A un anno dallo scoppio della pandemia, la
Lombardia è pronta a gettarsi alle spalle ritardi, errori e imprecisioni per puntare dritta all'obiettivo della
vaccinazione di massa. E per riuscirci, prima Regione in Italia, ha deciso di coinvolgere direttamente le
aziende. La Regione ha infatti firmato un protocollo di intesa con Confindustria, Confapi e l'Anma (associazione dei medici competenti) che presto potrebbe essere esteso anche ad altre Regioni italiane. Contestualmente, la
Confindustria nazionale ha presentato un piano di vaccinazione in azienda al Governo affinché il mondo delle imprese e quallo sanitario siano allineati nel momento in cui la campagna vaccinale marcerà a pieno regime.
La Regione Lombardia apre alle vaccinazioni in azienda
Moratti: non è una corsia preferenziale«È un allargamento che ci consente di avere minore tensione sugli
ospedali perché il vaccino potrebbe essere somministrato in altre strutture», ha spiegato la vicepresidente della Regione Lombardia e assessore al Welfare,
Letizia Moratti.
Come per il caso dei supermercati, questa iniziativa congiunta non andrà a toccare le liste delle categorie prioritarie né rappresenteranno un canale preferenziale. Piuttosto, si tratta di un percorso parallelo che ha l'obiettivo di aumentare la
capillarità delle vaccinazioni. La delibera della Regione Lombardia è stata inviata al commissario per l’emergenza Covid, il generale Francesco Figliuolo. Tocca a lui definire le modalità esecutive.
Confindustria: possibile vaccinare 300-400mila lavoratori«Apriamo le porte delle
fabbriche per uscire più in fretta da questa emergenza - ha affermato il presidente di Confindustria Lombardia,
Marco Bonometti - Basta chiacchiere, dobbiamo fare azioni, intervenire. I vincoli sono due: gli
spazi dove fare le vaccinazioni e la
disponibilità dei vaccini. Nelle prossime settimane condivideremo il protocollo e le modalità applicative con il sindacato come abbiamo fatto con i protocolli per la sicurezza in azienda». Secondo le prime stime, in questo modo si potrebbe arrivare a vaccinare 300-400mila
lavoratori. «Potremmo fare 150 mila vaccinazioni alla settimana,
coinvolgendo anche i familiari dei dipendenti. Mi auguro che l’iniziativa parta subito», ha proseguito Bonometti. Per
Maurizio Casasco, presidente di Confapi «coniugare salute e attività produttive è fondamentale, da medico cercherò di portare la mia esperienza e il contributo, prima vacciniamo tutti meno contagi avremo e meno varianti avremo».
Ovviamente, come ogni buon proposito, anche questo
deve fare i conti con la realtà. Ossia: dosi di vaccino ancora troppo scarse e difficoltà nella gestione in azienda delle fiale (con alcuni vaccini che devono essere conservati a -70-80 gradi).
Il più grande hub italianoNel frattempo, sempre la Lombardia accelera sul piano vaccinale regionale allestendo il primo
drive through al parco di Trenno. Opera della Difesa, il punto vaccinale è il più grande
hub d'Italia ed è già attivo (sebbene ancora a ritmi di 100 somministrazioni al giorno). «Per vincere la battaglia contro il Covid bisogna mettere in campo ogni sforzo, senza risparmio di energie», ha commentato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini.