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Edoardo Raspelli e i 40 anni di carriera Con lui è nata la critica gastronomica

Edoardo Raspelli esordisce nel 1975 sul Corriere d'Informazione, come addetto alla cronaca nera. Dopo poco inizia a recensire ristoranti e dà inizio alla critica gastronomica. Il successo in tv arriva con Melaverde

 
07 ottobre 2015 | 12:06

Edoardo Raspelli e i 40 anni di carriera Con lui è nata la critica gastronomica

Edoardo Raspelli esordisce nel 1975 sul Corriere d'Informazione, come addetto alla cronaca nera. Dopo poco inizia a recensire ristoranti e dà inizio alla critica gastronomica. Il successo in tv arriva con Melaverde

07 ottobre 2015 | 12:06
 

Era venerdì 10 di ottobre 1975, esattamente 40 anni fa: al secondo piano di via Solferino 28, nella cronaca del Corriere d'Informazione, edizione del pomeriggio del Corriere della Sera, era entrato quattro anni prima un ragazzino magro magro, Edoardo Raspelli (nelle foto). L'aveva assunto Giovanni Spadolini ed era stato messo a seguire tutti gli Anni di Piombo di Milano, dal caso Calabresi e Feltrinelli, all'omicidio di Walter Tobagi.

Edoardo Raspelli

Quel giorno però Edoardo Raspelli debuttò con le quattro pagine settimanali volute del direttore del Corinf di quel momento, Cesare Lanza. Fu il boom per quel giornale: 20mila copie in più per le pagelle di Edoardo Raspelli che dava i voti alla cucina e al servizio. Qualche mese dopo, il 7 febbraio 1976, appariva in pagina (singolare per quell'epoca) non solo la foto di Edoardo Raspelli, ma un riquadrato contrassegnato da un "faccino nero" dove il giovane cronista di nera metteva alla berlina il ristorante peggiore della settimana.

Tra minacce, lettere e telefonate anonime, querele(tutte vinte), corone da morto sotto casa, nasceva la critica gastronomica. «Sì, perché fino ad allora c'era solo piaggeria: se qualche cosa andava storto nei ristoranti- ricorda Edoardo Raspelli - tutti se lo tenevano per sé. Io, invece anche se con molta paura, ho obbedito agli ordini di Cesare Lanza».

da sinistra: Cesare Lanza, Ugo Tognazzi e Edoardo Raspelli
Nella foto, da sinistra: Cesare Lanza, Ugo Tognazzi e Edoardo Raspelli

Certo, ai primi del 1900 Hans Bart aveva scritto Osterie d'Italia con prefazione di Gabriele D'Annunzio; più in là Paolo Monelli e Massimo Alberini raccontavano i buoni ristoranti, Luigi Veronelli scriveva libri dal titolo "Italia Piacevole". Lo stesso Pier Maria Paoletti, il "maestro" di Edoardo Raspelli, che raccontava i ristoranti su Panorama e sulla prima pagina del Giorno di Milano, segnalava solo cose positive.

Il 24 gennaio 1985 i ristoranti buoni e cattivi di Edoardo Raspelli approdano su La Stampa, il quotidiano di Torino, nell'inserto TuttoDove curato da Franco Pierini; pochi anni dopo, la critica dei ristoranti si allarga anche a quella degli alberghi. Oggi, quella del quotidiano La Stampa è l'unica rubrica critica sugli alberghi di tutto il giornalismo italiano. Edoardo Raspelli è approdato in televisione dove ha riscosso grande successo con la trasmissione “Mela Verde”. Qualche mese fa ha ricevuto a Firenze il Premio Italia a Tavola, per avere vinto il Sondaggio sul Personaggio dell'anno 2014 nella categoria Opinion leader.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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