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La birra si beve in e-commerce in attesa che riparta il fuori casa

Con l'arrivo della bella stagione ci si aspetta che i consumatori tornino alle vecchie abitudini, ma il fuori casa è ancora penalizzato dallo smart working che taglia la pausa pranzo. La Gdo è un porto sicuro su cui il mercato birrario ha potuto contare nei mesi di lockdown, ma ora è la vendita online il nuovo canale da sviluppare.

di Gabriele Ancona
vicedirettore
21 maggio 2020 | 06:50
La birra si beve in e-commerce 
in attesa che riparta il fuori casa
La birra si beve in e-commerce 
in attesa che riparta il fuori casa

La birra si beve in e-commerce in attesa che riparta il fuori casa

Con l'arrivo della bella stagione ci si aspetta che i consumatori tornino alle vecchie abitudini, ma il fuori casa è ancora penalizzato dallo smart working che taglia la pausa pranzo. La Gdo è un porto sicuro su cui il mercato birrario ha potuto contare nei mesi di lockdown, ma ora è la vendita online il nuovo canale da sviluppare.

di Gabriele Ancona
vicedirettore
21 maggio 2020 | 06:50
 

Un mercato imponente quello birrario nel nostro Paese, costituito da una decina di produttori industriali, più di 850 tra microbirrifici e brewpub e oltre 1.500 etichette d'importazione. Un settore che in riferimento ai dati relativi all’Annual Report 2018 di AssoBirra occupa 140mila persone compreso l’indotto. L’associazione di Confindustria accoglie 40 associati tra grandi, medi e piccoli birrifici insieme con le 2 malterie ed è rappresentativa di più del 90% della produzione nazionale e del 71% di birra immessa al consumo nel nostro Paese.

La vendita online con consegna a domicilio può rappresentare una nuova frontiera per il mercato birrario - Birra, e-commerce nuovo mercato in attesa che riparta il fuori casa

La vendita online con consegna a domicilio può rappresentare una nuova frontiera per il mercato birrario

Oggi stiamo vivendo una nuova fase, una ripartenza che ci si augura graduale ma costante. È utile, però, per inquadrare il settore, volgere lo sguardo a quanto reso noto dal Report un anno fa. Nel 2018, il consumo di birra è aumentato del 3,2%, passando dai 19,684 milioni di ettolitri del 2017 a 20,319. La crescita si è tradotta in un aumento del 3,4% del consumo procapite che nel 2018 si è attestato sui 33,6 litri, valore che ci ha posizionato comunque al terz’ultimo posto nella classifica europea. L’aumento dei consumi ha favorito una crescita della produzione nazionale del 4,7%. Con 16,41 milioni di ettolitri registrati nel 2018, l’Italia si attestava al nono posto in Europa per volumi di produzione e al quinto per numero di birrifici. L’aumento della produzione di birra nazionale ha inoltre determinato una crescita del malto italiano del 5,5%, pari a 80 mila tonnellate.

Gli ultimi dati disponibili riguardo l’evoluzione dei consumi sono quelli relativi al secondo semestre 2019. Emergono da AssoBirra Monitor, l’analisi sull’andamento delle vendite nel Paese delle imprese aderenti all’associazione. L’indagine ha segnalato un +2,2% negli ultimi sei mesi del 2019 rispetto al secondo semestre 2018. Gli aumenti hanno riguardato sia i mesi più caldi, con un aumento del 7% a luglio, tradizionalmente il mese con il maggior consumo di birra in Italia, sia quelli più freddi, con una crescita dell’1,5% a dicembre. Poi, da marzo, il lockdown.

Giuseppe Collesi e Andrea Bagnolini - La birra si beve in e-commerce in attesa che riparta il fuori casa
Giuseppe Collesi e Andrea Bagnolini

«Settanta giorni di chiusura del mondo Horeca hanno rappresentato un crollo importante - ha commentato Andrea Bagnolini, direttore generale di AssoBirra - in questo mercato la birra rappresenta una quota del 35-40%. I consumi si sono riversati nella Gdo, in incremento rispetto al 2019, ma non sufficiente per compensare il crollo assoluto dell’outdoor. In questo contesto abbiamo lavorato, insieme ad altre associazioni, per consentire la riapertura dei pubblici esercizi a metà maggio invece che all’inizio di giugno. Ma ora con il caldo come alleato ci si augura che gradualmente la gente cominci a uscire di nuovo e a consumare. Sarà una ripartenza lenta, ma lo stile di vita è cambiato. Pensiamo solo allo smart working che, di fatto, sta penalizzando tutti quei locali che contavano sul fatturato quotidiano dovuto alla pausa pranzo e che forse non dovrà essere più calcolato come certo, se questa modalità di lavoro prenderà piede. Sarà un momento che andrà ripensato. Ci aspetta un processo evolutivo lungo che richiede una profonda riflessione».

Per avere un fermo immagine di come si sta affrontando la ripartenza abbiamo voluto sentire anche il mondo della produzione. Nelle Marche, ad Apecchio, provincia di Pesaro-Urbino, La Fabbrica della Birra Tenute Collesi è un punto di riferimento per quanto riguarda la produzione artigianale. Birre ad alta fermentazione, non pastorizzate e con rifermentazione naturale in bottiglia riconosciute e premiate a livello nazionale e internazionale. «La Gdo ha tenuto bene - ha spiegato Giuseppe Collesi - sono aumentati i consumi. Ma anche l’e-commerce è cresciuto e intendiamo potenziarlo sviluppando il mercato in Italia e in alcuni Paesi europei. Ora bisogna capire cosa succederà nell’immediato futuro. Ci sono tante attività in difficoltà e i conti reali si faranno tra 6-8 mesi. Sarà inevitabile un ridimensionamento del mercato sia dal punto di vista dei pubblici esercizi sia dei microbirrifici. Dal 2012 a oggi c’è stato un vero e proprio boom della birra artigianale, ma molte realtà chiuderanno. Il blocco forzato dell’Horeca è stato un disastro e non tutti hanno le spalle larghe per accedere alla grande distribuzione».

I mesi del lockdown hanno assestato un duro colpo al mercato della birra, che ha risentito della chiusura dei locali - Birra, e-commerce nuovo mercato Si attende l'Horeca con gradualità
I mesi del lockdown hanno assestato un duro colpo al mercato della birra, che ha risentito della chiusura dei locali

L’Horeca, passo passo, si avvierà verso una nuova ripresa, una volta che i consumatori si saranno tranquillizzati; la Gdo, vero porto sicuro in questa pandemia, continuerà sulla sua strada con un andamento più regolare e meno al rialzo; l’e-commerce, che ha interpretato un inedito stile di vita, sarà un canale che offrirà molte opportunità.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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