Premier Draghi ascoltaci! Partita la protesta virtuale dei ristoratori

Tni Italia ha lanciato una protesta di social bombing sui canali e agli indirizzi di posta elettronica della presidenza del Consiglio. Le richieste: stop ai colori, via il coprifuoco, indennizzi per le chiusure 2021

15 maggio 2021 | 16:00
Stop ai colori, via il coprifuoco, indennizzi per le chiusure 2021. In attesa della cabina di regia sulle riaperture prevista per lunedì, Tni Italia ha lanciato un'iniziativa di protesta virtuale per avanzare queste richieste al Governo: mail e social bombing sulle pagine Facebook e Twitter e agli indirizzi di posta elettronica della presidenza del Consiglio, sotto l'hashtag #iononchiudopiu, per chiedere al premier Mario Draghi di tenere conto delle richieste che arrivano dalle imprese del mondo Horeca.



Le richieste: stop ai colori, via il coprifuoco, indennizzi per le chiusure 2021

«Via il coprifuoco, stop all'Italia a colori, aperture vere per tutti, dentro e fuori i locali, e indennizzi per i primi quattro mesi 2021: questo è quello che chiediamo al presidente del Consiglio. Teniamo a ricordare – afferma il vicepresidente di Tni Italia, Raffaele Madeo – che i ristoratori non hanno visto un euro da gennaio, nonostante i nostri locali siano rimasti chiusi fino al 25 aprile (e ancora c'è chi non ha potuto riaprire perché non ha spazi esterni). Quasi quattro mesi, durante i quali abbiamo dovuto comunque sostenere tutti i costi fissi, a partire da affitti e utenze».

La lettera

Qui di seguito la lettera inviata alla presidenza del Consiglio.


Al presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi

Venerdì 14 maggio 2021

Oggetto: #ionochiudopiu

Egregio Presidente,
come credo sappia bene, il mondo della ristorazione è in ginocchio. Il 50% dei ristoratori non ha ancora aperto a causa di queste assurde limitazioni che impongono di non poter lavorare all'interno dei locali e aspettano da lei una data per la ripartenza. Chi ha potuto riaprire perché ha spazi all'aperto, guarda il cielo con la speranza che non piova, o che non tiri troppo vento per riuscire a mettere a tavola i clienti. Nel corso del 2021 non abbiamo ricevuto un euro e nel 2020 i ristori hanno coperto solo il 3-5% delle perdite.

Secondo lei, per quanto potremo reggere ancora? Chi è sotto sfratto, chi è ancora chiuso, chi ha pagato le bollette ma non sa come mandare avanti la famiglia ha bisogno di risposte, urgenti, immediate. È per questo che, prima di decidere delle nostre vite e del nostro lavoro, Le chiediamo di ascoltare le nostre richieste, che sintetizziamo in quattro punti:
  1. stop all'Italia ai colori
  2. via il coprifuoco
  3. aperture immediate, dentro e fuori i locali
  4. indennizzi per gennaio-aprile 2021

E, non ultimo: non vogliamo chiudere più! #iononchiudopiu

RingraziandoLa, porgiamo distinti saluti

Le imprese di Tni Italia

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Alberto Lupini


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