Nonostante la multa stabilita dall'Antitrust lo scorso giugno, pari a 8 milioni di euro, che ha visto coinvolte alcune tra le più importanti società di navigazione, i prezzi dei traghetti per la Sardegna per la prossima stagione estiva continuano a risultare più che proibitivi.
Immediata la denuncia dell'Unione nazionale consumatori, che si schiera con forza contro il caro traghetti. Riportiamo la dichiarazione del segretario generale dell'Unc-Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona (nella foto).
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In un momento di difficoltà per il turismo, sarebbe il caso di sostenere il settore piuttosto che ingessarlo con manovre speculative che non fanno altro che creare isolamento e incentivare un circolo vizioso che danneggia sia i consumatori che gli esercenti.
Ogni anno quando i consumatori più previdenti iniziano ad organizzare le vacanze estive, i nostri sportelli vengono presi d'assalto da cittadini indignati dal costo dei traghetti per la Sardegna; il problema è ben noto, tanto che lo scorso giugno l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha multato, a seguito di una nostra denuncia, le compagnie colpevoli di cartello, ma a quanto pare ben poco è migliorato per quanto riguarda i prezzi dei biglietti.
Molti consumatori preferiscono cambiare destinazione per risparmiare, mentre gli irriducibili cercano un mezzo di trasporto alternativo per l'isola, preferendo un volo low cost o optando per il traghetto per la Corsica, per poi spostarsi in auto in Sardegna. Ma i furbi non perdono occasione di guadagno e quindi, come ci segnala il Comitato regionale sardo dell'Unc, anche gli autonoleggi, visto l'aumento di domanda, hanno aumentato i prezzi. Ci auguriamo che il nuovo presidente della Regione Sardegna, che sarà eletto a breve, interverrà con soluzioni mirate che rendano l'isola, già dalla prossima estate, una meta accessibile per gli italiani e per gli stranieri.
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