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Milano, "La Bufala" cala il tris

Inaugurato il terzo locale della catena di pizzerie napoletane in viale Montenero. Nel menu spuntano il risotto alla zucca e la cotoletta e dalle 17 alle 20 arriva anche l'happy hour.

di Guido Gabaldi
 
26 ottobre 2019 | 08:38

Milano, "La Bufala" cala il tris

Inaugurato il terzo locale della catena di pizzerie napoletane in viale Montenero. Nel menu spuntano il risotto alla zucca e la cotoletta e dalle 17 alle 20 arriva anche l'happy hour.

di Guido Gabaldi
26 ottobre 2019 | 08:38
 

Milano e la pizza hanno un rapporto privilegiato, è evidente: tra città ed hinterland le pizzerie sono migliaia, ma i numeri non scoraggiano una grande azienda come Fratelli la Bufala, che continua a sfidare questo affollamento aprendo il suo terzo flagship store (a pochi mesi da quello aperto in San Babila) in viale Montenero, zona vivace e amata dai milanesi anche nelle ore serali.

L'interno del locale (Milano, La Bufala cala il tris)

L'interno del locale

Si tratta di un LaB - La Bufala, un logo che identifica un locale un po’ diverso dagli altri del gruppo, per colori, arredamento e servizio: il forno per le pizze fa riferimento alla simbologia del marchio aziendale, essendo a forma di raggio di sole, e diventa protagonista dello spazio con la sua posizione letteralmente “in vetrina”.

Tavoli in vetrina (Milano, La Bufala cala il tris)
Tavoli in vetrina

In un locale da 84 posti a sedere troviamo la sala all’ingresso e la sala principale, entrambe caratterizzate da grandi vetrate luminose: più all’interno la stanza dedicata alle mozzarelle, una sorta di privé con un tavolo conviviale rettangolare a 12 posti, decorato con una installazione di mozzarelle in ceramica. Con la consueta ironia e leggerezza, Fratelli la Bufala dedica a Milano “Gli alberi delle mozzarelle verticali”, una delle sue Bufaland stories: racconti fantastici, sospesi tra mito e realtà, iconizzati in alcune citazioni sulle pareti dei nuovi flagship store. Anche in questo ristorante è stato infatti realizzato un murales che decora la parete più grande del locale e che raffigura la Bufaland, il mondo immaginario di Fratelli la Bufala, con l’indicazione delle città in cui il marchio è presente.

A Giovanni Galbiati, amministratore delegato, chiediamo lumi sul rilancio del gruppo Fratelli La Bufala. 
«La nuova fase – dice – da quando sono amminstratore del Gruppo, è stata caratterizzata da tante novità a partire dal marchio: è cambiata la grafica ma anche il claim, non siamo più ‘pizzaioli emigranti’ ma ‘pizzaioli nel mondo’, come per ribadire che in sedici anni di lavoro ormai abbiamo messo radici anche all’estero, con quasi settanta punti vendita interni ed esterni ai confini nazionali».

Giovanni Galbiati (Milano, La Bufala cala il tris)
Giovanni Galbiati

Ma al centro dell’offerta ci sono sempre la cucina e la gastronomia campane?
«Sicuramente, ma essendo presenti anche a migliaia di chilometri da Napoli abbiamo scelto di diversificare un po’ l’offerta, e quindi ogni ristorante avrà un occhio di riguardo per le usanze locali: qui a Milano, ad esempio, il menu presenta anche il risotto con zucca e fonduta di caciobufala, e la cotoletta alla milanese. È il modo migliore per dialogare col territorio, senza rinchiudersi dentro una tradizione».

C’è qualche novità anche nel menu?
«Oggi la bufala ci caratterizza in tutte le sue declinazioni, a partire dalla mozzarella proveniente da caseifici selezionati in aree di eccellenza come Aversa, Battipaglia e Caserta; quella di bufala viene offerta in ben 6 versioni Dop, ed è una scelta di altissimo livello, come può vedere sul banco della “bufalata”, all’ingresso del ristorante. Le raccomando anche la selezione di salumi e formaggi di bufala da accostare a focaccia calda, miele e composte».

gnocchi di ricotta di bufala, pomodorini, basilico e mozzarella (Milano, La Bufala cala il tris)
Gnocchi di ricotta di bufala, pomodorini, basilico e mozzarella

Con tutta questa volontà di diversificare, meglio non correre il rischio di trascurare l’origine di tutto: la pizza napoletana verace, in tante versioni diverse, con bufala o mozzarella normale o stracciatella, e si può solo immaginare quante altre tipicità. Ma val la pena di citare anche il cuoppo tradizionale di fritti e verdure pastellate, le crocche di patate, i taglieri di formaggi e di salumi, gli gnocchi di ricotta di bufala con pomodorini, basilico e mozzarella di bufala, le zuppe dell’orto, il cheddarburger e il cheeseburger di bufalo, le insalatone e i dolci con ricotta di bufala.

Una novità assoluta è l’happy hour, prevista tutti i giorni dalle 17 alle 20, dove trovare i cocktail classici ma anche i signature a base di latte di bufala - come il Bufala Sour dal gusto fresco e sour - creati ad hoc dai barman Fratelli la Bufala, con accompagnamento di fingers a base di bufala.

Fratelli La Bufala riprende dunque a correre e a impastare, grazie alla sua nuova immagine e al radicamento nella grande tradizione campana, che si rinnova per riaffermare la qualità unica della gastronomia italiana in tutto il mondo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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