C’è un momento, sotto Natale, in cui tutti diventano cuochi migliori di quanto siano davvero. Si cucina di più, si litiga meno (forse), si invitano amici, si improvvisa. Ed è proprio lì che entra in scena il grembiule di MasterChef, quello firmato Siggi, che negli anni è riuscito a uscire dalla televisione e infilarsi nelle cucine di casa senza fare troppo rumore. Lo si riconosce subito, certo, ma soprattutto funziona perché è una cosa semplice: indossarlo dà l’idea di potersi mettere alla prova. Anche se si sta preparando una pasta al forno, non una Mystery Box.

I grembiuli di Masterchef firmati Siggi
MasterChef 15: la cucina come gara (e come tentazione domestica)
MasterChef Italia, ricordiamolo, è tornato in onda lo scorso 11 dicembre su Sky con la quindicesima stagione, destinata ad accompagnare i telespettatori fino al 26 febbraio 2026. Dodici puntate, due episodi a serata, con Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli ancora lì a fare quello che sanno fare meglio: guardare piatti, giudicare, commentare, alzare il sopracciglio al momento giusto. Il format è ormai consolidato, con le sue prove iconiche, i momenti di pressione e le eliminazioni. Eppure continua a funzionare perché mescola cucina, competizione e immedesimazione: si guarda una puntata e si finisce per pensare che, tutto sommato, provarci sarebbe possibile. Almeno tra le mura di casa.
Quando il grembiule esce dallo studio e arriva in cucina
Ed è qui che il grembiule smette di restare confinato allo schermo. Con il rinnovo per il terzo anno della partnership tra Sky e Siggi Group, il merchandising ufficiale di MasterChef Italia torna infatti nei punti Sky distribuiti sul territorio nazionale. Nove negozi monobrand e 76 spazi all’interno dei principali centri commerciali ospitano un’area dedicata, per un totale di 85 punti vendita. Nei negozi Sky si acquista direttamente, mentre nei corner dei centri commerciali l’accesso all’e-commerce ufficiale avviene tramite QR code, con consegna a domicilio. Una formula semplice, pensata per un periodo dell’anno in cui il tempo stringe e le idee scarseggiano.
Tre colori, una sola voglia di mettersi ai fornelli
I grembiuli disponibili al pubblico sono praticamente quelli visti in televisione: quello bianco per la Masterclass, nero per il Pressure Test, rosso per le sfide in brigata. Tre colori che raccontano momenti diversi del programma e che, una volta usciti dallo studio, diventano una scelta quasi istintiva. Tutti sono personalizzabili con il nome, dettaglio che trasforma l’oggetto in qualcosa di più personale e meno impersonale, soprattutto quando finisce sotto l’albero. Indossarlo a casa significa entrare in cucina con un atteggiamento diverso, più concentrato, magari anche più giocoso, senza prendersi troppo sul serio. Accanto ai grembiuli trovano spazio il classico cappello da chef e il grembiule MasterChef Junior, pensato per chi inizia presto a frequentare fornelli e piani di lavoro.

Giorgio Locatelli, Antonino Cannavacciuolo e Bruno Barbieri
Un’estensione naturale di un immaginario che resta pop, ma che funziona perché ha un legame diretto con l’uso quotidiano. Sono oggetti che non restano chiusi in un cassetto, ma si sporcano, si lavano, tornano in cucina alla cena successiva. Il punto, alla fine, è proprio questo. Il grembiule di MasterChef riesce a stare a metà strada tra televisione e vita reale senza forzature. Sotto Natale diventa un’idea regalo che parla di cucina, di convivialità e di tempo passato insieme, senza l’aria dell’oggetto obbligato. In un periodo in cui si regalano molte cose destinate a restare inutilizzate, scegliere qualcosa che invita ad accendere i fornelli e a sedersi a tavola ha ancora un certo senso. E, nel peggiore dei casi, fa sempre più figura di un regalo comprato all’ultimo momento.
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Lun-Ven 08:30-12:30, 13:00-17:00