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Bonus terme, il giorno X è arrivato ma i posti disponibili già scarseggiano

Con un plafond di 53 milioni di euro, l'incentivo da massimo 200 euro per i servizi termali copre una platea di soli 265mila utenti. Molti di questi hanno già prenotato dal 28 ottobre

 
08 novembre 2021 | 10:52

Bonus terme, il giorno X è arrivato ma i posti disponibili già scarseggiano

Con un plafond di 53 milioni di euro, l'incentivo da massimo 200 euro per i servizi termali copre una platea di soli 265mila utenti. Molti di questi hanno già prenotato dal 28 ottobre

08 novembre 2021 | 10:52
 

Il giorno X per usufruire del bonus terme è arrivato: dall’8 novembre i cittadini che ne hanno fatto richiesta potranno utilizzare uno sconto del 100% sui trattamenti termali per un tetto di spesa massimo di 200 euro a persona. L’incentivo ideato dal Governo per rilanciare il termalismo italiano dopo la crisi pandemica, però, rischia di scontrarsi con qualche difficoltà: dalla ridotta platea dei possibili beneficiari (circa 265mila in totale) alle informazioni da dare agli utenti passando per una dose di burocrazia non richiesta per le strutture termali chiamate a inserire, di volta in volta, i dati dei clienti sulla piattaforma online attraverso cui riscattare il bonus.

Bonus terme, dalle 12.00 dell'8 novembre scatta l'emissione dei bonus ma i posti già scarseggiano Bonus terme, il giorno X è arrivato ma i posti disponibili già scarseggiano

Bonus terme, dalle 12.00 dell'8 novembre scatta l'emissione dei bonus ma i posti già scarseggiano

 

Dalle 12.00 dell'8 novembre scatta il click-day

Dalle 12.00 i clienti che ancora non lo avessero fatto nei giorni scorsi, potranno ufficialmente prenotare il trattamento termale prescelto direttamente presso gli stabilimenti. L’elenco delle terme che aderiscono all’iniziativa si può trovare sul sito di Invitalia. Tutti i cittadini italiani maggiorenni, senza limiti Isee o legati al nucleo famigliare, possono utilizzare il bonus una tantum. Lo sconto è quindi individuale, non cedibile a terzi e svincolato dall’acquisto di ulteriori servizi. Effettuata la prenotazione, i clienti avranno 60 giorni di tempo dalla data di emissione per sfruttare il bonus.  E già qui si pone il primo problema. Con una dotazione pari a 53 milioni di euro, infatti, l’intervento del Governo rischia di estendersi a una platea limitata: circa 265mila persone secondo i conti del Codacons. E già si parla di overbooking. Prima del click-day, infatti, è bastato il go live della piattaforma di Invitalia per l’accreditamento delle imprese termali (avvenuto il 28 ottobre) a spingere gli utenti a prendere informazioni e, in alcuni casi, prenotare un servizio termale in sconto. Di fatto, quindi, l’8 novembre diventa una data X più per gli stabilimenti termali che per i cittadini.

Il bonus può essere utilizzato una tantum da cittadini italiani maggiorenni per un valore massimo di 200 euro Bonus terme, il giorno X è arrivato ma i posti disponibili già scarseggiano

Il bonus può essere utilizzato una tantum da cittadini italiani maggiorenni per un valore massimo di 200 euro

 

Ne sono un esempio i casi riportati dal Sole 24 Ore. Come le Terme dei Papi a Viterbo: 25mila richieste di prenotazione in due giorni che hanno portato alla chiusura delle stesse. Effetto simile anche nella destinazione di Bagno di Romagna in cui diverse strutture hanno comunicato di essere sold out. Alle Terme di Saturnia, invece, prenotare è ancora possibile ma «in considerazione dei volumi delle registrazioni pervenute, le richieste di modifica o cancellazione devono pervenire via email e verranno trattate nel più breve tempo possibile», avverte la direzione.

 

Terme pronte, clienti un po' meno

Come già riportato da Italia a Tavola, infatti, le 186 strutture accreditate (di cui la maggior parte, 74, in Veneto) nell’avvicinarsi alla data dell’8 novembre hanno visto innalzarsi di fronte a sé un muro di incombenze burocratiche che rallenta l’attività. «Di richieste ne stanno arrivando tantissime ma le prenotazioni effettive stentano, si contano sulle dita di una mano. Questo perché i clienti non hanno capito come e quando si può sfruttare il bonus, non hanno letto le regole e a noi spetta il compito di farlo. Stiamo cercando di prendere le misure anche noi, anche perché abbiamo a che fare con clienti non abituali, che vengono per “stare in piscina” e non per i trattamenti veri e propri. E poi ci chiedono prenotazioni per un weekend, quando il nostro cliente standard si ferma almeno per una settimana. Insomma, se l’obiettivo è quello di risanare l’economia è uno strumento valido, ma servono degli strumenti in più e un po’ più cultura del turismo termale» aveva spiegato l’ufficio marketing del Gb Thermae Hotel di Milano.

Per non parlare delle operazioni più gravose, ossia il ricevimento e il trattamento dei dati del clienti. Per prenotarsi quest'ultimo deve inviare al centro termale nome, cognome, codice fiscale, email, telefono, importo del bonus richiesto. E deve concedere l’autorizzazione al trattamento dei dati per la privacy. Poi non resta che attendere la conferma della concessione del bonus. Tocca alle strutture caricare tutte queste informazioni nella piattaforma realizzata ad hoc, con conseguenti spese in termini di tempo e risorse (umane) da destinare a tale incombenza,

 

 

 

Federterme positiva: «Gli italiani riscopriranno il vero termalismo»

Nonostante ciò, e nonostante il tentativo di per il momento andato a vuoto di estendere la platea dei beneficiari (ossia, aumentare il plafond per l’incentivo), Federterme si è detta positiva: «Il bonus terme consentirà alla clientela italiana di riscoprire il vero termalismo», ha affermato nei giorni scorsi Massimo Caputi, presidente di Federterme. In ballo, c’è la possibilità di rilanciare il settore e agganciare un trend sempre più emergente, quello del turismo sanitario: «Oggi l’attesa e la richiesta dei cittadini per i servizi termali è molto elevata. I clienti non cercano solo spa e centri benessere ma dei veri e propri centri specializzati. Le terme, quelle riconosciute dal ministero della Sanità, sono dei veri e propri presidi sanitari dove cura e prevenzione valgono il viaggio e contribuiscono allo sviluppo di un turismo sanitario che ha target ben precisi e identificabili», ha sottolineato Caputi. Il tutto con il benestare delle attività del territorio in cui sorgono i centri termali. «Con i propri servizi, le terme concorrono a destagionalizzare i flussi turistici allungando la stagione di diverse località richiamando un target chiaro e preciso», ha concluso Caputi. Non a caso, come affermato da un'indagine del Cna (Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa) Turismo e Commercio, il bonus terme può dare vita a un flusso economico aggiuntivo pari a 200 milioni di euro generato da circa 260mila turisti e dai loro circa 500mila pernottamenti.

 

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