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Green pass europeo al via. Ecco cosa c'è da sapere

Il certificato verde europeo entra in vigore l'1 luglio. Nonostante alcune criticità, lo hanno scaricato già 200 milioni di cittadini europei. Ecco come ottenerlo e a cosa serve, oltre al turismo

 
01 luglio 2021 | 16:26

Green pass europeo al via. Ecco cosa c'è da sapere

Il certificato verde europeo entra in vigore l'1 luglio. Nonostante alcune criticità, lo hanno scaricato già 200 milioni di cittadini europei. Ecco come ottenerlo e a cosa serve, oltre al turismo

01 luglio 2021 | 16:26
 

Dall'1 luglio è ufficiale il green pass europeo con cui è possibile varcare i confini nazionali senza essere soggetti ad alcuna restrizione (leggi: quarantena) nei Paesi di destinazione all'interno dell'Unione Europea. A rendere possibile l'utilizzo di questo strumento, un accordo a livello continentale promosso da Bruxelles che ha messo a disposizione degli Stati membri la piattaforma tecnologica per rendere "leggibile" il certificato di ogni cittadini comunitario.

Green pass europeo in vigore dall'1 luglio  Green pass europeo al via Ecco cosa c'è da sapere
Green pass europeo in vigore dall'1 luglio


Una misura attesa che ha già "conquistato" 200 milioni di cittadini

Che la misura fosse attesa, soprattutto in vista delle vacanze estive, lo dicono i numeri snocciolati dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen: «Sono già stati generati più di 200 milioni di certificati». Un successo visto il tortuoso cammino che ha portato a questo progetto con fughe in avanti (per prima la Grecia) e problemi legati alla privacy (che anche in Italia hanno visto protagonista il Garante). «A marzo, abbiamo promesso di avere un sistema a livello dell'Unione europea per facilitare i viaggi gratuiti e sicuri all'interno dell'Unione entro le vacanze estive. Ora possiamo confermare che il sistema di certificazione digitale Covid dell'Ue è attivo e funzionante. Il Certificato Digitale Europeo Covid è il simbolo di un'Europa aperta e sicura che si sta aprendo con cautela mettendo al primo posto la tutela della salute dei nostri cittadini», ha affermato von der Leyen.

I nodi da risolvere: numero di vaccinazioni, sicurezza e limiti di utilizzo

Con l'ufficialità, però, non sono scomparse alcune criticità. Innanzitutto, è partita una riflessione sull'opportunità o meno, visto il propagarsi della variante Delta, di rendere effettivo il green pass con due dosi di vaccino somministrato (mentre per ottenere il certificato verde Covid-19 italiano ne basta una). In secondo luogo, c'è da chiarire la problematica riscontrata da alcuni cittadini di una mancata registrazione della seconda dose in caso di vaccinazione eterologa (dopo l'abbandono dei richiami con Astra Zeneca). A questo si aggiunge il tema della sicurezza informatica, con la Polizia di Stato che ha messo in guardia gli utenti da tentativi di fronde via Whatsapp (con falsi account che richiedono al destinatario meno attento digitalmente parlando di fornire i propri dai per ottenere la certificazione). Infine, c'è il tema dell'estensione dell'utilizzo della certificazione. Oltre ai viaggi, quando si deve usare?

Su questo tema, negli ultimi giorni di giugno, da Bruxelles è arrivato l'invito agli Stati membri di estendere la richiesta di green pass a tutti i partecipanti a eventi, concerti, fiere e pure ristoranti. Una posizione, quest'ultima, sostenuta fin da subito anche da Italia a Tavola e che permetterebbe una maggiore sicurezza durante il servizio al tavolo; soprattutto all'interno. Nel frattempo, va ricordato, che a livello nazionale il certificato verde è già richiesto per partecipare ai banchetti di nozze e - molto probabilmente - per entrare in discoteca.

Cos'è il green pass europeo

A scanso di equivoci, però, meglio approfondire i dettagli del certificato verde Europeo a cui, va subito detto, si raccorda il green pass nazionale attivo dal 17 giugno.

Il documento viene rilasciato ai cittadini vaccinati (dopo 14 giorni dall'ultima dose ricevuta), con un risultato negativo al test molecolare/antigenico o guariti dal Covid. Per accertare lo stato di immunizzazione, tutte le informazioni vengono veicolate attraverso un Qr Code (che contiene: anagrafica del soggetto, ente che ha rilasciato il certificato e codice identificativo unicovo con dettagli su tipo di vaccino e/o tampone effettuato) e va presentato all'ingresso del Paese di destinazione così da evitare la quarantena all'arrivo oppure di essere sottoposti a ulteriori test. Su questo, tuttavia, manca ancora omogeneità fra i diversi Paesi europei.

Per ottenere il green pass, sarà necessario scaricarlo dalla piattaforma digitale messa a punto da ogni singolo stato. Per l'Italia, basta seguire le indicazioni contenute nell'sms che il ministero della Salute invia ai cittadini. Per chi fosse meno avvezzo all'utilizzo degli strumenti digitali, però, si può sempre far affidamento al medico di base o al circuito delle farmacie.




© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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