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Aiuti concreti da ristoranti e hotel Terremoto, Tg1 troppo pavone

L'appello lanciato ieri pomeriggio ha già raccolto decine di adesioni. Insieme a Yubuk lanciamo anche un analogo appello rivolto al mondo dell'ospitalità. Nel frattempo al Tg1 sembrano pensare più ai dati di ascolto che alla cronaca (vedi il video da Youtube nel servizio) e le polemiche dilagano

08 aprile 2009 | 14:10
Aiuti concreti da ristoranti e hotel 
Terremoto, Tg1 troppo pavone
Aiuti concreti da ristoranti e hotel 
Terremoto, Tg1 troppo pavone

Aiuti concreti da ristoranti e hotel Terremoto, Tg1 troppo pavone

L'appello lanciato ieri pomeriggio ha già raccolto decine di adesioni. Insieme a Yubuk lanciamo anche un analogo appello rivolto al mondo dell'ospitalità. Nel frattempo al Tg1 sembrano pensare più ai dati di ascolto che alla cronaca (vedi il video da Youtube nel servizio) e le polemiche dilagano

08 aprile 2009 | 14:10
 

 Probabilmente era da prevedere, ma la prontezza con cui il mondo della ristorazione ha risposto al nostro appello di ieri a favore delle popolazioni colpite dal sisma, ci ha sorpreso. Dopo pochi minuti dalla pubblicazione sul portale decine di cuochi, aiuto cuochi, camerieri e operatori hanno con slancio e generosità confermato la disponibilità ad affiancarsi alla grande macchina dei soccorsi e della solidarietà che sta portando aiuti concreti in Abruzzo. Anche con propri mezzi e cucine da campo.

Si va dal singolo cuoco a interi gruppi, da camerieri a professionisti gestionali. In tanti e da ogni parte dell'Italia ci hanno contattato per essere presenti, in prima persona, nel cuore della tragedia. Purtroppo come 'Italia a Tavola” non possiamo concretamente intervenire negli aspetti organizzativi, ma lo possono invece fare la Protezione civile e la Coldiretti a cui ci siamo affiancati inviando, ora dopo ora, le segnalazioni pervenute.

Ci arrivano anche messaggi dai produttori (dal cosentino un produttore di olio vorrebbe, ad esempio, contribuire donando delle bottiglie) e dalle strutture ricettive anche fuori Abruzzo (perfino un agriturismo di Reggio Calabria ha segnalato la propria disponibilità ad ospitare famiglie per le festività di Pasqua). Una solidarietà quindi che non si ferma solo al mondo della ristorazione, ma comprende l'intero comparto dell'ospitalità, (hotel, bed&breakfast, agriturismi…), che anche attraverso le associazioni di categoria (Assoturismo-Confesercenti e Agriturist ) ha fin da subito garantito migliaia di camere a supporto delle famiglie colpite dal sisma.

Viste le richieste, insieme a Yubuk abbiamo quindi ampliato l'appello per cercare anche strutture ricettive che vogliano riservare camere o appartamenti a favore degli sfollati. Anche in questo caso, come stiamo facendo con i ristoratori italiani, verranno coordinate tutte le segnalazioni di disponibilità e comunicate all'unità di crisi della Protezione civile e della Coldiretti che dispone di un campo base presso la sede dell'associazione regionale allevatori abruzzesi.
 
Il TG1 si pavoneggia per il record di ascolti
In tutta questa gara di solidarietà, che coinvolge tutto il Paese e tutte le sue componenti, avremmo preferito non dover commentare la scelta della redazione del Tg1 di comunicare, in forma anche approfondita, i dati di ascolto dei telegiornali, degli speciali, del sito e della trasmissione 'Porta a porta” andati in onda in occasione degli avvenimenti abruzzesi. Ma non possiamo non constatare, avendo raccolto lo sdegno di lettori e amici della rete, che la scelta ha il forte sapore di sciacallaggio. Capiamo che il lavoro del giornalista preveda la fondamentale gratificazione dell'avere un buon numero di ascoltatori, telespettatori o lettori (questo vale anche per noi …), ma per i bilanci c'è sempre tempo! A poco più di trenta ore dal momento in cui la forza della natura ha distrutto L'Aquila, sconvolgendo la vita di migliaia di abruzzesi, il Tg1 ha pensato bene di dedicare ben 1 minuto della sua diretta per fare i propri conti. Evidentemente in Rai sono in controtendenza: mentre al Vinitaly, nei campi da calcio e in numerose situazioni si è pensato ad 1 un minuto di silenzio in Viale Mazzini si è pensato bene di riempire quei 60 secondi gonfiando le piume. Il tutto nell'interesse di chi? Degli abbonati desiderosi, in questi momenti, di sapere se la televisione di Stato fosse seguitissima? Della concorrenza che, ci auguriamo, avrà avuto altro da pensare?

Qui sotto il video sul Tg1 tratto da Youtube. Condividiamo in pieno la posizione di Aldo Grasso, intervenuto proprio sull'argomento, su Corriere.it. A voi i commenti e, ci contiamo, altre risposte ad un appello di pura solidarietà.



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