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Le vacanze in tempo di crisi Puglia la meta preferita in Italia

Nelle vacanze della crisi, sono le regioni del Mezzogiorno d'Italia a far registrare il più alto numero di prenotazioni. In testa alle mete preferite la Puglia, in particolare l'area del Salento e il Gargano. Seguono la Sicilia e la Calabria. Difficoltà per tutte le altre aree balneari nazionali

19 giugno 2012 | 11:10
Le vacanze in tempo di crisi Puglia la meta preferita in Italia
Le vacanze in tempo di crisi Puglia la meta preferita in Italia

Le vacanze in tempo di crisi Puglia la meta preferita in Italia

Nelle vacanze della crisi, sono le regioni del Mezzogiorno d'Italia a far registrare il più alto numero di prenotazioni. In testa alle mete preferite la Puglia, in particolare l'area del Salento e il Gargano. Seguono la Sicilia e la Calabria. Difficoltà per tutte le altre aree balneari nazionali

19 giugno 2012 | 11:10
 

Nonostante il turismo italiano stia registrando una battutta d'arresto, sono le regioni del Sud a primeggiare nelle prenotazioni degli italiani per le vacanze estive, con in testa la Puglia, che da qualche anno ha visto affermarsi la bellezza delle sue coste - l'area del Salento in particolare e il Gargano - e un sistema di accoglienza fatto sia di villaggi medio-grandi che di strutture alternative, come le masserie. Seguono la Sicilia e la Calabria. è quanto emerge dallo studio pubblicato da Jfc, società di consulenza, nel report 'Mode tendenze e previsioni delle vacanze al mare 2012”.



Per quanto riguarda la Sicilia, si pone come buon compromesso tra la qualità dell'offerta ricettiva (indicata dai tour operator in netto miglioramento negli ultimi anni) e il livello di prezzo; il tutto in un contesto storico-ambientale di grande interesse. Buono l'andamento anche per le destinazioni balneari della Calabria, in particolare riscuotono interesse le località di Capo Vaticano (Vv), Capo Rizzuto (Kr) e Golfo di Squillace. Solo queste tre regioni segneranno indici positivi: difficoltà per tutte le altre aree balneari nazionali, sebbene con indici variabili: saranno soprattutto la Liguria e la Campania le regioni che segneranno decrementi a due cifre, anche del -30% del turismo organizzato italiano, seguite dal Lazio.

Minore la flessione (attorno al -15/18%) per le destinazioni balneari della Toscana, della Basilicata, del Molise e del Friuli Venezia Giulia. Dovrebbero soffrire meno, invece, le località balneari dell'Emilia Romagna, grazie alla varietà dell'offerta e alla presenza di parchi divertimento di diverse tipologie, dell'Abruzzo, delle Marche e del Veneto (indici variabili tra il -4% ed il -8%).

Continua la discesa della Sardegna che, seppur resti una delle mete più desiderate, sconta il grosso problema del caro trasporti, in particolare i traghetti, accanto alla percezione di essere una destinazione costosa e con un'offerta considerata a prezzi elevati. Tra le destinazioni "emergenti", primeggiano le isole minori e gli arcipelaghi siciliani: si tratta, comunque, di località di nicchia, richieste da chi è alla ricerca di una vacanza in contesti paesaggisti unici, lontani dalla quotidianità. Analizzando, infine, i punti di debolezza del prodotto mare Italia, i tour operator sono tutti unanimi nell'indicare quale elemento il rapporto qualità/prezzo, considerato assolutamente sfavorevole rispetto alle principali destinazioni del Mediterraneo (Spagna, Grecia, Nord Africa) e del Mar Rosso, a cui si aggiunge una qualità dei servizi non sempre all'altezza e problemi nei collegamenti con le località balneari, spesso difficili e costosi.


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21/06/2012 09:39:00
1) Più corsi di formazione e meno "stelle" nel comparto alberghiero
1) Sembra la scoperta dell'acqua calda. Il problema del turismo italiano è da anni quello descritto dall'articolo. Le regioni hanno fatto a gara a regalare le stelle al sistema alberghiero con la conseguenza che si è creato prima, ed accentuato poi, lo squilibrio nel rapporto prezzo/qualità. A ciò si aggiunge una bassa cultura del servizio e dell'ospitalità unitamente a scarsa professionalità a cominciare da chi dirige o rappresenta la proprietà. Durante la stagione estiva, in molte località anno dopo anno cambiano spesso le gestioni di servizi critici quali la ristorazione, e la "frittata" è fatta. Le soluzioni?
1) Rivedere il meccanismo dell'assegnazione delle stelle nel comparto alberghiero (adottare il sistema francese);
2) corsi di formazione per tutti (non solo per addetti al settore ricettivo);
3) elaborare un meccanismo di valutazione a doppio cieco coinvolgendo tanto i fornitori dei servizi quanto i clienti e valutare i risultati almeno aggregati.





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