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Salviamo il “Mare Nostrum” insieme: a Parma una mostra di Delicius

Attraverso installazioni, fotografie, video e testimonianze, la mostra sensibilizza il pubblico sulla critica situazione dei nostri mari, sommersi da una quantità allarmante di rifiuti plastici

di Emanuela T. Cavalca
 
16 maggio 2024 | 11:28

Salviamo il “Mare Nostrum” insieme: a Parma una mostra di Delicius

Attraverso installazioni, fotografie, video e testimonianze, la mostra sensibilizza il pubblico sulla critica situazione dei nostri mari, sommersi da una quantità allarmante di rifiuti plastici

di Emanuela T. Cavalca
16 maggio 2024 | 11:28
 

Si stima che negli oceani di tutto il mondo ci siano tra 15 e 51 trilioni di tonnellate di oggetti di plastica. Per sensibilizzare su questo tema, al centro espositivo della Fondazione Monteparma è stata inaugurata la mostra "Mare Nostrum", dedicata al mare e aperta fino al 28 luglio. Delicius celebra il suo cinquantesimo anniversario con questa esposizione, ricca di significati e anche di denuncia.

Salviamo il “Mare Nostrum” insieme: a Parma una mostra di Delicius

Mare Nostrum, una mostra di Delicius dedicata al mare

Nata nel 1974 a Parma, Delicius sviluppa, produce e commercializza conserve di pesce. Oltre alla sede di Parma, ha cinque stabilimenti di trasformazione in cinque diversi paesi della fascia mediterranea, vende e 23 milioni di confezioni vendute in un anno. Nel 2023 è diventata una Società benefit (Sb): in aggiunta all'estrema attenzione nei confronti della filiera produttiva Delicius integra nel proprio oggetto sociale, quindi, l'impegno di generare un impatto concreto, positivo e durevole sia sulla società e sulla biosfera.

Mare Nostrum: un viaggio emozionante per salvare il nostro mare

«Oggi come società benefit, la salvaguardia del mare e degli oceani è diventata parte integrante del nostro modo di fare impresa.», sottolinea Emilio Rizzoli, presidente di Delicius. Il percorso della mostra si svolge attraverso dodici stanze di approfondimento pensate in un crescendo emozionale. Nella prima sala troviamo una splendida anfora antica, coperta di concrezioni dovute al mare. Nell'antichità di conservava il cibo nelle anfore, il sale già nell'antichità era usato per evitare che i prodotti si deteriorassero. Gli antichi Romani erano ghiotti di “garum” una salsa, creata in apposite vasche, a base di interiora di pesce e sale.  Dobbiamo arrivare all'Ottocento per scoprire una nuova tecnica di conservazione: la sterilizzazione in un contenitore ermetico. Nascono quindi scatolette colorate e con immagini legate alla storia o personaggi, come quella di Giuseppe Verdi. Da sempre la pesca è stata portata avanti nel rispetto dell'ambiente. Oggi oltre 3 miliardi di persone dipendono dal mare, ma la pesca illegale rischia di mettere in difficoltà il delicato equilibrio delle specie marine».

Anche l'arte entra in questa esposizione: Giacomo Cossio ha voluto creare un'opera vivente. Un giardino pensile completamente verniciato di nero: rappresenta gli inquinanti industriali che stanno devastando il mare. Nel corso della mostra le piante ritorneranno a germogliare, togliendosi la vernice di dosso. Per ricordare che si può sempre ritornare alla vita. L'esposizione, realizzata in collaborazione con Fondazione Monteparma e APE Parma Museo rimarrà aperta fino al 28 luglio. Ci auguriamo si trasformi in una mostra itinerante perché merita di essere vista da tutti.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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