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La superstizione a tavola ...in un giorno particolare: venerdì 13!

Vincenzo D’Antonio, corrispondente di Italia a Tavola, è intervenuto a “Tg2 Insieme” per raccontare le credenze e le superstizioni legate alla tavola: dal sale versato al pane capovolto, fino al modo di versare il vino

 
13 marzo 2015 | 18:19

La superstizione a tavola ...in un giorno particolare: venerdì 13!

Vincenzo D’Antonio, corrispondente di Italia a Tavola, è intervenuto a “Tg2 Insieme” per raccontare le credenze e le superstizioni legate alla tavola: dal sale versato al pane capovolto, fino al modo di versare il vino

13 marzo 2015 | 18:19
 

Oggi, venerdì 13 marzo, “Tg2 Insieme”, la trasmissione quotidiana del mattino del Tg2, brillantemente condotta dalla giornalista Marzia Roncacci, ha focalizzato l’attenzione, complice la concomitanza del giorno della settimana e del giorno del mese (venerdì 13) sulla superstizione e particolarmente sulla superstizione a tavola. E noi di “Italia a Tavola” abbiamo funto, se così si può dire, da ameni consulenti (per vedere l’intervento di Vincenzo D’Antonio a Tg2 Insieme, clicca su QUESTO LINK e vai direttamente al minuto 11:00).

Vincenzo D'Antonio

Raccontini garbati delle superstizioni a tavola. Il sale, guai a versarlo. La saliera che non passa mai di mano in mano ma va sempre poggiata sul tavolo. Saliera che, lo ricordiamo, va sempre messa per primo oggetto sul tavolo quando si apparecchia e va sempre tolta per ultima allorquando si sparecchia.

Giuda versò sale sulla tavola durante l’Ultima Cena. Ed il numero dei commensali dell’Ultima Cena, il famoso 13 (Gesù con i suoi 12 Apostoli), è sempre rigorosamente da evitare quando ci si accomoda a tavola. A Napoli esiste addirittura il ruolo del “quattordicesimo”, ovvero il parente disponibile e compiacente che si presta, lauto pranzo la ricompensa, ad essere il quattordicesimo commensale al desco.

Mai il pane capovolto sulla tavola, dacché il pane capovolto, che nessun altro toccava, era destinato al boia. Mai versare il vino con il palmo della mano verso il basso: sottende tradimento.



Le cose buone. Mangiare le lenticchie nell’ultimo giorno dell’anno come auspicio di tanti soldini che arrivano nel nuovo anno. Ed i 12 chicchi di uva, uno per ogni mese del nuovo anno, a propiziare un anno lieto.

Sì, solo superstizioni, che a crederci si passa per ignoranti. Padroni di non credere alle superstizioni, ma attenti, perché... non crederci... porta male!!!

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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