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Dolomiti, il turista va a colpo sicuro Anche d’estate i vantaggi dell’inverno

Dolomiti superski raddoppia e diventa “supersummer”, con impianti aperti in estate. Un successo finora la stagione invernale che vede a fianco di impianti rinnovati il nuovo percorso Grande guerra e il Wellbeing factor

di Alberto Lupini
direttore
 
27 gennaio 2014 | 17:47

Dolomiti, il turista va a colpo sicuro Anche d’estate i vantaggi dell’inverno

Dolomiti superski raddoppia e diventa “supersummer”, con impianti aperti in estate. Un successo finora la stagione invernale che vede a fianco di impianti rinnovati il nuovo percorso Grande guerra e il Wellbeing factor

di Alberto Lupini
direttore
27 gennaio 2014 | 17:47
 

Estate o inverno cambia poco, sulle Dolomiti la gente va a colpo sicuro. Siamo in una delle zone turistiche più attrezzate ed avanzate d’Italia, dove fare rete o sistema è da tempo una realtà. Motore del territorio è un’ospitalità che non ha paragoni al mondo, tanto da farne il primo polo mondiale (in competizione con la zone delle trois valleè in Francia) del turismo invernale. L’obiettivo che si sono dati da tempo tutti gli operatori delle province di Bolzano, Trento e Belluno è quello di puntare sul piacere e benessere in montagna. E il risultato è testimoniato oggi da una varietà e qualità delle piste unica al mondo (12 Zone sciistiche in cui utilizzare lo stesso skipass, 450 Impianti di risalita, 1.200 km piste per 3.000 km² di estensione), la buona cucina (sulle Dolomiti c’è forse la più alta concentrazione di ristoranti di alta cucina, a partire dagli stellati Michelin) e il benessere (non c’è praticamente hotel dalle 3 stelle in su che non abbia una SPA).



Cardine di questo esempio di successo è il “Dolomiti superski” che, oltre a rappresentare il carosello sciistico più grande del mondo, si è attrezzato per essere anche il motore dell’estate. Ed ecco che sotto il nuovo marchio “Dolomiti supersummer” l’organizzazione degli impianti caratterizzerà l’offerta dell’estate 2014 garantendo l’apertura di 100 impianti (quasi uno su 4 degli esistenti) e altrettanti eventi in quota.

«Abbiamo fatto in modo – ha dichiarato il presidente Sandro Lazzari in una conferenza stampa tenuta nel nuovissimo rifugio Burz sulle piste di Arabba (Bl) – di garantire a tutti di salire in quota per godersi meglio le emozioni della montagna, sia per affrontate sentieri a piedi, sia con la mountan bike».

E a supporto di questo ci sono pacchetti speciali a punti per famiglie o ciclisti con cui gestire al meglio, risparmiando, le risalite. Il tutto considerando i già ricordati punti di forza del territorio che d’estate non smobilitano certo. È il caso della buona cucina che conta su 5 Culture e tradizioni culinarie, 400 Rifugi a bordo pista con ottima cucina e ben 11 Ristoranti stellati Michelin, come pure dell’offerta legata a benessere e bellezza che si basa su prodotti e ingredienti tipici locali, una elevata formazione professionale, produttori locali di linee Wellness & Beauty e ambienti alpini con materiali naturali, dalla pietra dolomitica al legno.



Un progetto assolutamente innovativo, nella cui presentazione col presidente Lazzari erano presenti anche il direttore generale Thomas Mussner e il direttore marketing Gerhard Vanzi che hanno fatto il punto sull’andamento (positivo) della stagione invernale che si caratterizza per il nuovo circuito della Grande Guerra, che attraversa alcune delle zone in cui si sono svolte battaglie della prima guerra mondiale fra le aree di Arabba, Marmolada, Alleghe, monte Civetta, Cortina 5 torri e Lagazuoi. Un percorso che si avvale di alcuni transfer coi pulmini e che si affianca a quello da decenni più noto del giro dei 4 passi.

Ma vediamo in sintesi alcuni dei cardini del Dolomiti Superski. In primo luogo c’è la certezza di cosa si trova. In stagione invernale ad esempio le piste sono sempre perfettamente innevate grazie a 4570 cannoni che garantiscono 10 tipi di neve artificiale a seconda delle località e che usufruiscono di 150 bacini di raccolta di acqua che in primavera viene poi recuperata ad uso agricolo. E le piste sono anche sempre perfettamente battute grazie a320 gatti delle nevi. Considerando la precisione aggiunta dei sistemi di previsione metereologica, lo sciatore sa quasi perfettamente quando può andare a sciare e questo ha portato anche ad una maggiore elasticità da parte degli albergatori che, complice anche la crisi, accettano prenotazioni diverse dalle tradizionali settimane bianche. Ciò ha permesso al territorio (che per un terzo ricomprende zone a parco naturale) di restare altamente attrattivo anche per gli italiani (che sfiorano il 52% delle presenze invernali), nonché per i tedeschi ed i russi o comunque gli europei orientali che costituiscono gli altri due gruppi importanti dei frequentatori delle Dolomiti.

Rifugio Burz di Arabba

Sicurezza e confort sono le altre soluzioni scelte dai gestori degli impianti per ridurre al minimo le code nei momenti di punta. In questa logica sono stati rinnovati gli impianti Valdaora a Plan de Corones, la cabinovia Danterpices a Selva di Valgardena, la cabinovia a Laurin a Carezza-Nova levante, la seggiovia Alpenrose ad Arabba, oppure sono stati potenziati 24 snow park in tutto il comprensorio dedicati a bambini e giovani interessati al freestyle.

Ci sono poi iniziative come il wellbeing factor che, attraverso un sistema informatico associato allo skipass, permette di calcolare giornalmente il livello di benessere raggiunto in base ai km di pista percorsi e ai dislivelli raggiunti o i nuovi sistemi di aggiornamento sulle piste (comprese cartine 2d) che possono essere consultati dagli smartphone. Insomma se qualcuno avesse nuove idee per rendere ancora più attrattive le Dolomiti, al superski sarebbero pronti a prenderle in considerazione... ma difficilmente ce ne saranno a oggi di innovative e intriganti come queste. Per l’inverno e ora anche per l’estate.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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