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Birra, 2019 anno da record La produzione è cresciuta del 5%

Dal Report di AssoBirra consumi ed export hanno toccato livelli mai raggiunti. Con la pandemia è comunque necessario l'intervento delle istituzioni: riduzione delle accise e sostegno finanziario .

di Gabriele Ancona
vicedirettore
 
16 luglio 2020 | 19:00

Birra, 2019 anno da record La produzione è cresciuta del 5%

Dal Report di AssoBirra consumi ed export hanno toccato livelli mai raggiunti. Con la pandemia è comunque necessario l'intervento delle istituzioni: riduzione delle accise e sostegno finanziario .

di Gabriele Ancona
vicedirettore
16 luglio 2020 | 19:00
 

Presentazione via webinar per l’Annual Report 2019 di Assobirra. L’incontro, condotto da Isidoro Trovato, responsabile area professioni redazione economica del Corriere della Sera, ha visto gli interventi di Michele Cason e Alfredo Pratolongo, presidente e vicepresidente di AssoBirra.

Birra 2019: produzione  5% Oggi misure urgenti per ripartire

Nel 2019 i consumi interni hanno superato la quota dei 20 milioni di ettolitri

«Il 2019 – ha spiegato Cason – è stato un anno record, con la produzione che è cresciuta del 5%, passando a 17,3 milioni di ettolitri. Negli ultimi 10 anni l’incremento è stato del 35%, pari a 5 milioni di ettolitri. Siamo entrati nella top 10 della produzione europea, un nono posto che ci fa onore».



 I consumi interni hanno superato la quota dei 20 milioni di ettolitri (20,8) con una crescita del 2,6% rispetto al 2018, con un diretto impatto anche sul consumo pro-capite, oggi a quota 34,6 litri (era 33,6 litri nel 2018).

Un ulteriore boom riguarda l’export. Dopo il grande balzo del 2018, anno in cui il valore aveva raggiunto +6,6% sul 2017, i volumi esportati nel 2019 si sono avvicinati ai 3,5 milioni di ettolitri, segnando un +13% rispetto al 2018. Soprattutto, nota non irrilevante, verso i Paesi a forte tradizione birraria, come il Regno Unito (ben il 46% del totale), gli Stati Uniti (9,7%) e l’Australia (8%). Altro massimo storico per il comparto.

Birra 2019: produzione  5% Oggi misure urgenti per ripartire
Michele Cason

«Nel nostro Paese – ha sottolineato Michele Cason – si è innestato un cambio di passo produttivo. Sono aumentati infatti i consumatori, 80 italiani su 100 bevono birra, e anche le occasioni di consumo: la birra si beve tutto l’anno. Un prodotto che ha un’identità ben definita. Racconta territori, materie prime, stile e tradizione. La birra viene consumata in modo consapevole».

«Un cambio anche culturale. Una crescita – ha ricordato Alfredo Pratolongo – da un lato dovuta all’aumento di tipologie sul mercato che ha stimolato la ricerca nei consumatori e dall’altro dalla tipologia della nostra cucina, varia e regionale, in grado di unire i gusti. Gli italiani bevono a pasto. Il 37% del consumo di birra si effettua fuori casa e di questo il 50% mentre si mangia. Non a caso siamo il Paese che beve meno alcolici in Europa. Di questa tendenza la birra, con la sua leggerezza, ne trae vantaggio».

Il 2020 è iniziato bene, poi il dramma Covid che ha chiuso l’Horeca. La Gdo ha tenuto, ma non è stata sufficiente. Ha però confermato il fatto che birra è entrata nel tessuto di vita degli italiani, che l’hanno messa con regolarità nel carrello della spesa.

«L’emergenza sanitaria - ha ammonito Cason - mette a rischio la sopravvivenza di molte realtà e le prospettive di crescita a medio termine dell’Italia. Se tale situazione non sarà fronteggiata in tempi rapidi e con misure e strumenti non convenzionali, l’impatto sull’economia sarà rilevante. Servono misure forti da parte delle istituzioni».

Soltanto un’azione congiunta di sistema potrà infatti consentire al comparto di affrontare le nuove sfide post pandemia e di non disperdere il patrimonio costruito negli anni. AssoBirra si fa portavoce di due richieste di supporto all’intera filiera: una riduzione delle accise e un sostegno immediato al canale Horeca, dal quale deriva la maggior parte del valore condiviso generato dalla birra (che esprime la ricchezza generata e che, su un totale pari a 9 miliardi di euro al 2018, per l’Horeca vale oltre 5,7 miliardi di euro).

Birra 2019: produzione  5% Oggi misure urgenti per ripartire
Alfredo Pratolongo

«La prima misura che chiediamo – ha puntualizzato Pratolongo - riguarda un intervento strutturale che, mediante la riduzione delle accise, consenta al comparto di rimanere competitivo nello scenario attuale e di fronteggiare al meglio il calo stimato dei volumi e dei consumi Made in Italy nel 2020. Non tutti sanno, infatti, che in Italia la birra è l’unica bevanda da pasto a pagare le accise, su cui pesa ancora la penalizzazione assolutamente ingiustificata che ha visto un aggravio fiscale del 30% tra l’ottobre 2013 e il gennaio 2015. La seconda richiesta riguarda invece un sostegno immediato al canale Horeca tramite un apporto concreto di liquidità destinato ai singoli esercenti, con l’inserimento di un credito di imposta sull’acquisto di birra in fusto. Una misura a totale beneficio del punto di consumo, migliorando i margini per l’esercente».

L’universo birra - è stato inoltre ricordato - da anni investe in sostenibilità e ha raggiunto e superato gli obiettivi di riduzione di acqua (-35%), CO2 (-58%) ed energia (-26%) nel periodo 2010-2019 e il cui raggiungimento era stato previsto entro il 2020. Un altro passo in avanti nel percorso di sviluppo sostenibile dell’Italia alla luce delle sfide contenute nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.



Per informazioni: www.assobirra.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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