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Come avere successo nel food retail? La parola a chi ce l’ha fatta

Grom, Rossopomodoro, Caffè Napoli Exytus, Gioia Group, Flower Burger, Kebhouze, Yume Ramen hanno parlato di come ci si è adattati alle esigenze dei clienti e dei nuovi format di successo all'Out Of Home Connect

 
03 ottobre 2023 | 14:10

Come avere successo nel food retail? La parola a chi ce l’ha fatta

Grom, Rossopomodoro, Caffè Napoli Exytus, Gioia Group, Flower Burger, Kebhouze, Yume Ramen hanno parlato di come ci si è adattati alle esigenze dei clienti e dei nuovi format di successo all'Out Of Home Connect

03 ottobre 2023 | 14:10
 

Lo scorso 14 settembre si è tenuta a Milano all’Out Of Home Connect, la quarta edizione dedicata all’innovazione fuori casa, organizzato da Retail Hub. Retail Hub nasce nel febbraio 2020 grazie all’idea di Antonio Ragusa e Massimo Volpe. Retail Hub mette in contatto le aziende con le tecnologie più dirompenti, risolvendo le inefficienze dei sistemi e fornendo gli strumenti necessari per incrementare il proprio business. L’evento recente ha voluto fare il punto della situazione di un settore che ha subito grandi trasformazioni, soprattutto in questi ultimi anni.

Come avere successo nel food retail? La parola a chi ce l’ha fatta

Food retail, quali sono le strategie di business vincenti

Gli esempi di Flower Burger, Kebhouze, Yume Ramen

Abbiamo ascoltato interventi di protagonisti attuali come: Grom, Rossopomodoro, Caffè Napoli Exytus, Gioia Group, Flower Burger, Kebhouze, Yume Ramen, che hanno raccontato le loro esperienze e novità, le innovazioni e le nuove strategie di business. Soprattutto durante la pandemia abbiamo visto il successo del delivery, non solo quanto sia cambiato il consumatore e dell’importanza della tecnologia. Ciascuno dei partecipanti all’incontro ha raccontato la propria esperienza e dell’evoluzione dell’azienda. Il primo a parlare è stato Matteo Toto, owner di Flower Burger, il primo vegan fast food per punti vendita al mondo che ad oggi conta 23 store in Italia, Francia, Olanda e Regno Unito. Il brand italiano, nato per sopperire all’assenza sul mercato nazionale di una proposta vegana di fast food. Nel laboratorio vengono testate le nuove ricette, tanto che a volte sono costretti ad assaggiare dai 15 ai 40 ricette. È riuscito a creare un marchio internazionale, che motivasse i clienti ad avvicinarsi all’alimentazione basato sulle piante, senza dover rinunciare al gusto, grazie ad un’ampia proposta di hamburger colorati e dessert vegani realizzati con ingredienti 100% naturali.

Marco Micangeli, ceo di Kebhouze, la catena di kebab premium lanciata da Gianluca Vacchi, ha invece parlato di questo nuovo segmento di mercato che prima non esisteva e di come il brand abbia contribuito a valorizzare questo prodotto, grazie soprattutto all’utilizzo di carne 100% italiana (tre tipi di carne) con fornitori in esclusiva, senza escludere il vegano con farina di piselli e l’annuncio di una apertura a Londra.

Come avere successo nel food retail? La parola a chi ce l’ha fatta

Antonio Ragusa, fondatore di Retail Hub

«Cosa conquista il cliente? Il caffè con la cremina»: l’esperienza di Caffè Napoli testimonia quanto sia importante l’innovazione senza dimenticare mai il proprio core business. Fabio Compagnoni, ceo e co-founder di Caffè Napoli Exytus, il caffè napoletano più amato dai milanesi, presente nel capoluogo lombardo con 17 punti vendita, ha raccontato la nuova fase di sviluppo del brand e di nuove future aperture. Elementi fondamentali del suo marchio? L’apertura su strada, la temperatura della tazzina, le tessere acquistate in anticipo per fidelizzare la clientela, il prezzo contenuto e aumentato solo di dieci centesimi a marzo 23 e fornitori consolidati. La prima parte si è conclusa con Filippo Gullotta, co-founder di Yume Ramen, catena di ristoranti giapponesi che conta 23 punti vendita in Italia, e che mira a nuove aperture forte del successo. Vuole portare in Italia la vera filosofia giapponese, sia nei prodotti che per le modalità di consumo. Il Ramen è il cibo dell’anima giapponese, dagli ingredienti semplici: brodo a lunghissima cottura, noodles, guarnizioni di verdure e carne. La loro armonia trasforma in qualcosa di perfetto. Sono locali dove ci si siede dove c’è posto, qui si gusta solo il ramen, niente caffè o dolce.

Le strategie di business secondo Rossopomodoro, Bun Burgers e Grom

La seconda parte ha visto nuovi servizi e di nuovi progetti, anche in ottica di sostenibilità. Nicola Saraceno, ceo di Rossopomodoro, la catena di pizzerie napoletane, ha raccontato le nuove aperture; Simone Pescatore, brand general manager di Bun Burgers  che ha raccontato la sua nuova esperienza nel gruppo con uno dei suoi marchi più promettenti, Bun Burgers, il classico hamburger newyorkese cucinato con tecnica smash, che si affianca alla versione vegetale e 100% proteica, il beyond meat, con il suo approccio sostenibile.

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In ultimo Sara Panza, general manager di Grom, fiore all’occhiello di Unilever che ha da poco compiuto 20 anni: un nuovo punto vendita a Milano, in corso Garibaldi, su due piani, con dehor esterno, circa 12 nuove aperture sino alla fine del 2023 e un modello di business sempre più focalizzato sull’omnicanalità. Tutti i marchi hanno sottolineato la difficoltà di reperire il personale, che non è una prerogativa italiana, ma si estende anche all’estero, soprattutto in Inghilterra dopo la Brexit. Il segreto del successo? Investire in formazione interna con premi fedeltà con benefit, come la palestra o la polizza sanitaria.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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