudizio, per il semplice motivo che una scala da 1 a 5 è troppo restrittiva, bisognerebe dare un giudizio anche su tutto ciò che riesce a offrire una struttura (ci vorrebbero le stelle come negli hotel), in modo che un cliente possa dare un giudizio in base alle aspettative della struttura, anche perché siti come tripadvisor che mettono nella stessa lista bar-tavole calde-gelaterie con i ristoranti non penso sia giusto!!


20/10/2011 14:43:00
5) Pubblicità negativa su TripAdvisor
Condivido le tue riflessioni perché su TripAdvisor mi trovo una recensione fatta con una tal cattiveria da pensare che sia stata fatta da un "collega" o da qualcuno che non è mai venuto nel mio ristorante, perché le cose che dice non sono vere assolutamente. Questa recensione sta lì da molto tempo e non credo mi faccia molta pubblicità positiva... Saluti e buon lavoro.


20/10/2011 09:41:00
4) Stop alle recensioni ingannevoli!
Ho letto il suo articolo con le sue attente osservazioni. Questi importanti siti, che fanno opinione, devono tutelare gli esercizi onde evitare false e ingannevoli recensioni, concorrenza sleale o piccole "vendette", chiedendo la firma di chi scrive, la data in cui hanno dormito nel caso di hotel o copia del conto nel caso di ristoranti. La critica e le lamentele sono salutari all'intero comparto turistico ma devono essere assolutamente veritiere e sopratutto fatte da clienti. Grazie, buon lavoro.


19/10/2011 17:08:00
3) Il direttore ha ragione!
Condivido Alberto Lupini sui giudizi negli alberghi. Il mio albergo (il Chiostro di Bevagna ) in undici anni ha 18 recensioni . Altro hotel in Bevagna in un anno 53 mi suona male: clienti? Amici? Clienti con premio? Le mie 18 recensioni sono reali. Clienti che hanno soggiornato regolarmente. Ma personalmente preferisco il cartaceo tipo: Guida Touring Club o Locande D'Italia… Grazie Saluti


19/10/2011 11:19:00
2) Sì alla libertà di opinione ma mettiamoci faccia e nome
Sono d'accordo parzialmente con le esternazioni di Alberto Lupini. Sono d'accordo, per esempio, sul fatto che le opinioni sul web non si esauriscono in poco tempo, ma rimangono fortemente archiviati nella rete e reperibili al primo clic. Sono anche d'accordo sulla preparazione dei "guidaioli" rispetto ad improvvisati viaggiatori sedicenti gourmet. Ma è anche vero che per merito di migliaia di normalissimi avventori, io personalmente ho potuto scoprire realtà gastronomiche che non avrei mai trovato altrimenti. Le guide "vecchio stampo" hanno il limite di non andare oltre certi nomi blasonati... nessuna redazione ha più il potere di scovare nuovi ristoranti, tanto che si lavora per passaparola e pubbliche relazioni... niente più. A me personalmente interessa - sì - il parere del gastronomo esperto, ma non rinuncerei per nulla al mondo alla critica di un avventore normalissimo che esprime il proprio personale parere. La verità sapete qual è? è  che i commenti "sballati" molto spesso non sono scritti da ignoranti e improvvisati opinionisti ma dai vicini ristoratori o albergatori concorrenti... Il mio punto di vista è questo: lasciamo la libertà di opinione (che rimane sacrosanta) ma mettiamo la nostra faccia, il nostro nome e il nostro cognome... diminuiranno sicuramente i falsari dell'informazione gourmet.


12/10/2011 15:50:00
1) Anche noi ristoratori dobbiamo muoverci
Finalmente qualcosa si muove, e duole notarlo sempre e solo i francesi per primi, qui da noi tante chiacchiere e poca difesa della categoria, quante recensioni fasulle, magari per colpire l'albergatore o ristoratore antipatico. E solo ora, perché colpiti nell'immagine e nell'onore si potrebbe dire, il presidente degli albergatori, Bocca, comincia a reagire, chiedendo regole severe per i blog, Expedia in testa. E noi ristoratori? Quando cominceremo a difenderci, magari cominciando dalle prenotazioni con carta di credito? Il cammino è lungo ma non impossibile, forza!!




Bonduelle
Julius Meiln
Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena

Bonduelle
Julius Meiln

Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
Caviar Giaveri
Centrale del Latte