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Turismo, Gattinoni: «Grande inizio di 2023, ma restano problemi irrisolti»

Il presidente del Gruppo Gattinoni, Franco Gattinoni, ha fatto il punto della situazione sul momento del settore turistico. Bene l'apertura del nuovo anno, però ci sono alcune falle da colmare

 
30 marzo 2023 | 17:15

Turismo, Gattinoni: «Grande inizio di 2023, ma restano problemi irrisolti»

Il presidente del Gruppo Gattinoni, Franco Gattinoni, ha fatto il punto della situazione sul momento del settore turistico. Bene l'apertura del nuovo anno, però ci sono alcune falle da colmare

30 marzo 2023 | 17:15
 

Il fondatore e presidente del Gruppo Gattinoni, Franco Gattinoni, in occasione delle celebrazioni per i 40 anni di attività del gruppo nel turismo, ha detto la sua in merito alla situazione attuale di uno dei settori che trainano il nostro paese: «Finalmente nel 2023 siamo ripartiti alla grande, non parlerei ancora di consolidamento, perché ancora dobbiamo chiudere dei bilanci - ha raccontato Gattinoni ad Askanews. Dal primo gennaio stiamo lavorando benissimo e con numeri importanti, purtroppo devo dire che restano dei problemi irrisolti, come quello dei volati in Italia per il comportamento delle compagnie low cost. Un altro problema è quello dei passaporti, che è una situazione ridicola che sta venendo risolta, ma per ora ancora non lo è stata. Altre problematiche che stiamo riscontrando riguardano le difficoltà di recruiting, noi stiamo inserendo tanti giovani, però una maggiore attenzione al settore del turismo in ripartenza ci vorrebbe, magari con qualche intervento di sgravio fiscale sui costi dei nostri dipendenti».

«In Italia - ha aggiunto Gattinoni - la politica va su una strada e l’economia va su un’altra. Forse le imprese meriterebbero una politica più attenta e più informata. Abbiamo avuto incontri con il ministro del Turismo Daniela Santanchè, si è dimostrata molto disponibile, stiamo aspettando qualche risposta, soprattutto sul trasporto aereo. Abbiamo moltissimi posti volo che non riusciamo ad affidare, perché servono 500 o 600 euro per andare in Sicilia o in Sardegna. E non abbiamo garanzie su questi stessi voli, non riusciamo ad avere un volato sull’Italia come ci meritiamo».

 

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